Non si è spenta l’eco dell’ottimo secondo posto colto nel campionato nazionale
di categoria dal Livorno Rugby under 17. Massimiliano Ljubi, l’head coch della
squadra biancoverde, non nasconde, anche a mente fredda, la propria
soddisfazione “È stata - sottolinea - un’annata memorabile, giunta dopo la
lunghissima pausa agonistica imposta dall’emergenza sanitaria.
Siamo riusciti ad ottenere, nel corso della lunga stagione, ‘final-four’ compresa, 20 vittorie su 21 partite ufficiali giocate. L’unica sconfitta è giunta nella finalissima tricolore, contro il Benetton Treviso, formazione nettamente più dotata di noi a livello fisico. Era difficile superare i veneti, anche se in quella circostanza alcune situazioni sono girate per noi nel verso sbagliato.
Il Benetton ha, subito nei primi secondi, siglato la meta, trasformata, del 7-0. Nella parte centrale del confronto abbiamo battagliato alla pari con gli antagonisti, mostrando una grande generosità. Siamo andati anche vicini alla meta, che, se trasformata, ci avrebbe permesso di raggiungere il 7-7. Solo nel finale, con una meta e cinque punti di piede, i nostri avversari hanno allungato, per il 17-0 conclusivo. Un risultato severo per noi per quanto visto nel corso della gara. Ma il secondo posto conclusivo ripaga ampiamente i nostri sacrifici”.
- L’unico titolo tricolore di una rappresentativa biancoverde risale al 4 giugno 2000, quando il Livorno Rugby under 18 vinse la final-four di Imola. Si trattava di una squadra valida, ma con tanti elementi che poi si sono persi e che, successivamente, non sono riusciti ad ottenere grandi risultati nel mondo della palla ovale..
“Era -
puntualizza Ljubi (foto sotto) -, a livello rugbistico, un’altra ‘era geologica’. La rosa
under 17 2021/22 è formata da giocatori di indubbio spessore, con mezzi per
puntare a importanti carriere. Si tratta di atleti validi a livello fisico,
tecnico e caratteriale. Peraltro, nel tempo, li ho visti crescere, sotto ogni
aspetto. Di fatto sono tecnico dei giocatori nati nel 2005 da quando avevano 12
anni, da quando erano al primo anno tra gli under 14”.
- Tu, al pari degli altri due allenatori della
squadra, i tuoi fidi collaboratori Marco Tomaselli e Gianni Carugi, conti su
esperienze da giocatore solo in mischia. Una curiosità: chi di voi tre ha
seguito più da vicino il reparto arretrato?
“In effetti,
al pari di Tomaselli, ho giocato sempre in prima linea, mentre Carugi era un
elemento di seconda linea. Però, dopo che ho iniziato la carriera di
allenatore, ho seguito corsi specifici anche per il lavoro dei trequarti.
Normalmente, nel corso della preparazione settimanale, io ho curato gli atleti
del reparto arretrato, Tomaselli e Carugi quelli del pacchetto”.
- Una formazione senza veri punti deboli, con
tanti elementi che hanno meritato le attenzioni dei tecnici federali. Squadra
che ha sempre trovato veri stimoli, anche in occasione di incontri dal
pronostico chiuso a doppia mandata, contro avversari nettamente più modesti....
“Siamo
riusciti, nel tempo, a provare varie soluzioni e a far giocare gli atleti in
più ruoli. È stata importantissima la serietà dimostrata da parte di tutti
quanti anche nel periodo nel quale, per l’emergenza legata alla pandemia,
abbiamo dovuto seguire determinati protocolli, con allenamenti senza il
classico contatto fisico. Per stimolare nelle gare più facili gli atleti,
abbiamo sempre dato loro determinati obiettivi: anche in gare dominate abbiamo
voluto moltiplicare gli sforzi in fase difensiva, per impedire la realizzazione
di marcature da parte degli avversari. Abbiamo sfruttato tali gare per provare
tanti ragazzi che altrimenti, in una rosa quantitativamente ampia, si sarebbero
ritagliati poco spazio”.
- Nella final-four di Calvisano è stato
significativo l’appoggio del pubblico.
“Sì, colgo
l’occasione dell’intervista per ringraziare i numerosi appassionati che sobbarcandosi
non poche ore di pullman, si sono presentati sugli spalti dell’impianto di
Calvisano e ci hanno appoggiato in modo costante. Oltre a parenti e amici dei
giocatori e ai dirigenti della società, è stata significativa la presenza nella
circostanza di atleti delle nostre rappresentative under 19 e under 15, per
l’ennesima dimostrazione di un grande attaccamento ai colori sociali. Al
ritorno, abbiamo effettuato il viaggio insieme a tali giocatori biancoverdi,
festeggiando insieme a loro il nostro ottimo risultato e la nostra ottima
stagione”.(FabioGiorgi)
LE FOTO 1 - 2 - 3 - 5 SONO RELATIVE ALLA FINAL-FOUR TRICOLORE DI SABATO 11 GIUGNO A CALVISANO; I
FESTEGGIAMENTI PER IL 2° POSTO NAZIONALE. LIVORNO IN MAGLIA VERDE. LA FOTO 4 E'
RELATIVA AD UN PRIMO PIANO DI MASSIMILIANO LJUBI.
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