L’Unione Rugby San Benedetto, ora sponsorizzata FI.FA. Security, è nata nel 2011 dalla fusione della Rugby Samb e della Legio Picena. Sul nuovo campo sportivo del “Nelson Mandela”, situato in zona Agraria, e che ha sostituito il vetusto stadio Ballarin, dall’anno prossimo si potrà seguire il team locale impegnato in un girone del futuro Campionato Nazionale di Serie B. Proprio l’altra settimana, infatti, la formazione marchigiana superando il XV isolano dell’Olbia, avversario che certo non ha sfigurato, ha bissato il successo del test dell’andata acquisendo questa attesissima promozione in Serie B. Passo indubbiamente importante per il SanBenedetto che andrà a raggiungere, anche se non è ancora certo il girone dove sarà inserito dalla FIR, l’altro club regionale dello Jesi, mentre in Serie A gareggera’ ancora il Fiorini Pesaro.
Per il club marchigiano
abbiamo contattato il Direttore Tecnico, l’abruzzese ALESSANDRO LAURENZI (foto sopra), ovviamente
soddisfatto di questo evento.
“ A San Benedetto manca la serie B da ben ventidue anni – dice il tecnico aquilano – pertanto ci si puo’ immaginare come sia stata accolta questa promozione.
L’attuale Campionato
di Serie C, almeno per quello che riguarda il nostro girone, non si sono
evidenziati grandi contenuti tecnici, ma è stato comunque un torneo difficile
soprattutto per le vicende legate al Covid. Enormi difficoltà si evidenziavano
costantemente per gestire al meglio gli allenamenti al chiuso, nelle palestre,
e tutto sommato siamo stati costretti a consumare un sacco di energie. Con
grande carattere ed organizzazione la Società è riuscita a portare in campo
molti giovani che poi alla fine hanno creato i presupposti per ottenere questo
importante risultato. “
Il girone dove era impegnato il San Benedetto, almeno tenendo presente i risultati complessivi, ha espresso risultati a sorpresa, spesso contrastanti!
“ Contrastanti è l’aggettivo giusto – replica LAURENZI – ma c’è da tenere presente che quando si arriva ad un momento del campionato che ti mancano tre/quattro atleti per conseguenza della pandemia, la squadra prende un’altro volto, si disunisce, e tutto puo’ capitare purtroppo. La nostra fortuna è l’aver avuto uno staff coeso, concreto ed ognuno ha dato il massimo nel proprio settore per costruire e mantenere questa squadra ad un certo livello. La differenza in campo nei play off l’abbiamo creata proprio ad Olbia, nella situazione piu’ difficile dell’intero torneo, ad Olbia dove non era certo facile poter vincere in Sardegna. Anche l’avversario isolano ambiva a salire di categoria, e aveva in squadra giocatori d’esperienza con importanti presenze nelle categorie superiori.
Forse non era
una squadra particolarmente organizzata, ma sapevano come aprire i varchi, e
renderci difficile il confronto, insomma un avversario di tutto rispetto.
Considerando poi che si era giocato in condizioni ambientali con 30 gradi di
temperatura, reduci da un viaggio particolare, possiamo ritenerci pienamente
soddisfatti di questa squadra. A San Benedetto nel test di ritorno credevamo di
gestire l’incontro in modo piu’ semplice, invece subendo due cartellini gialli
la situazione si era leggermente
complicata, ma alla fine il risultato ci ha dato ancora ragione. “
Grande festa quindi a
San Benedetto per la promozione, ma ad ottobre si ripartira’ dalla Serie B!
“ Non vogliamo certo
ripartire da zero – dice il coach – e mollare per troppo tempo la presa potrebbe risultare pericoloso,
pertanto dopo queste due settimane di black out totale, del resto il riposo per
questi ragazzi è ampiamente meritato, ricominceremo al piu’ presto con il
fitness, mentre già dalla prima settimana di agosto ripartiremo con la classica
preparazione. Poi inizierà il Campionato ed ancora non sappiamo in quale girone
saremo inseriti. Noi comunque ci auguriamo di giocare un torneo tranquillo e
ovviamente di conservare la categoria, e in ogni caso sicuramente non andremo a portare avanti una campagna
acquisti legata ad atleti stranieri e
professionisti, bensì punteremo sui
nostri giovani, sui nostri ragazzi che hanno meritato questo importante
passaggio alla serie superiore che a San Benedetto mancava da troppo tempo.”
(rr)
(Le foto sono di Mario Pignotti)
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