L’OMOFOBIA,
ALMENO OGGI, È STATA PLACCATA
Con “Placca
l’omofobia”, il Ragusa Rugby e l’associazione AGEDO hanno posto all’attenzione
di tutti il problema delle discriminazioni di genere.
Si è
appena conclusa la quarta edizione di “Placca l’omofobia”, la manifestazione
organizzata dall’associazione AGEDO insieme al Ragusa Rugby per la
sensibilizzazione delle problematiche legate alle discriminazioni di genere e
sessuali.
Davanti
a un pubblico che via via ha affollato la tribuna del campo del rugby di via
della Costituzione, si sono affrontate le squadre Old, Femminile e Senior del
Ragusa Rugby e del Syrako Siracusa per affermare il diritto di ciascuno di
vivere la propria sessualità come meglio si crede.
Ad
aprire le “ostilità” sono stati i “vecchietti” della palla ovale barocca, sulla
distanza di tre tempi da 10 minuti ciascuno (di più, credeteci, non si poteva
chiedere loro). Dopo una frazione di gioco equilibrata, nella quale sono stati
protagonisti soprattutto gli errori dei giocatori delle due squadre, chiusa con
una meta per parte, è venuta fuori la maggior freschezza degli ospiti (qualcuno
potrebbe dire che sono stati i padroni di casa a cedere) che ha permesso ai
siracusani di chiudere l’incontro sul 6 a 3.
Nel
frattempo, al Village allestito dietro la tribuna, la preparazione dei panini,
con salsiccia rigorosamente ragusana, procedeva spedita in previsione delle
richieste che sarebbero arrivate dopo la partita delle ragazze.
Sul
campo, chiusa la partita degli Old, si è continuato dando subito il via a
quella delle donne. Le Aquile Iblee e le Ladies siracusane si sono affrontate a
viso aperto, in una partita molto fisica (si può dire “maschia”?). Anche in
questo caso tre tempi da dieci minuti ciascuno, e anche in questo caso, a un
primo tempo di marca iblea, ne hanno fatto seguito due nei quali le aretusee
hanno fatto vedere qualcosa in più. Alla fine il risultato si è fermato sul 5
pari, con, da parte iblea, due mete di Loide Agosta e una ciascuna di Giulia
Iozzia, Floriana Iabichino e Dunia Costa.
Al
termine dell’incontro delle ragazze, e in attesa del cluo di giornata, la
partita tra le squadre senior di Ragusa e Siracusa, l’attenzione del pubblico
si è spostata sui panini e la birra.
Le
partite tra ragusani e siracusani non sono mai delle amichevoli, questa volta,
sarà stato per il nobile scopo per cui era stato organizzato l’incontro, non è
stato così e il fair play l’ha fatta da padrone.
In
campo si è vista una sola squadra, quella ragusana, oggi con una sgargiante
maglia rossa, più avanti con la preparazione e più tecnica rispetto a quella
ospite. Questa volta i tempi sono stati i classici due, ma da trenta minuti
ciascuno. Nel primo la squadra di German Greco ha premuto il piede
sull’acceleratore, chiudendo sul 40 a 0 la frazione, con mete di Teseo Vona,
Alessandro Cappa, Daniele Gulino e Demba Mane, per questi ultimi due si è
trattato di doppietta. Nella ripresa Greco ha mescolato un po’ le carte, dando
spazio ai tanti giocatori provenienti dall’Under18. Tre le mete nei secondi 30
minuti, segnate da Ruben La Rocca e da Ivan Dinatale, anche per lui doppietta.
In mezzo la meta della bandiera siracusana. Risultato finale, per quel che
conta, 61 a 5.
Ciò che
contava, invece, era placcare l’omofobia. E almeno per oggi ci si è riusciti.
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