VITTORIA!
Finalmente è arrivata la prima vittoria per l’Under16 del
Ragusa Rugby nel campionato Elite. Battuti in casa loro i romani del Legio
Invicta.
I ragazzi dell’Under 16 tornano da
Roma con i primi meritatissimi punti dentro i borsoni: peccato che i borsoni
non ci siano più. Sembra una battuta, ma non lo è. Andiamo con ordine.
In settimana ci si era auspicati il
primo importante successo, lo si percepiva nell’aria, e la Roma Legio Invicta,
la squadra delle Fiamme Oro, appariva non del tutto distante dagli standard dei
giovani ragusani.
L’entrata in campo, poi, ha confermato
le attese e l’importante cambio di mentalità.
Passano pochi istanti e Ragusa è già
arrembante, viene respinto il primo assalto, ma al secondo si apre l’autostrada
per la prima meta di Andrea Tuminello, trasformata da Gabriel Di Natale: 0-7, e
sono passati soltanto poco meno di cinque minuti.
Ci si aspetta il ritorno dei romani,
quel nome ‘Roma Legio Invicta’ farebbe tremare. Ma no, sono ancora i ragazzi
ragusani, ordinati e furenti, a respingere con grande caparbietà, sul nascere,
ogni tentativo avversario, per poi ripartire con un gioco alla mano fluido,
piacevole, tranquillo, veloce. E così Davide Cascone trova il varco con
grande prontezza, e schiaccia in meta per la seconda volta. 0-12.
I padroni di casa annaspano, il loro
coach effettua un primo cambio, ma la musica non cambia: i tentativi centrali
si schiantano poco dopo la linea di metà campo, e da lì i nostri giovanotti
iniziano la sarabanda alla mano, con incursioni continue da ogni lato della
trequarti. Gabriel Di Natale trasforma un calcio piazzato concesso
dall’arbitro per un fallo dei romani dentro i ventidue metri (0-15), e qualche
minuto si incunea con un gran movimento, e schiaccia in mezzo ai pali, per
poi trasformare facilmente: 0-22, e siamo ancora a poco più di metà del primo
tempo.
Romani frastornati, il pubblico sugli
spalti stenta a credere, e i ragusani imperversano, con pressing alto e azioni
rapidissime: in due occasioni non si va ancora in meta, finché ancora Gabriel
Di Natale, al termine di un’azione corale insistita, penetra di nuovo la difesa
avversaria e mette giù, trasformando subito dopo: 0-29.
C’è ancora tempo per tentare un’altra
meta, ma un minimo di sufficienza, ora, fa sfumare il tutto.
Finisce il tempo, e i coach Fumarola e
Lucenti, e il presidente Di Natale, decidono di tenere altissima la carica
agonistica della squadra.
La ripresa inizia però come troppe
volte, con gli avversari alla carica: è la prima occasione per la Legio Invicta
di annusare l’aria dei ventidue metri degli ospiti, ma vengono ricacciati
indietro. Adesso la lotta si fa più accesa sulla linea centrale del campo, ma
sul lato destro i ragusani passano ancora, azione veloce e Andrea Tuminello si
invola dritto per dritto per mettere giù ancora: 0-34. Il calcio non va
però in mezzo ai pali.
Dopo 40 minuti di gran rugby, i coach
del Ragusa procedono adesso ad alcuni cambi, visto che i padroni di casa hanno
messo in campo alcune taglie forti, decisi a sfondare centralmente per poi aprire
ai lati. Si vivono momenti di equilibrio, ma si capisce anche che i nostri
giovani stanno tirando il fiato.
Durante un’azione insistita, Roma
trova con discreta casualità il varco per passare: 5-34.
Potrebbe sembrare una azione
sporadica, ma evidentemente non lo è. Azione in fotocopia qualche minuto dopo,
stessa trama, stesso sbocco, soltanto un po’ più centrale. La meta
stavolta viene trasformata: 12-34.
Adesso però i nostri sembrano aver
ceduto al solito timore, si rivede un altro piccolo black-out, i padroni di
casa ne approfittano per alzare pugni e gomiti, per tenere un atteggiamento ai
limiti della correttezza pur di riacciuffare un risultato compromesso. Maurizio
Fumarola e Massimo Lucenti mettono in campo anche l’artiglieria pesante, ma nel
frattempo i romani hanno marcato un’altra meta, non trasformata: 17-34.
I cambi iblei rimettono in piedi
fisicamente il match, adesso si riprende a lottare con nuovo vigore, i nostri
ragazzi si riavvicinano in un paio di occasioni alla linea di meta, e quantomeno
tengono lontani gli avversari dalla loro metà campo.
E finisce così, 17-34. Primi
meritatissimi punti, e il coach che richiama tutti intorno a sé per i
complimenti ma anche per esaminare gli errori commessi. Ma c’è già stato il
tempo per gioire, fare festa e anche applicare borse di
ghiaccio.
C’è stato anche il tempo per fare un
breve giro per la Capitale, perché una esperienza in trasferta può anche essere
questo: passeggiata ai Fori Imperiali, Colosseo e foto all’Arco di Trionfo.
Purtroppo però, al ritorno ai pullman, destinazione aeroporto, la delegazione
ragusana ha ritrovato i mezzi scassinati, e gran parte dei bagagli
trafugata, soprattutto borsoni con divise, indumenti, scarpette e documenti
vari.
Una sorpresa piuttosto amara
e tristemente reale, dopo una giornata di felicità e di rugby.
Prossimo appuntamento: sabato
pomeriggio a Ragusa, contro la Villa Pamphili Roma, sperando di bissare questo
successo.
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