E’ GRAN
FESTA IN CASA DEL CUNEO PEDONA RUGBY dopo la qualificazione
alla seconda fase della squadra Under 18. Domenica scorsa, infatti, ad Imperia
la rappresentativa piemontese, superando il pur volitivo Union Riviera (38/0),
è riuscito ad ottenere sul filo di lana il passaggio alla fase piu’ importante
del torneo giovanile. L’Amatori Genova ineditamente è riuscito addirittura a
superare (17/14) a Sant’Olcese la capolista del girone CUS Genova, ma senza
ottenere il bonus mète, e così il pass spetta di diritto ai cuneesi.
(Nella foto Christian Albertini, coach marsigliese dell'U/18 di Cuneo)
“ A me personalmente –
dice Christian Albertini, coach della giovanile
piemontese - interessava solo la
vittoria ad Imperia, e raggiungere il secondo posto in classifica. Da buon
francese mi son fatto i conti e ho potuto constatare che il Cuneo, rispetto
all’Amatori, aveva la miglior differenza punti e mete totale, ed anche negli
scontri diretti una certa supremazia, addirittura abbiamo ricevuto meno
cartellini gialli e rossi.
Direi pertanto che la nostra qualificazione è piu’
che meritata. E’ chiaro che dopo questa affermazione c’è molto entusiasmo nel
club; i ragazzi sono entusiasti e l’altra sera ci siamo ritrovati per allenarci
in palestra, in quanto il campo era ancora un
poco innevato, a festeggiare e fare progetti per il futuro. A loro –
conferma il marsigliese Albertini - ho detto
semplicemente che non dovranno fare il possibile nel girone superiore, bensì il
piu’ del possibile. Avremo di fronte squadre come il CUS Genova, il CUS Torino
ed Il Biella, Società che con la prima squadra seniores giocano in categorie
molto superiori della nostra, pertanto avranno a disposizione un certo staff
tecnico, e a me ora non interessa piu’ di tanto il risultato finale, a me
interessa verificare come i nostri ragazzi sapranno affrontare queste maggiori
difficoltà. L’anno prossimo sicuramente una parte di questi ragazzi passerà
alla seniores e dovranno arrivarci in modo idoneo, preparati al grande passo.”
(Foto di gruppo Cuneo Pedona)
L’Under
18 del Cuneo Pedona normalmente utilizza: Garuti,
Alifredi, Marchisio, Rezzaro, Canavese, Malavolti, Brasher, Giraudo, Federico
Sommacal, Lorenzo Sommacal, Audero, Costa, Fontana, Olla, Renaudo. A
disposizione gli avanti Dutto, Bertolotti,
Giuliani, Degioanni, ed i trequarti
Dogliani, Prelli, Gandolfi, Berganton, Pautaro.
Con Christian Albertini,
uomo di rugby che non pesa troppo le parole, e che in ogni modo predica
continuamente umiltà a tutti i livelli, non potevamo evitare di scambiare due
chiacchiere sul recente test del Sei Nazioni tra Italia e Francia, vinto di
misura dai transalpini, con la minima differenza. Un penalty segnato in piu’ o
in meno era decisivo.
“E’ logico che
soprattutto con i minimi punteggi il calciatore di turno puo’ risultare
decisivo – ammette Albertini – ma del resto spero
non si arriverà a creare un’Accademia per i calciatori. Purtroppo un’altro
Diego Dominguez è sempre difficile rintracciarlo. L’Italia non ha certo giocato male, anzi
soprattutto hanno ben figurato i giovani provenienti dal Campionato di
Eccellenza, mentre la Francia mi ha deluso. Sono convinto che quando andremo a
giocare con le nazionali britanniche rimedieremo pesanti sconfitte. C’è in
corso una profonda ristrutturazione – prosegue il tecnico del Cuneo - dipenderà
senza dubbio da questo, ma anche l’esagerato utilizzo degli atleti stranieri ci
sta penalizzando i nostri grandi club. Vedi Tolone, per esempio, che si è
riuscito a vincere Coppe Europee e Campionati, ma tra i ventitre atleti in
distinta compaiono normalmente solo uno o due ragazzi transalpini, ma questi
giovani francesi che giocano dell’Under 23 sanno già che non giocheranno in
prima squadra. Il pericolo di perderli per strada è piuttosto consistente.”
Per pura
curiosità e statistica nel club del Tolone di questi tempi giocano atleti non
francesi dello stampo di Cooper, Giteau, Ma’a Nonu, Habana, Mitchell, Tuisova, Armitage, Halfpenny, O’Connor, Vermeulen, Samu Manoa,
Smith, Gorgodze, Fernandez Lobbe, O’Connell, Mikautadze, Cramond, Natriashvili, Stevens, Chilachava, Seuteni, Du Plessis,
Vosloo, Ma’Afu, forse ne manca qualcuno?
Per NON SOLO RUGBY una curiosa foto di Gian Fruccio:
Per NON SOLO RUGBY una curiosa foto di Gian Fruccio:
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