Novant’anni di rugby: il CUS Siena premiato a Genova. Un applauso speciale per una “cenerentola” orgogliosa.
Il CUS Siena è stato ufficialmente celebrato per i suoi 90 anni di attività all’interno della Federazione Italiana Rugby in occasione del test match Italia–Cile a Genova.
La consegna dei “cap” celebrativi è avvenuta prima del Committee Lunch ospitato nelle sale storiche di
Palazzo Interiano Pallavicino, dimora messa a disposizione dal Principe Domenico Antonio
Pallavicino: una cornice di grande prestigio che ha dato tono e solennità alla cerimonia della
FIR.
A ritirare il riconoscimento è stato Antonio Cinotti, una delle
figure di riferimento del movimento ovale senese: storico dirigente della sezione rugby del CUS Siena, di
cui è Vicepresidente, da venticinque anni al servizio del club dopo l’esperienza in campo da giocatore.
Il momento della premiazione ha regalato un’emozione particolare: quando il CUS Siena – chiamato
per ultimo, dopo società blasonate e dal palmarès prestigioso come Rugby Rovigo, Fiamme Oro, Rugby
Benevento, Mogliano Veneto Rugby – è salito sul palco, la sala ha accompagnato la consegna
con un applauso caldo e prolungato.
Una volta ricevuto il Cap dal Presidente Federale Andrea Duodo,
Cinotti è stato abbracciato sul palco da Paolo Vaccari, Vicepresidente Vicario federale e grande amico
del movimento ovale senese: un gesto semplice che ha riassunto legami, rispetto reciproco e
continuità di valori. Per i senesi, l’orgoglio composto di chi si sente “una piccola cenerentola” accolta tra le
grandi, senza complessi e con la fierezza della propria storia fatta di ripartenze e sacrifici.
Nella serata, prima del calcio d’inizio allo stadio “Ferraris”, i
rappresentanti dei club premiati hanno vissuto l’esperienza degli inni a bordocampo, cantati a gran voce
indossando il loro Cap di fronte agli Azzurri schierati. In tribuna, un nutrito gruppo di rugbisti
senesi ha colorato la giornata di appartenenza; la partita, con una Nazionale largamente rimaneggiata, si è chiusa
con la vittoria dell’Italia su un buon Cile.
Il riconoscimento cade in un anno simbolico: a Siena la palla
ovale cominciò a rimbalzare nel 1934, quando la squadra universitaria debuttò ufficialmente. In quel
primo gruppo figurava anche un giovane Giuseppe Cinotti, fratello del nonno di Antonio: una traccia
familiare che attraversa quasi un secolo di rugby cittadino e che dà alla targa dei 90 anni un sapore di
memoria condivisa, passaggio di testimone e responsabilità verso i più giovani.
Per il presente, il CUS Siena guarda già al campo. Il Banca Centro
CUS Siena tornerà a giocare sabato prossimo in trasferta a Olbia: la più impegnativa, sul piano
logistico, dell’intera stagione. La domenica successiva, salvo imprevisti, è atteso il tanto desiderato rientro
a Siena al “Tommaso Rizzi” per l’esordio casalingo contro i Lions Alto Lazio, avversario di rango. Il
movimento ovale cittadino sta lavorando per risolvere le ultime criticità operative legate al rientro “a
casa”, atteso dalla comunità rugbistica senese sin dal giugno 2023.
Novant’anni dopo, una nuova ripartenza ma l’identità resta la stessa:
formazione, comunità, umiltà ambiziosa. Con un applauso che da Genova è rimbalzato fino a
Siena, a ricordare che la storia del CUS Siena Rugby non è un album da sfogliare, ma una rotta da
seguire.





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