Questa squadra livornese dei Lions Amaranto, composta per intero da giocatori realmente dilettanti, nati e cresciuti nel vivaio, pronti a sacrificarsi solo per il proprio grande attaccamento ai colori sociali, merita le attenzioni degli sportivi. Ci sarà, in occasione del confronto casalingo di domenica 30 novembre (drop d’inizio alle 14:30), contro la neopromossa Roma Olimpic cadetta, il pubblico delle grandi occasioni?
La sfida, in programma sul prato
dell’‘Emo Priami’ di Stagno, sarà valida per la quarta giornata del campionato
di B, girone 4 – il raggruppamento del centro Italia – e segnarà il ritorno in
campo dopo lo stop agonistico di quattro settimane osservato in omaggio ai tre
test match autunnali dell’Italrugby. Grazie alla telecamera in dotazione allo
stesso club labronico, le immagini in diretta di tutti gli incontri
interni dei Lions Amaranto possono essere seguite, sui vari dispositivi
informatici, con l’app Veo. È un’opportunità per tutti gli sportivi che, per
motivi vari, non possono assistere dal vivo ai confronti. Ciò non toglie che
sarebbe importante e preziosa, contro i capitolini, la spinta dei tifosi;
peraltro l’ingresso sugli spalti del ‘Priami’ sarà, al solito, per tutti quanti
gratuito.
LOTTA PER QUATTRO. Al termine di tutti i campionati
intermedi (A1, A2 e B), non ci saranno squadre da retrocedere nelle categorie
inferiori. La lotta per concreti obiettivi sportivi si concentra nella parte
alta della classifica. Verranno promosse dalla B alla serie A2 le prime di
ciascuno dei quattro gironi e le vincenti degli spareggi playoff che opporranno
la miglior seconda alla miglior terza, la seconda miglior seconda alla peggior
seconda e la terza miglior seconda alla quarta miglior seconda. L’obiettivo
promozione/playoff è, di fatto, nel girone 4, circoscritto alle quattro
formazioni che già occupano la parte alta della graduatoria: si tratta di
Perugia, Lions Alto Lazio, Olbia e Gubbio. Guarda caso, i Lions Amaranto
Livorno, dopo il confronto con la Roma Olimpic cadetta, se la vedranno nelle
due successive gare – in agenda il 7 e il 14 dicembre -, proprio con il Gubbio,
in trasferta e con il Perugia in casa. I due incontri con le due realtà umbre
rappresenteranno le ultime fatiche del 2025.
CAMMINI DIFFERENTI. La Roma Olimpic cadetta è l’unica
squadra del campionato ferma a quota 0 punti, l’unica sempre battuta nelle
prime tre giornate. I capitolini hanno scontato un calendario in salita: hanno
incontrato tre ‘big’, Perugia, Olbia e Lions Alto Lazio, contro cui hanno rimediato
sconfitte piuttosto severe. I Lions Amaranto hanno invece all’attivo 6 punti:
hanno ottenuto il massimo (5 punti) in occasione del debutto, a Sesto contro i
Cavalieri Prato/Sesto, hanno raccolto il cosiddetto bonus-difesa nel match
perso in casa con i viterbesi dei Lions Alto Lazio, ed hanno ceduto in modo
piuttosto netto nella sfida esterna con il CUS Siena (match giocato a Colle di
val d’Elsa, che non ha prodotto punti-bonus).
SERVIRA’ CONCRETEZZA. Non sarà, quello del 30
novembre, un incontro impossibile per i labronici allenati da Michele
Ceccherini e Francesco Consani. È giusto dirlo: giocando al massimo ed evitando
errori e sbavature, i livornesi possono tornare al successo. Servirà accortezza
e determinazione, servirà sfruttare al massimo le occasioni propizie e servirà
giocare con concretezza in difesa. Sarà importante mantenere i nervi saldi in
ogni fase del match, anche quelli più complicati. Gli incontri possono essere
vinti anche senza dominare dal primo all’ottantesimo minuto.
TRANSIZIONE. Quello in corso è un torneo utile
per i Lions per far acquisire a tutti i ragazzi utili esperienze. La rosa dei
livornesi è composta in gran parte da giovani e giovanissimi: si sta aprendo un
nuovo ciclo. Il campionato attuale può consentire di gettare le basi e poi,
nella stagione 2026/27 – quando sulla carta la concorrenza nella parte alta del
campionato sarà meno serrata – alzare l’asticella. Nell’annata prossima,
saranno 60 – e non più 50 -, globalmente, le squadre in B. Saranno divise in
sei – e non più cinque – gironi territoriali. Davanti a tali 60 squadre, tra A
Elite, A1 e A2, figureranno 58 e non più 50 formazioni. Forse non è bello a
dirsi, ma, nella prossima annata, il livello medio in B dovrebbe abbassarsi e i
Lions potrebbero approfittare della nuova situazione. Intanto testa e cuore al
prossimo incontro, da giocare – è una speranza… – di fronte ad un grande
pubblico. (Fabio Giorgi)
- Le foto si riferiscono al precedente test fra Lions Amaranto Livorno e Lions Alto Lazio di Viterbo e sono del Circolo CREC Piaggio di Pontedera -
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