META CONTRO LA VIOLENZA
Lo Stade Valdôtain Rugby è orgoglioso di essere stato tra i protagonisti dello spettacolo teatrale “META - Contro la Violenza”, un evento promosso nell’ambito della campagna di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne. L’iniziativa finanziata nell’ambito dei “progetti antiviolenza” dell’Assessorato della Sanità, Salute e Politiche Sociali è stata ideata dal Centro Donne Contro la Violenza di Aosta, dallo Stade Valdôtain Rugby, con il supporto del Movimento Artistico Socio Culturale-MASC (testo e regia di Giulia Corradi). Lo spettacolo, attraverso una narrazione originale, trasforma il gioco e i valori del rugby in una potente metafora di rispetto, offrendo al pubblico una riflessione collettiva sulla nascita e costruzione di stereotipi del patriarcato che vengono mano a mano smontati durante lo spettacolo. L’obiettivo è quello di far riflettere sull’importanza delle relazioni fondate sull’ascolto e sulla responsabilità reciproca. Lo spettatore viene guidato in un percorso che dall’infanzia conduce all’età adulta, mettendo in luce modelli culturali che spesso, silenziosamente, alimentano violenza e disuguaglianza di genere. L’evento al Teatro Giacosa di Aosta ha registrato una partecipazione straordinaria: più di 400 persone non si sono limitate a seguire la rappresentazione, ma hanno interagito con entusiasmo, applaudendo e prendendo parte al momento di riflessione post-spettacolo, con domande e commenti che hanno arricchito il dialogo collettivo.
Tutti i protagonisti sono ragazze, ragazzi, tecnici e dirigenti dello Stade Valdôtain Rugby che hanno scelto di mettersi in gioco con coraggio, dedizione e cuore. Ognuno di loro ha portato in scena non solo il proprio talento ma anche impegno autentico, ritagliandosi del tempo per le prove, trasformando l’iniziativa in un’esperienza corale. Inoltre, rimaniamo a disposizione per eventuali interviste per ascoltare direttamente dai nostri i ragazzi attori le loro impressioni, le emozioni vissute sul palco e il significato del progetto, offrendo uno sguardo autentico sul percorso creativo e formativo che hanno affrontato.
(Valeria Pivato)


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