Le api volano
alto
Sono le otto e
trenta quando il profumo inebriante dell’arrosto e quello intenso e pungente
delle cipolle comincia ad aleggiare intorno al campo Basa, in via Giuliano
Lissia. Cresce l’attesa per la prima partita casalinga delle Api, in programma
alle ore tredici.
I gialli sono
reduci dalla massacrante trasferta di Gubbio – che ha fornito indicazioni
importanti sullo stato di forma della squadra e portato in dote tre preziosi
punti – e oggi tornano finalmente a calcare il terreno di casa.
L’avversario è
la neopromossa Olimpic Club Roma, storica società fondata nel 1930 e già presente
nel campionato nazionale di Serie A.
La formazione
capitolina si presenta con una squadra giovane, composta da molti esordienti
nella categoria e da alcuni veterani di esperienza.
Gli olbiesi
rispondono con gli stessi quindici dell’esordio: squadra compatta e agguerrita.
Malgrado le
previsioni annunciassero una perturbazione sul nord-est dell’isola, la pioggia
sfiora il campo Basa solo per qualche minuto.
Il cielo resta
coperto, la temperatura è mite e il vento quasi assente: condizioni ideali per
una bella partita. Il pubblico, nonostante l’orario, riempie rapidamente le
tribune e i bordi del campo.
L’organizzazione,
impeccabile come sempre, offre panini caldi, patatine fritte e una club house
attrezzatissima, dove ci si può accomodare e seguire l’incontro attraverso le
ampie vetrate affacciate sul rettangolo di gioco.
Il fischio
dell’arbitro, il signor Stefano Aguanno di Roma, segna l’inizio del match. Sono
subito i padroni di casa ad attaccare nella ventidue avversaria, seminando
scompiglio nella linea difensiva dei romani.
Il gioco delle
Api è veloce e ben organizzato: la squadra di coach Luciano sembra interpretare
al meglio le direttive impartite durante la settimana di allenamento.
I quindici di
coach Alessandro Natoli difendono strenuamente la propria linea di meta, ma la
percussione dei gialli è talmente determinata da aprire un varco decisivo.
Meta
trasformata e sette punti messi in cassaforte. L’Olimpic Roma fatica a reagire:
cerca di contenere i sardi al centrocampo, ma commette numerosi errori che le
Api non perdonano.
Il punteggio
cresce con un ritmo di quasi un punto al minuto, mentre gli ospiti sembrano
barcollare. La linea di meta olbiese non viene mai realmente minacciata; gli
unici punti romani arrivano da un calcio di punizione.
Nel secondo
tempo gli olbiesi abbandonano in parte il gioco corale voluto da coach Luciano,
lasciando spazio a iniziative individuali che talvolta compromettono
l’efficacia delle azioni.
Il richiamo
del tecnico al gioco di squadra riporta presto ordine e compattezza, e i gialli
tornano a dominare, facendo nuovamente tuonare il tabellone.
La partita si
chiude tra gli applausi del numeroso pubblico presente, del presidente Maurizio
Spano a bordo campo e di tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita di
questa splendida giornata sportiva.
Il risultato
finale, 58-3, non lascia spazio a commenti. Al termine del match viene
assegnato il riconoscimento di man of the match al numero otto dei gialli,
Ernesto Cappelletti.
Il dopo
partita regala un terzo tempo memorabile, all’insegna di musica, convivialità e
tanto divertimento.Prossimo appuntamento: 1° novembre, sul difficile campo di
Prato, dove le Api olbiesi affronteranno i Cavalieri Union R. Prato Sesto ARL.





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