Per l’ultima
tappa della nostra regular season ci aspettava una domenica infuocata presso il
pariolinissimo Gilda on the beach di Fregene. Convinti di andare a giocare a
Beach, ci siamo invece ritrovati in una puntata di 4 Ristoranti, dove eravamo
attesi dalla sentenza giudicante di Alessandro Borghese, pronto a ribaltare il
risultato.
Come? Che stiamo dicendo?
Facciamo un
altro esempio. Siamo arrivati in 36 al Gilda on the beach di cui sopra, tutti
col sorriso di chi si appresta a vivere una bella giornata. Documenti,
tagliandini, liste gara, consegna maglie e via dicendo. Poi, una volta iniziata
la tappa, ci siamo ritrovati ad Hawkins, Indiana, Stati Uniti d’America. Nel
Sottosopra.
Sigla di
Strangers Things.
13 squadre ai
nastri di partenza. Sì, 13. Siccome non esiste una formula che preveda 13
squadre e che non duri 2 giorni e mezzo, i Rockets, padroni di casa e pionieri
in questo senso, hanno inventato una formula rivoluzionaria. Le 3 teste di
serie del Master precedente partono dai quarti di finale, insieme a due non
teste di serie sorteggiate. Le altre si scontrano agli ottavi di finale per
stabilire chi accede alla fase successiva. Quindi tutto a eliminazione diretta.
Tranquilli, man mano che andiamo avanti con il torneo vi spieghiamo come
funziona. Quello che c’è da sapere è che con questa formula perdi una partita e
sei fuori.
In casa
Verdona aprono le danze i BDZ, alla loro seconda uscita stagionale. Beccano
subito i Cimina Brothers, coriaceo e ostico avversario. L’organizzazione del
team viterbese lascia poco spazio ai Dezia, ancora alla ricerca di una quadra.
Finisce 6 a 1 per loro.
A seguire
Denotte, fuori dai giochi per il Master e quindi senza pressioni come i
Barbarians, fanno scintille nel loro ottavo di finale con i Criminal Brothers,
cadetta dei Cimina. 8 a 1 e qualificazione ai quarti di finale per le prime 8
posizioni.
Quarti di
finale incrociati. Denotte contro Rockets, padroni di casa e carichi a pallettoni.
Proviamo a giocare ma non c’è partita, una grande pressione in difesa da parte
loro ci impedisce di mostrare il nostro gioco. 5 a 2 e BDN destinati alla
semifinale per le posizioni dalla quinta all’ottava.
A seguire
esordiscono i Belli Dentro, quarto di finale in quanto testa di serie con i
Razzi, cadetta dei Rockets. Partiamo bene, giochiamo discretamente,
all’intervallo siamo sopra 3 a 1. Nella ripresa il patatrac. Un po’ ci
addormentiamo, un po’ ci lasciamo condizionare dagli episodi, un altro bel po’
i Razzi tirano fuori la prestazione dell’anno: prendiamo 3 mete, la portano a
casa loro (4 a 3). Com’era? Con questa formula perdi una partita e sei fuori.
Andiamo a giocarci la semifinale per le posizioni dalla quinta all’ottava.
Indovinate contro chi?
Prima di
svelarvelo, i BDZ ci tirano su il morale: vincono e convincono con i Wild
Porks, mettendo la loro prima bandierina di giornata e accedendo così alla
semifinale per le posizioni dalla nona alla dodicesima.
Semifinale per
il plate. Derby in famiglia, con in palio l’onore, la gloria e i sassolini
nelle scarpe. Pronti, via ed è subito caciara. Ma caciara vera. Succede
l’insuccedibile (speriamo di non dirlo mai più in un comunicato di questa
stagione). Botta e risposta e botte da orbi, meta da una parte e meta da
un’altra, palle cascate, mete salvate. Spettacolo vero, di quelli che vale il
prezzo del biglietto anche se a Beach non si paga per entrare. Finisce 3 a 3,
andiamo alla golden meta. I supplementari durano tipo di più della partita, ma
questo è un classico. I Denotte salgono in cattedra, come i Barbarians: meta in
bandierina (con dei seri dubbi ma probabilmente anche l’arbitro si era stufato)
e prima vittoria di sempre contro i Belli Dentro. Panico. Delirio. Alessandro
Borghese. Sottosopra.
A seguire i
Dezia, nella semifinale per le posizioni dalla nona alla dodicesima, mettono la
loro seconda bandierina di giornata. Gioco spumeggiante e vittoria larghissima
(tipo 7 a 1, ma non ci ricordiamo) con i Cimina Criminal. Quindi finalina per
il nono e il decimo posto.
Andiamo alla
finalina dei Belli Dentro, per il settimo e l’ottavo posto. Di fronte, gli Iron
Hill, per riscattare una giornata che dire che è andata storta è un eufemismo.
Giochiamo bene, ci viene quello che non ci è venuto in altre occasioni,
concretizziamo quello che creiamo. 6 a 3 per noi. Una mezza buona notizia per
ritrovare serenità e confidenza in vista del sentitissimo weekend salentino che
ci aspetta a fine luglio.
Per i Denotte
arriva la ciliegina sulla torta di una stagione da incorniciare, che in altre
epoche li avrebbe portati al Master non con la sigaretta in bocca ma quanto
meno con la gomma da masticare. Nella finale per il plate, contro i Crazy Rats,
cadetta dei Crabs, vinciamo 5 a 3, chiudendo la giornata e l’anno del ritorno
trionfale dei Denotte con un picco favoloso. Quinto posto finale.
Chiudiamo la
nostra giornata con la finalina per il nono posto dei BDZ, che affrontano i
Raketen, terza squadra dei Rockets. I nostri ragazzi vendono cara la pelle, ma
a fine tappa la stanchezza e la non abitudine a giocare insieme si fanno
sentire. Qualche imprecisione di troppo e i Raketen la vincono 5 a 2. Decimo
posto finale per i Dezia, che è vero che hanno perso la prima finalina della
loro storia, ma è anche vero che con ben due vittorie nella tappa questa
statistica non conta.
Giornata
strana, quella nel Sottosopra di Hawkins camuffata da Fregene. Chiudiamo la
regular season del ritorno della Marea Verde a modo nostro, in caciara,
complicandoci la vita da soli, ma sempre e comunque col sorriso.
Adesso inizia
un’altra stagione in cui si riparte da zero, che dura una settimana e che, da
quello che dice Radio Beach Rugby, sembra essere in salita.
Be runnin' up
that road, be runnin' up that hill, be runnin' up that building.
Giocavamo così.
Belli Dentro:
Simone Valesini, Matteo Bianco, Lorenzo Alessi, Lorenzo Bilotti (cap), Corrado
Masetti, Checco Roscioli, Vittorio Mantegazza, Matteo Urbani (*), Alberto
Martelli (vicecap), Niccolò Negroni, Leonardo Loaicono, Gabriele Scardamaglia.
All.: Emiliano
e Tatto (part-time)
Belli Denotte:
Lodovico Palombi, Simone D’Annunzio, David Biagiotti, Alessio Bruciaferri,
Augusto Coletti, Claudio Di Pirro (cap), Matteo Tomasini (vicecap), Filippo
Zacchilli (**), Michele Manzi, Daniel Biagiotti, Flavio Gentile, Emiliano
Mastrangelo.
All.:
Valerione
BDZ: Giacomo
Ciampani (cap), Max Merone (vicecap), Francesco Chiarantini (***), Emanuele
Picchi, Matteo Cavallin (***), Edoardo Milletti, Valerio Cruciani, Riccardo
Cioni (***), Gabriele Carpitelli (***), Yussef Salem (***), Luca Padalino
(***), Alessandro Mirabella (***).
All.: Ferante
Assistente
tuttofare: Mollilei
* = esordio
con i Belli Dentro
** = esordio
con i Belli Denotte
*** = esordio
con i BDZ
Bollettino
medico: 1 naso rotto, qualche dito in dubbio, 1 iPhone e 2 palloni persi.
(Le foto in parte inserite da BELLI DENTRO ed in parte da RUGBYTOTALE sono di PAOLO CERINO)
Nessun commento:
Posta un commento