Padova – Pancia a terra e occhio della
tigre: se la porta a casa così la sua semifinale il Petrarca Rugby, al
termine di un match in equilibrio precario per più di trequarti di gara
grazie ad un Valorugby stoico, sceso sull’erba del Plebiscito con
l’intenzione di scriversi da sola il proprio destino dopo il mal digerito
confronto dell’andata.
Più
chiusa nella prima frazione, la partita si è aperta in un secondo tempo
giocato a viso aperto da entrambe le parti, con Lyle e Newton macchine da
guerra nella sfida al piede e i due pacchetti a combattere senza risparmiarsi
nulla fino alla brisca accelerata data dai bianconeri negli ultimi quindici
minuti, ben diretti da una Clara Munarini confermatasi perfetta nella parte
mentre firmava una pagina di storia del rugby italiano arbitrando per la
prima volta al femminile una semifinale playoff. Ora
tutto il movimento si concentra verso la Finalissima del Lanfranchi: il 28
maggio, in prima serata e in diretta su Rai 2 oltre che su Eleven Sports, ad
infiammare il cielo di Parma ci sarà l’ultimo capitolo della saga più
appassionante della palla ovale domestica, il Derby d’Italia tra Padova e
Rovigo che metterà in palio Adige Cup, Scudetto e rivincita del titolo 2022. Primo Tempo. Primi minuti di studio tra le due
squadre, con i reggiani a sondare molto duramente la difesa su tutto il
fronte allargato. Tebaldi esce per una sospetta concussion, mentre la
pressione emiliana non accenna a calare: gli avanti grattano metri su metri,
poi la sventagliata sul lato destro è ben manovrata e Colombo non ha
eccessive difficoltà sull’out nel puntare il piede mettendo fuori tempo la
difesa per il tutto interno che vale la prima meta del pomeriggio. Newton è
preciso, 0 a 7 e Diavoli momentaneamente in Finale.
Sul
re-start Padova è feroce, il Valorugby non riesce a tenere il controllo
dell’ovale e commette fallo a terra: Lyle chiama i pali da posizione
centrale, 3 a 7. Segue
una fase dedicata al gioco al piede, senza che nessuno dei due team riesca a
cambiare gli equilibri del gioco: al 17’ è di nuovo il breakdown l’area che
regala più soddisfazione ai bianconeri, con fallo attorno ai 30 metri che
Lyle converte facilmente, 6 a 7 Attorno
al 20’ pubblico di casa a trattenere il fiato: De Masi legge bene una
trasmissione lenta dalla sua parte e intercetta la palla involandosi con una
prateria libera davanti. Munarini però fischia e blocca tutto dopo
segnalazione di un fuorigioco millimetrico. Sono
decisamente predominanti gli ospiti sul dato del territorio del primo quarto,
ma il Petrarca è cinico in difesa e non subisce rischi eccessivi, trovando
invece una buona sequenza in attacco a partire dal 25’: Faiva ha in mano la
palla per lanciare in sovrannumero i suoi, ma nel movimento smanaccia
malamente commettendo in-avanti. Fisicamente molto impegnativo, soprattutto
tra i primi otto uomini, il match scorre senza lampi di spettacolo vero, ma
conferma il grande equilibrio già evidenziato nella gara d’andata lasciando
aperto il risultato a qualunque esito. Dalla
mezz’ora i ritmi si alzano da entrambe la parti, con difese protagoniste ma
tante opzioni esplorate dalle due cabine di regia: al 38’ sull’ennesima
carica di Amenta è il Petrarca a farsi trovare in fallo all’altezza dei 22,
Newton cerca i tre punti e da pozione comoda non delude, 6 a 10 e squadre a riposo
dopo un ultimo tentativo dei padroni di casa ben sventato dalla difesa
reggiana. Secondo Tempo. Al rientro Manghi sostituisce
Randisi, colpito duro in più occasioni nei primi 40’, con Favre. Attacca
subito a testa bassa il Valorugby, che gratta metri su metri fino al fallo
padovano che Newton manda in touche. Lancio vinto dentro i 22, drive ben timonato
e serie di pick’n’go che forzano una seconda irregolarità bianconera sotto
l’acca. Newton non rischia e va per i tre punti facili, parziale che va sul 6
a 13 e qualificazione nuovamente in mano ospite. Il
Petrarca non ci sta e sulla ripresa del gioco va di cattiveria a cercare
avanzamento in campo emiliano, ma la difesa è ben strutturata e l’azione
sfuma. Ci
ripensa Lyle ad illuminare la scena, con un calcio di una cinquantina di
metri che esce a centimetri dalla bandierina: touche e palla rubata ad una
rimessa laterale reggiana troppo timida, sugli sviluppi il fallo ospite e la
nuova peneltouche, questa volta impostata con un drive devastante che non
trova opposizione fino al tocco vincente di Cugini al minuto 53’, poi
convertito da Lyle per il 13 a 13. Il
Valorugby cerca e trova subito un ottimo avanzamento, fallo a terra davanti
ai pali, Newton non sbaglia, 13 a 16. La
reazione petrarchina è tanto immediata quanto spietata, con gli avanti a
caricarsi il match sulle spalle imponendosi sulla collisione per la
costruzione della piattaforma che spedisce Spagnolo di forza oltre la line di
meta dei Diavoli al minuto 59 dopo una lotta davvero di livello. Lyle non
sbaglia la conversione, Petrarca che per la prima volta va in vantaggio, 20 a
16. Con
un quarto d’ora da giocare è guerra aperta soprattutto nell’area del
breakdown, mentre Manghi dalla panchina incita senza sosta i suoi: l’esito è
però vano, perché le maglie nere sono brutali nel voler chiudere
la partita, grazie ad un pacchetto capace di annusare il sangue della preda
replicando la marcatura appena segnata. Stessa dinamica, avanzamento
selvaggio e Valorugby questa volta ripetutamente falloso, troppo per non
indurre Munarini a fischiare la meta di penalità che strappa il punteggio sul
27 a 16. Ultimi
10': i reggiani provano a risalire una corrente fattasi però troppo
impetuosa, le gambe non girano più e l'ossigeno scarseggia tra i Diavoli, che
non reggono l'onda d'urto dei veneti, capaci di tornare in campo nemico con
relativa facilità per la meta di Bizzotto che chiude definitivamente i giochi
regalando alla finalista già designata, la Femi-CZ Rovigo, la sfida più
attesa dell'anno, questa volta con uno Scudetto in palio. Il
tabellino del match: Peroni
TOP10 - semifinale ritorno – Stadio del Plebiscito (Padova) Marcatori: PT 7’ m. Colombo, t. Newton (0-7);
12’ c.p. Lyle (3-7); 17’ c.p. Lyle (6-7); 38’ c.p. Newton (6-10). ST 45’
c.p. Newton (6-13); 53’ m. Cugini, t. Lyle (13-13); 56’ c.p. Newton (13-16);
59’ m. Spagnolo, t. Lyle (20-16); 69’ m. tecn. Petrarca (27-16); 76’ m.
Bizzotto, t. Lyle (34-16) Petrarca
Rugby: Lyle
(77’ Panunzi); Esposito, De Masi, Broggin, De Sanctis (69’ Capraro); Faiva,
Tebaldi (6’ -16’ Panunzi – HIA); Trotta (C), Nostran, Casolari (57’ Ghigo);
Canali (56’ Panozzo), Galetto (68’ Michieletto); Hughes (69’ Bizzotto),
Cugini (69’ Carnio), Spagnolo (62’ Borean). Valorugby
Emilia: Farolini;
Resino, Majstorovic (70’ Lazzarin), Bertaccini, Colombo; Newton, Violi (55’
Dominguez); Amenta (69’ C - Cenedese), Sbrocco, Tuivaiti; Ortombina (69’
Dell’Acqua), Du Preez (50’ Gerosa); Randisi (40’ Favre), Silva (77’ Panerai),
Diaz (69’ Garziera) Arbitro: Clara Munarini (Parma) Cartellini: 69’ giallo a Gerosa (VAL) Calciatori: Newton (VAL) 4/4; Lyle 5/5 (PD) Note: PT 6 a 10. Pomeriggio uggioso e
freddo, terreno in ottime condizioni, spettatori 1800. Punti classifica:
Petrarca Rugby 5, Valorugby 0. Petrarca Rugby qualificato per la Finale del
28 maggio contro la Femi-CZ Rovigo a Parma. CREDIT FOTO : @Alfio Guarise |
RUGBY E SOCIALE di Roberto Roncallo (O.D.G. 170599 roncallo.roberto488@gmail.com ) creato da Dino Fruccio
domenica 14 maggio 2023
RUGBY PERONI TOP 10/Petrarca ferma Valorugby e si qualifica per la finale scudetto!
IL PETRARCA ACCELERA NEL FINALE,
VALORUGBY BATTUTO 34 A 16 PER UNA NUOVA FINALE CON DERBY D’ITALIA
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