lunedì 22 maggio 2023

RUGBY OLD/Cavalieri dirompenti e vincenti al torneo Old Citta' di Rovigo.

 

Col tono epico di una nota canzonetta in voga nei primi decenni del ventesimo secolo (nella quale si prometteva ai residenti di quelle lande oppresse dalla neve e dal gelo un poco di sole, forse del Mediterraneo) i maggiorenti dell’Ordine riuniti dopo l’ultima partita con la squadra, nel Sacro Cerchio, hanno riconosciuto l’impegno compiuto da tutti per esserci, per rappresentare col proprio sforzo anche gli assenti e per aver conquistato le tre vittorie su tre partite da inserire negli albi eponimi. Con questo generoso e volitivo spirito – hanno detto - si sono gettate le basi di una nuova raggiunta consapevolezza di appartenere ad un gruppo unito, si sono costruite oggi le premesse di una nuova era, si è preparato il giusto humus su cui realizzar il suol dell’avvenire. Tutto questo e molto altro è accaduto nella


                                 XX EDIZIONE DEL TORNEO DI RUGBY OLD CITTÀ DI ROVIGO

                                                            sabato 20 maggio 2023

                                    Campo Maci Battaglini, piovigginio saltuario, nuvolo, 15°

Come avviene ormai da qualche anno il Torneo organizzato da I Veci ha un preludio di tutto rispetto, con la crème de la crème della vecchiaia ovale che alle ore 13,30 dà inizio al lungo pomeriggio di rugby: l’epico match di ultrasessantenni tra I Veci da una parte ed il Resto del Mondo dall’altra, sull’erba del Battaglini. In questa esibizione di apertura del Torneo hanno ben figurato Calandri, Galiberti, Pendola, Saturnino e Selva. Da annotare quanto occorso al Nibelungo Selva alle prese con due arcigni Veci del servizio organizzativo: “do voto ndar toso?” “dovrei giocare la partita over 60” “cossa tiri to fora, no ti si vecio ti”; per permettergli di accedere al campo è dovuta intervenire personalmente Marina che, dalla Fiera del Libro di Torino, ha chiarito tutto quanto c’era da chiarire.                                                                               *

Alle 14.30, alla spicciolata il raduno sotto la tribuna centrale dello stadio di tutte le sedici squadre partecipanti per i saluti di rito, per rendere onore a chi ha passato la palla, per ritirare i pass e per ringraziare quelli che hanno potuto raccogliere l’invito dei padroni di casa (già, perché non è un torneo come tutti gli altri. Qui si è invitati, non basta manifestare la volontà di partecipare se non si supera l’accettazione degli organizzatori).

Con le maglie arlecchine dai colori chiassosi, consapevoli del proprio valore, per Genova e per San Giorgio si sono schierati: Palomba - capitàno, Avigliano, Bagnara, Calandri, Casanova, De Pieri, Elies, Galiberti, Micco, Pendola, Sandri, Saturnino Jack, Saturnino Nando, Scotti, Selva, Tosto.

A bordo campo a supportare la squadra non ostante gli 800 chilometri (A/R): Lord Brufen Crotti, Kaiser Franz Gropplero I, il sgt Quincannon ed il Capitano Zucchi (sempre sia lodato).

 

 Tre partite da venti minuti ciascuna.

La prima partita:

Cavalieri Vs Eminenze Grigie di Piemonte e Val d’Aosta = 3-0

con mete di Saturnino Jack, Avigliano ed Elies.

 

La seconda partita:

Cavalieri Vs Rovinassi di Padova = 4-1

con mete di Scotti (2), Rovigo e Sandri.

La terza partita:

Cavalieri Vs Quatro Gati di Vicenza = 3-0

con mete di Saturnino Jack, Sandri e Scotti.

                                                                     *

I Cavalierisan seppur in numero contato (dopo il primo incontro sono rimasti in tredici per la partenza di Selva e di Calandri rimpiazzati da un paio di Veci) hanno dispensato con meticolosa precisione da speziale la propria medicina a tutte le compagini incontrate, somministrando ad ognuna la giuste dose di conoscenza e, per non far torto a nessuno, a tutte con lo stesso scarto di tre.

La Commissione per il Riconoscimento dei Grandi Gesti Atletici ha elogiato la velocità con cui Roaring Nick, Gilgamesh del Drago Bianco e Jerry la Spina si sono missilizzati fuori dalla macchina che li trasportava per non essere investiti dai conati di vomito eruttati dal giovane Hardy; nel contempo la competente Commissione per il Decoro ed il Rispetto Equestre ha aperto un fascicolo di infrazione ai danni del prefato Hardy per determinare la pena da irrogare al giovinetto per aver messo in pericolo il veicolo del Capitano.

 La Commissione per l’Affibio dei Nomi Ipocoristici ha decretato che il rientrante Paolo C. sia individuato sino a nuovo ordine come PJJ4.

Del Che è verbale.

Per C.N.N. Da Rovigo dalla tribuna di onore del Campo dedicato a Mario Maciste Battaglini, contornato da vecchi ilari dediti alla gioia alcolica condivisa Nand O’Pascià ovvero Rimmo e Rubby ovunque voi siete.

 NUNQUAM RETRORSUM!

 

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