Col tono epico di
una nota canzonetta in voga nei primi decenni del ventesimo secolo (nella quale
si prometteva ai residenti di quelle lande oppresse dalla neve e dal gelo un
poco di sole, forse del Mediterraneo) i maggiorenti dell’Ordine riuniti dopo
l’ultima partita con la squadra, nel Sacro Cerchio, hanno riconosciuto
l’impegno compiuto da tutti per esserci, per rappresentare col proprio sforzo
anche gli assenti e per aver conquistato le tre vittorie su tre partite da inserire
negli albi eponimi. Con questo generoso e volitivo spirito – hanno detto - si
sono gettate le basi di una nuova raggiunta consapevolezza di appartenere ad un
gruppo unito, si sono costruite oggi le premesse di una nuova era, si è
preparato il giusto humus su cui realizzar il suol dell’avvenire. Tutto questo
e molto altro è accaduto nella
XX EDIZIONE DEL TORNEO DI RUGBY OLD CITTÀ DI ROVIGO
sabato 20 maggio 2023
Campo Maci Battaglini, piovigginio
saltuario, nuvolo, 15°
Come avviene ormai
da qualche anno il Torneo organizzato da I Veci ha un preludio di tutto
rispetto, con la crème de la crème della vecchiaia ovale che alle ore 13,30 dà
inizio al lungo pomeriggio di rugby: l’epico match di ultrasessantenni tra I
Veci da una parte ed il Resto del Mondo dall’altra, sull’erba del Battaglini.
In questa esibizione di apertura del Torneo hanno ben figurato Calandri,
Galiberti, Pendola, Saturnino e Selva. Da annotare quanto occorso al Nibelungo
Selva alle prese con due arcigni Veci del servizio organizzativo: “do voto ndar
toso?” “dovrei giocare la partita over 60” “cossa tiri to fora, no ti si vecio
ti”; per permettergli di accedere al campo è dovuta intervenire personalmente
Marina che, dalla Fiera del Libro di Torino, ha chiarito tutto quanto c’era da
chiarire.
*
Alle 14.30, alla
spicciolata il raduno sotto la tribuna centrale dello stadio di tutte le sedici
squadre partecipanti per i saluti di rito, per rendere onore a chi ha passato
la palla, per ritirare i pass e per ringraziare quelli che hanno potuto
raccogliere l’invito dei padroni di casa (già, perché non è un torneo come
tutti gli altri. Qui si è invitati, non basta manifestare la volontà di partecipare
se non si supera l’accettazione degli organizzatori).
Con le maglie
arlecchine dai colori chiassosi, consapevoli del proprio valore, per Genova e
per San Giorgio si sono schierati: Palomba - capitàno, Avigliano, Bagnara,
Calandri, Casanova, De Pieri, Elies, Galiberti, Micco, Pendola, Sandri,
Saturnino Jack, Saturnino Nando, Scotti, Selva, Tosto.
A bordo campo a
supportare la squadra non ostante gli 800 chilometri (A/R): Lord Brufen Crotti,
Kaiser Franz Gropplero I, il sgt Quincannon ed il Capitano Zucchi (sempre sia
lodato).
Tre partite
da venti minuti ciascuna.
La prima partita:
Cavalieri Vs
Eminenze Grigie di Piemonte e Val d’Aosta = 3-0
con mete di Saturnino
Jack, Avigliano ed Elies.
La seconda
partita:
Cavalieri Vs
Rovinassi di Padova = 4-1
con mete di Scotti
(2), Rovigo e Sandri.
La terza partita:
Cavalieri Vs
Quatro Gati di Vicenza = 3-0
con mete di
Saturnino Jack, Sandri e Scotti.
*
I Cavalierisan
seppur in numero contato (dopo il primo incontro sono rimasti in tredici per la
partenza di Selva e di Calandri rimpiazzati da un paio di Veci) hanno
dispensato con meticolosa precisione da speziale la propria medicina a tutte le
compagini incontrate, somministrando ad ognuna la giuste dose di conoscenza e,
per non far torto a nessuno, a tutte con lo stesso scarto di tre.
La
Commissione per l’Affibio dei Nomi Ipocoristici ha decretato che il rientrante
Paolo C. sia individuato sino a nuovo ordine come PJJ4.
Del Che è verbale.
Per C.N.N. Da
Rovigo dalla tribuna di onore del Campo dedicato a Mario Maciste Battaglini,
contornato da vecchi ilari dediti alla gioia alcolica condivisa Nand O’Pascià
ovvero Rimmo e Rubby ovunque voi siete.
NUNQUAM
RETRORSUM!
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