LA FIR OSPITE DEL CRV: PRESENTATI AI CLUB VENETI I PROGETTI PER IL RUGBY
DI BASE
In Ghirada una partecipata riunione aperta alle società del CR Veneto,
presenti con il Presidente del Comitato Veneto anche il Presidente Federale
Innocenti, i Vice-Presidenti Luisi e Morelli, i Responsabili Urbani e Grosso.
La serata, che ha visto la partecipazione di poco meno di 70 Club, è
stata introdotta dai saluti e dalle valutazioni preliminari del Presidente del
CR Veneto, Sandro Trevisan, che ha
tenuto a “ringraziare il Presidente e tutta le aree della Federazione coinvolte in
questo notevole sforzo nella progettazione di un approccio così innovativo al
rugby di base, ai Club e agli Organi Territoriali, progetto del quale ora
attendiamo di conoscere le relative dotazioni per attivarci come struttura a
supporto delle società“.
Ricordato l’evento di formazione condivisa in programma sabato 26 marzo a
Vicenza, Trevisan ha quindi lasciato la parola al Presidente Federale Marzio Innocenti, felice di tornare “a casa” dopo un bel
po’ di tempo. Di seguito alcuni passaggi del suo intervento.
“La partecipazione così numerosa dei dirigenti veneti alla serata di oggi
testimonia l’attaccamento di questo territorio al nostro sport, e di questo
ringrazio tutti voi.
Il tema più
importante del nostro sport è la FORMAZIONE: negli ultimi anni la FIR ha
puntato fondamentalmente sull’assistenzialismo, ora la direzione intrapresa è
un’altra. Prima la pandemia, poi la guerra, hanno certamente creato riflessi
importanti sui tesseramenti: le nostre percentuali di calo in alcune categorie
sono simili al volley, al basket, ad altri sport, e dobbiamo lavorare duro per
invertire questa tendenza.
Il Consiglio
Federale ha deciso, anche sulla base di questo contesto, di approvare un piano
di sostegno consistente, 4 milioni di Euro (+600.000 per il Sud), da gestire
non più con una distribuzione a pioggia, ma secondo criteri di investimento
misurabili, destinati a progettualità sul rugby di base, suddivisi
in quattro macro-aree:
- PROTOCOLLO
FIR-FIGC
- PROMOZIONE
& SVILUPPO
- FORMAZIONE
- IMPIANTISTICA
SPORTIVA
Sulla Formazione
(Accademie e CDFP) la mia visione è sempre stata la stessa: era un sistema
squilibrato, escludente in un’età troppo giovane per chi non entrava a farne
parte, basato su criteri selettivi non chiari. Non va negato però il patrimonio
di competenze sviluppato dal team di tecnici e dirigenti che vi afferivano:
semplicemente, questo patrimonio ora va diffuso e condiviso sui territori, sui
Club.
Vengono mantenuti
i due Centri di Formazione Permanente di Roma (Centro-Sud) e di Milano
(Nord-Ovest), integrato nel Nord-Est dall’iniziativa della Benetton per i Club
della Marca (allineata ed in piane collaborazione con la Federazione) e dall’Accademia
di Verona. A Rovigo ci sarà un Polo di Formazione FIR: il criterio è basato
sulla capacità di fare rete tra più Club in un dato territorio, oltre che su
caratteristiche strutturali, tecniche, organizzative geografiche. Tetto massimo
di investimento 75 mila Euro annui per Polo, per le professionalità e gli
strumenti coinvolti. Vengono infine create due Accademie U23 innestate su
Zebre e Benetton. Questo progetto riporta i Club al centro del progetto
federale: a livello di base, a livello di club strutturati, a livello delle due
franchigie”
È stato poi il turno del vice-Presidente con delega agli enti
territoriali Antonio
Luisi: “Questi incontri
hanno lo scopo di coinvolgere i Club e i territori nella progettazione tecnica
della nostra Federazione. Questo metodo e questa dotazione economica così
importante sono qualcosa che non si era mai visto prima nella storia del nostro
sport. Il senso di queste iniziative è di innescare meccanismi virtuosi, tali
per cui si possa tendere il più possibile all’auto-sostentamento una volta che
i progetti entrano in fase operativa.
Questa cifra non
va a depauperare le dotazioni previste per i Comitati e le Delegazioni, ma si
aggiunge ad esse.
Abbiamo il dovere
di contribuire alla crescita di tutto il rugby italiano e di finalizzare i
nostri investimenti su progettualità che siano proiettate al futuro ed allo
sviluppo strutturale del nostro movimento.
Stiamo lavorando
alla nuova Circolare Informativa in modo da renderla disponibile già ai primi
di maggio: anche questo non era mai successo prima, ma questo Consiglio lo ha
ritenuto assolutamente doveroso per consentire ad ogni Club di poter
programmare la prossima stagione con il giusto margine temporale”.
La parola è poi passata al vice-presidente con delega all’Impiantistica Giorgio Morelli: “Questi progetti
rappresentano un investimento importantissimo, che vale circa il 10% del
bilancio federale. I mancati introiti derivati dal Covid (biglietteria ed
eventi negati alla Nazionale) non hanno fermato lo slancio verso il sostegno ai
Club. Si è voluto puntare ad uno stimolo verso una progettualità che parta dal
basso: oltre 1 milione di Euro è dedicato all’impiantistica. 250 mila euro
andranno al capitolo omologazioni: fino a prima vi era auto-certificazione, poi
avallata dal Direttore Tecnico della FIR. Questo non è previsto né dal
regolamento CONI, né dalle normative vigenti: la responsabilità deve essere in
capo alla Federazione, non ai Club, che la richiedono e debbono ottenerla. La
FIR può svolgere le omologazioni in proprio o delegando a soggetti titolati: la
FIR si è assunta l’onere delle omologazioni, che quindi non gravano sui Club, e
dureranno 4 anni.
I contributi
assommano invece a 750 mila Euro, già accantonati: le assegnazioni, per i
progetti approvabili, avverranno secondo criterio cronologico. Il bando partirà appena
conclusa la verifica sulla possibilità di escludere questi interventi
dall’assoggettamento IVA”
È stata poi la volta di Francesco Grosso,
Responsabile nazionale di Promozione & Sviluppo: “I
due macro-progetti relativi all’area che rappresento prevedono l’attivazione
del protocollo FIR/FIGC siglato in dicembre dai Presidenti Innocenti e Gravina
con un budget dedicato di cinquecentomila euro ed un analogo investimento,
denominato per l’appunto Promozione e Sviluppo, per progetti specifici
dedicati ai Club nel loro percorso di crescita.
In particolare, verrà a breve messa a
terra la collaborazione con FIGC, che reputo molto importante per offrire ai
nostri giovani un corretto approccio multidisciplinare, allargando al tempo
stesso la base dei tesserati.
Nelle loro linee generali, i progetti sono i seguenti:
PROTOCOLLO
FIR-FIGC
Progetto
di Sviluppo Tecnico-Sportivo
Organizzazione e pianificazione di corsi di formazione tecnica di
eccellenza su temi multidisciplinari di comune interesse, con il coinvolgimento
di figure di primo piano per la docenza e per la testimonianza.
Progetto Densità
Progetto congiunto FIR/FIGC finalizzato allo sviluppo ed alla promozione
delle due discipline in ambito scolastico attraverso la costituzione di 15
nuove società multidisciplinari affiliate sia FIR che FIGC, con investimenti
finalizzati sia alla formazione di tecnici e dirigenti, sia in
infrastrutture.
Progetto Club
Multidisciplinare
Acquisto di kit specifici ed investimento in formazione
multidisciplinare nei settori giovanili, da destinare ai Club affiliati FIR che
intendano proporre ai propri tesserati fino all’Under 13 un’esperienza sportiva
che preveda anche il calcio ad integrazione del rugby.
Comunicazione e
Risorse Umane
Investimento in due Coordinatori di Progetto, suddivisi in Area
Centro-Nord ed Area Centro-Sud
PROGETTO
PROMOZIONE & SVILUPPO
Eventi
multidisciplinari di educazione ambientale
Pianificazione e organizzazione di dieci eventi multidisciplinari calcio-rugby, in
sinergia con FIGC, a copertura di tutto il territorio nazionale, in continuità con
le Feste del Rugby.
Gli eventi coinvolgeranno un massivo coinvolgimento di tesserati
FIR-FIGC e di non tesserati, affiancando alla pratica sportiva
multidisciplinare un percorso educativo-informativo su tematiche di coscienza
ecologica e buone pratiche per la sostenibilità ambientale.
Area Formazione
Acquisizione di 500 licenze della piattaforma di formazione “Sport
Manager Office”, dedicata al supporto di società sportive non professionistiche
in più ambiti operativi, con un percorso di introduzione e formazione
all’utilizzo per i Club.
Progetto Parco
Sportivo Multidisciplinare
Finalizzato allo sviluppo delle capacità atletico-coordinative delle
atlete e degli atleti dei settori minirugby e giovanile, attraverso esperienze
sportive multidisciplinari, prevede l’inserimento di cinquanta professionisti
con laurea in Scienze Motorie presso i Club selezionati per la partecipazione
al progetto.
La selezione dei Club avverrà secondo criteri equilibrati di natura
tecnica e territoriale.
Infine la chiusura a cura di Francesco Urbani,
Responsabile Nazionale per il Rugby di Base: “La Federazione
scommette con convinzione sul proprio movimento destinando fondi
importanti ed eterogenei, con l’obiettivo di strutturare nel tempo gli esiti
delle azioni che ne conseguono.
È stato scelto di
intervenire senza scorciatoie, optando per la costruzione condivisa e diffusa
di un rugby italiano più solido, e più in grado di generare da se stesso il
proprio futuro, attivando quel meccanismo virtuoso che solo un investimento, e
non un contributo, può garantire.
Il sostegno ai progetti di sviluppo dei Club vede la FIR impegnata in
prima linea, con persone e strutture dedicate. Si parte dall’analisi, valutando
le aree di intervento, usando vari parametri di valutazione: il punteggio
massimo è 110, con 60 il progetto è approvato e riceve subito il 50% del
contributo previsto, per dare subito abbrivio al progetto. Ogni Comitato o
Delegazione regionale ha un ammontare complessivo parametro alle sue
caratteristiche, superato il quale la Federazione valuta eventuali interventi a
fronte di progetti importanti”.
La Federazione vuole sviluppare i
propri investimenti sui territori e misurarli in modo efficace, offrendo a ogni
singola realtà la possibilità e gli strumenti per crescere e valorizzare il
proprio operato. Con questo nuovo progetto di allocazione delle risorse per le
nostre strutture periferiche e per i Club poniamo le basi per avere ancor più
chiaro dove investire e per poter misurare in modo tangibile il ritorno
d’investimento per tutto il rugby italiano”.
Dal 31
marzo avrà inizio l’avvio di raccolta dei dati e delle progettualità, che si
protrarrà sino al 31 maggio. La graduatoria dei singoli progetti e la
conseguente allocazione dei contributi verrà pubblicata su federugby.it il
15 luglio.
Questa la sintesi del nuovo progetto federale di sostegno al movimento
di base:
PROGETTUALITA’ MIRATE E PARAMETRI
MISURABILI PER COMITATI E CLUB
- Strumenti e risorse adeguati ai
singoli territori
- investimenti mirati per il
mixassimo rendimento di ogni Regione e Club
- Graduatoria per l’allocazione
delle risorse
- Monitoraggio costante degli
investimenti in tutta Italia
La Federazione Italiana Rugby prosegue
nel proprio percorso di coinvolgimento e supporto attivo all’attività
rugbistica di base definendo una nuova progettualità per un’allocazione mirata
delle risorse economiche dedicate ai Comitati Regionali ed alle Società nel
2022.
Dall’1
luglio, attraverso l’identificazione di parametri misurabili, criteri oggettivi
e l’applicazione di coefficienti derivanti dall’analisi dei dati forniti da
Comitati e Club relativi all’attività svolta nelle singole categorie e dalla
profondità della struttura societaria FIR darà vita a una graduatoria che
determinerà l’allocazione di contributi variabili per supportare le
progettualità delle realtà di base.
I Comitati
Regionali manterranno inalterati i propri costi di funzionamento, ma potranno
accedere ad ulteriori risorse – per un totale di 270.000€ – attraverso lo sviluppo
di progetti orientati a potenziare le attività a supporto dei club, la
formazione e lo sviluppo di giocatori e giocatrici, mentre i Club avranno a
disposizione un totale di 630.000€ da assegnare attraverso bandi promossi
dalla FIR con la collaborazione dei Comitati Regionali sia nell’ambito
dell’attività sportiva che del reclutamento di atleti, allenatori, dirigenti,
operatori di società.
Una somma
che sarà destinata a progetti la cui efficacia potrà essere misurata,
contribuendo a stilare una graduatoria di Comitati, Delegazioni e Club, per
garantire le giuste risorse ai territori in base alle capacità di crescita
degli stessi.
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