Rivoli 8 -
Novara 38 - 20.03.2022
Capitani coraggiosi.
Il big
match di giornata vede la netta affermazione del Novara che prende saldamente
in mano la vetta della classifica. Partita nervosa , avversario
tradizionalmente ostico specie da affrontare in trasferta, gioco chiuso per lo
più sviluppatosi dalle fasi statiche , arbitraggio un po’ confuso
nell’interpretazione del gioco a terra , tutte cause che hanno condizionato una
partita poco spettacolare , ma che , alla fine , ha portato ai Bregarians
bottino pieno e questo era l’importante . Il tutto grazie alla supremazia nelle
fasi statiche , alla buona vena della linea arretrata e , soprattutto al
fulgido esempio di abnegazione e sacrificio , intelligenza tattica e
comprensione del gioco di capitan Maso e del vice Vecchio , cocktail che ha
permesso di portare a casa il malloppo ,nonostante lo sproposito di 23 calci di
punizioni fischiati a sfavore e di un cartellino giallo.
Squadra
ancora delorettizzata , Pasquetti alza bandiera bianca , Stofella pure ,
Panigoni reperibile , uomini un po’ contati per coach Brega che conferma i tre
compari Gumberidze, Greppi e Altomare in prima linea , alle cui terga spingono
il redivivo Tonelli con La Iacona , sostenuti a loro volta da capitan Maso ,
Guglielmi e Romanò; Leoncavallo frusta il pack , Vecchio lancia “Polenta” Coppola
, oggi centro con Ferrari, mentre le ali sono Battaglia e Sormani con Cravini
tolto dall’armadio della soffitta. Impeccabile nel suo completo grigio Sacchi
sr. agita la bandierina su una fascia insidiosa anche per un fuoriclasse come
lui.
Le cose sembrano girare al meglio per il XV azzurro che al 4’ varca la meta: penalty touche da cui esce Tonelli in percussione centrale; ovale che arriva rapido verso l’out di sinistra dove è ancora La Iacona a far sentire peso e muscoli ; Leoncavallo cerca Vecchio sul lato chiuso , doppia finta a sedere i difensori e meta . Cravini cecchina il 7 – 0. La matassa però si ingarbuglia subito e il bandolo si nasconde . L’arbitro fischia molto , il gioco si spezzetta e ne risente . Si parla statico di mischia e di touche che, per fortuna , vedono la prevalenza novarese specie in mischia ordinata dove la prima linea Bassotti mette sotto scacco gli avversari . Al 10’ Battaglia deve uscire con un glorioso taglio sul testone . Entra Bagatella . L’impressione è di vedere una specie di allenamento in cui gli allenatori hanno deciso di provare i lanci di gioco da fase statica con tanto di arbitro invitato a cercare con pignoleria l’indisciplina. In più oggi alcuni uomini azzurri commettono qualche errore di troppo nel fraseggio e nel controllo palla. Da matita blu al 14’ l’errore di La Iacona che , catturata palla vagante, testa la difesa efficacemente ma poi sparacchia un tentativo obbrobrioso di grabber che, ovviamente , si spegne tra la difesa . Greppi a fondo touche se la vede con l’orco cattivo ma è poco reattivo sui palloni sporchi . Insomma il gioco latita , le squadre sbagliano e Il match comincia a farsi spigoloso .
Al 17’ penalty touche
per Rivoli che ha un buon momento e si avvicina all’area di meta novarese ; la
difesa tiene in qualche modo , ma è penalizzata da ripetuti falli ravvisati dal
fischietto in giallo . Alla fine i padroni di casa perdono palla proprio sul
più bello e il Novara contrattacca con Vecchio e Sormani , placcato . Si
accende una zuffa tra Maso e il nr. 3 torinese che si becca il giallo . Il
motore azzurro è ancora arrugginito perché le combinazioni non riescono e
nemmeno i contrattacchi da palla recuperata sortiscono effetto . Pareggia il
giallo Guglielmi con un fallo tanto stupido quanto inutile su gioco a terra nei
22 ospiti . Rivoli risale e va a cogliere addirittura 3 punti da successivo
calcio di punizione. Dopo una serie di sterili tentativi rintuzzati dalla
difesa casalinga , molto aiutata dall’imprecisione dei nostri attaccanti , il
match segna la svolta al 29’ : penalty touche che funziona e Leoncavallo
smista bene a Vecchio . L’azione si sviluppa lineare al largo , ma la difesa
ferma Ferrari : Leoncavallo chiama il pack a pod di vacariana memoria ora a
destra , ora a sinistra fino a che Guglielmi sguscia sul lato chiuso e imbecca
lo smarcato Bagatella che ha gambe e segna. Cravini non ce la fa, come non ce
la fa il gemellino di Rivoli poco dopo su piazzato , mentre ce la fa a
fil di sirena ancora la penalty touche novarese : questa volta carica Altomare
, seguito ancor meglio da Maso che guadagna metri , imitato dal Polenta che
cambia fronte inopinatamente per ritrovare l’accorrente Maso che trasmette
l’ovale al suo vice , abile a sua volta a pescare il sostegno di Tonelli che
arriva in meta ad ampie falcate. Cravini questa volta non sbaglia e si chiude
su di un rassicurante 19 a 3.
Un
ottimo Gumberidze cede il posto a Ventruto e si riparte di gran carriera con
l’ennesima corsa di Maso che trova il sostegno per linee verticali di La Iacona
; il ragazzo questa volta stantuffa e smista per Romanò , francobollato in out.
Al 5’ finalmente spettacolo : penalty touche nei 22 azzurri malamente
sbagliata dal Rivoli . Recupera La Iacona in combinazione con Altomare , rapido
nel passaggio a Vecchio che apre per il Polenta le cui gambe mulinano a vento e
operano un break devastante da 50 metri . Fermato, trova il riciclo sul
sostegno di La Iacona che, pur centrando l’ultimo difensore , ha la bravura di
trovare in Vecchio il definitivo risolutore . Cravini non si fa pregare.
Consueto
avvicendamento di pance : Greppi , solido in mischia ordinata lascia per
Cotroneo. Novara però ancora troppo falloso, ma la solidità della difesa non
concede ai padroni di casa la soluzione della penalty touche , anzi , al
contrario , perché al 16 ‘ ennesimo lancio sbagliato rivolese , ennesima palla
recuperata giocata fuori e Polenta coast to coast dai nostri 22 bravissimo nel
primo buco , nel rompere un paio di placcaggi e straordinario nel dare ancora
gas , vanificando il ritorno disperato di altri due difensori . Cravini ancora
a bersaglio per il 33 a 3 . Poco dopo piccola scaramuccia e rosso diretto a una
terza linea bianco rossa , che , di fatto , chiude il match.
Al 26’
Vecchio usa sapientemente il piede , imitato dal suo dirimpettaio che recupera
e calcia a sua volta nella zona di Ventruto che si lancia volenteroso in
presa verso il pallone , ma calcola male , incespica e cicca goffamente la
cattura commettendo avanti , certamente sfavorito da un improvviso colpo di vento
che cambiava in ultimo la traiettoria dell’ovale beffando il coraggioso
tentativo. Continua intanto il non gioco e ulteriore giallo a Rivoli che
rimane in 13 . Dentro allora Lucci per un Ferrari oggi in difficoltà in difesa
, Fadda per l’ottimo Maso e Pastore per Romanò , altro giocatore essenziale e
di rendimento . Al 30’ ennesima touche tirata di precisione e palla buona per
Leoncavallo che finta l’apertura e si incunea nella difesa dribblando
il mediano avversario , per poi scorgere e servire l’accorrente Cotroneo
; il cinghialotto sbuffa e scatta fino a grufolare in meta. Ovazione dei tifosi
in trasferta. Detto di un bel tentativo di drop di poco a lato di un
Cravini al di sopra della sufficienza , non rimane che annotare la meta della
bandiera dei padroni di casa anche questa propiziata da una penalty touche
conclusa poi da un pick and go vincente vicino all’out. La trasformazione
si spegne fuori e il tabellone dice 38 a 8 .
Era importante per il Novara continuare la corsa e così è stato . Il gioco non è stato invece né fluido né spettacolare , ma l’avversario ha cercato con volontà , aggressività e coraggio di resistere e contrastare gli azzurri . L’imponente numero di calci di punizione fischiati contro , quelli a favore, i tre gialli e il rosso , danno l’idea di un match in cui l’arbitraggio ha certamente pesato. Il lavoro svolto durante i mesi oscuri ha però premiato il Novara che oggi ha trovato soddisfazione nelle fasi statiche . Il gruppo poi riesce a sopperire assenze anche pesanti e ha il feeling giusto per continuare la striscia vincente . Maso e Vecchio oggi un gradino sopra gli altri , ma man of the match per un super Polenta , deciso e tosto in difesa, devastante e micidiale in attacco , sempre sul pezzo come un veterano . Complimenti. (STEFANO PARACCHINI, foto sopra)
Le foto da archivio sono di Francesca Galbusera.
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