L'under 11 delle Vespe rientra da Ancona,
dal campo della palla ovale.
E' stato un fine settimana di partite
vissute con l'entusiasmo di chi riprende un sentiero di montagna, faticoso,
ripido, ma con orizzonti a perdita d'occhio, fame di emozioni e aria pura.
I meriti e i ringraziamenti per lo
splendido risultato vanno riconosciuti ai giocatori e alle giocatrici, agli
allenatori Boris, Enrico, Maurizio, ai genitori che hanno seguito e sostenuto
la squadra, all'Unione Rugbistica Anconitana per l'eccellente organizzazione e
accoglienza.
In campo sono saliti in 14, guidati dal
capitano Jonny, il piu' magrolino del gruppo.
Non stupitevi se il capitano di una squadra
di rugby e' il piu' esile; nel nostro sport contano prima doti di carattere,
poi tecniche e fisiche.
Il capitano e' colui che da' l'esempio,
che, come ha detto Enrico prima dell'ultima partita, in campo sa trasformare
"le farfalle nello stomaco in draghi che sputano fuoco".
Anche ieri ed oggi e' successo.
In foto allenatori, accompagnatori e una
parte dei genitori che festeggiano nella club house di Ancona e sfidano i
muscoli di Mauri.
Infine, una rassicurazione: per unirvi alle
Vespe non e' necessario avere una circonferenza di bicipite superiore a 80 cm.
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