IL RUGBY COLORNO RINGRAZIA L’UNIONE RUGBY SAN BENEDETTO
E’ stato un weekend davvero speciale quello trascorso
dal Rugby Colorno in quel di San
Benedetto del Tronto, una due giorni di festa in onore della leggenda
Azzurra Pierluigi Camiscioni,
onorato sul campo come meglio non si poteva fare da HBS e Fiamme Oro Rugby. Splendida la cornice
di pubblico che ha accolto l’ingresso in campo dei giocatori, oltre mille
spettatori, tra i quali la medaglia d’oro olimpica Massimo Stano, che al richiamo dello speaker sono scattati in
piedi ad applaudire gli organizzatori dell’evento e le due squadre di Top10.
Risultato a parte, che ha visto sorridere i ragazzi di Pasquale Presutti, il Rugby
Colorno ci tiene a ringraziare l’Unione
Rugby San Benedetto per il grande rispetto dimostrato nei confronti
di quei valori fondanti del mondo ovale che sono OSPITALITA’ e SPIRITO
DI FAMIGLIA.
“Voglio nuovamente ringraziare il Presidente
dell’Unione Rugby San Benedetto Edoardo Spinozzi per l’invito e in generale per
l’organizzazione dell’evento”, esordisce il Presidente del Rugby Colorno Stefano Cantoni. “La risposta data dal
pubblico alla manifestazione testimonia il grande lavoro svolto dietro le
quinte non solo dai padroni di casa ma anche dalla questura di Ascoli Piceno e
dal Sindaco di San Benedetto Pasqualino Piunti”.
“Appena abbiamo ricevuto notizia di questa iniziativa, abbiamo subito aderito con grande entusiasmo”, continua Cantoni. “Noi come le Fiamme Oro siamo un club impegnatissimo nel sociale e poter ricordare un grande del Rugby Italiano come Camiscioni, devolvendo al contempo il ricavato a una Associazione benefica, ci ha riempito di orgoglio”.
“Risultato a parte, siamo stati davvero bene e ci
auguriamo di poter portare avanti negli anni questa collaborazione con l’Unione
Rugby San Benedetto”, conclude il Presidente del Rugby Colorno.
“Ho giocato credo cinque partite con Pierluigi
Camiscioni, era un personaggio davvero atipico”, commenta il Direttore Tecnico
del Rugby Colorno Stefano
Romagnoli. “Aveva moltissime doti, poteva fare l’attore, il comico e
giocare a rugby con una leggerezza estrema, il tutto in maniera assolutamente
seria. Viveva la vita come qualcosa di spettacolare. Siccome era passato al
rugby arrivando dal nuoto lo chiamavamo tutti Bud Spencer, era simpatico e con
la sua passione riusciva a coinvolgere sempre tutti in quello che faceva”.
“Non c’era modo migliore di ricordarlo”,
conclude Romagnoli. “Mi
congratulo personalmente con l’Unione Rugby San Benedetto per l’impianto
sportivo di primissimo livello e li ringrazio per l’organizzazione dello
splendido evento. Sono rimasto davvero impressionato dalla passione e dalla
voglia di un piccolo club locale”.
Manuel
Piazza
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