Il classe ’93 Simone Campisi, il classe ’87 Christian Mannucci, il classe ’92 Mattia Paris e i classe ‘91 Giacomo Brancoli e Fabrizio Savaglia hanno storie sportive decisamente differenti. In comune hanno la voglia (e la concreta possibilità) di contribuire alla causa dei Lions Amaranto Livorno nel nuovo campionato di B che dovrebbe iniziare l’11 aprile.
I cinque non erano a disposizione di coach Giampaolo Brancoli nella scorsa stagione, bruscamente interrotta a febbraio a causa dell’emergenza del Covid-19: Campisi fermo per infortunio, Savaglia impegnato solo nella squadra amaranto touch, Paris, per scelta, in riposo agonistico e Mannucci e Giacomo Brancoli in forza ad altre formazioni.
Campisi. L’estremo Simone Campisi si è dimostrato uno dei punti di forza della linea arretrata labronica in occasione dell’indimenticabile campionato di C1 2018/19.
Nei primi minuti dell’ultimo impegno del torneo, il 5 maggio, in
occasione del trionfale ritorno della finale promozione con l’Olbia, il
trequarti si è procurato un brutto strappo al bicipite femorale. Un malanno
muscolare particolarmente serio, che lo ha costretto ai box per lunghi mesi. Ha
di fatto saltato l’intera scorsa stagione. Ora, smaltito l’infortunio, sta
regolarmente ‘lavorando’ con i compagni di squadra.
Mannucci. Il pilone sinistro Christian Mannucci, uno dei tanti prodotti ‘doc’
del vivaio amaranto, dopo aver esordito in B, con i Lions, nella stagione
2009/10, ha poi giocato anche in A, con le maglie del CUS Milano e del Vicenza.
Nella scorsa annata ha militato nelle fila del Rovato (in B). Particolarità:
vive e lavora a Bergamo. Una particolarità che non gli sta impedendo di
rispettare una precisa tabella negli allenamenti e che non gli impedirà di
disputare regolarmente, nella prima linea dei ‘Leoni’, le partite di
campionato.
Paris. Il seconda linea Mattia Paris, con un placcaggio, nell’estate di cinque anni e mezzo fa - più precisamente nel caldo pomeriggio del 4 agosto 2015 - ha salvato la vita ad un 40enne. Questi, giunto al distributore di via del Levante, aveva strappato di mano una tanica ad una donna, che la stessa stava riempiendo di benzina, e poi si era gettato addosso tutto il liquido infiammabile. L’uomo, con in mano un accendino e una sigaretta, stava minacciando di darsi fuoco: stava per suicidarsi e facendo esplodere il distributore, con tutte le pericolosissime conseguenze del caso. Proprio in quel momento però, per fortuna, stava facendo benzina al suo scooter Paris: l’avanti, con calma e sangue freddo, si è avvicinato al 40enne, cercando di togliergli l’accendino e la sigaretta. Poi, notando una certa resistenza, ha fatto quello che meglio sa fare: lo ha letteralmente placcato, gettandolo a terra. Poco dopo sono giunti sul posto i carabinieri, che hanno fermato il 40enne. Il gesto di Paris è stato premiato, 25 giorni più tardi dal presidente federale Alfredo Gavazzi: consegnato al giocatore, in occasione del test-match Italia - Scozia, disputato a Torino, un encomio ufficiale della FIR. I primi fondamentali del gioco del rugby - placcaggio incluso - Paris li ha imparati nei Lions Amaranto Livorno, il club nel quale ha iniziato, ad 8 anni, l’attività rugbistica.
L’ultima squadra con cui ha militato è quella del Livorno Rugby (stagione di B 2017/18). Poi ha appeso - solo temporaneamente - le scarpette al chiodo.
Brancoli. Il terza linea Giacomo Brancoli deve ancora esordire con la maglia
Lions. Si è ritagliato, nel corso della carriera, importanti soddisfazioni con
le selezioni dell’Italia giovanile (under 18 e under 20, rappresentativa con
cui ha anche disputato nel 2011 i mondiali e il ‘Sei Nazioni’ di categoria) e
poi, ai massimi livelli nazionali, con le maglie del Calvisano, dell’Aquila,
della Lazio, del Rovigo e dei Medicei Firenze. Ha cominciato a giocare a rugby
‘spinto’ dai cugini Giampaolo e Andrea Brancoli. Ora, nei Lions, si ritrova con
il ‘cugino maggiore’ (Giampaolo) allenatore. Giacomo Brancoli, all’interno
dell’organigramma Lions, non si sta limitando a recitare il ruolo di giocatore:
l’avanti fa parte dello staff tecnico alla guida della rappresentativa under
14.
Savaglia. Fabrizio Savaglia, tallonatore, dopo le esperienze con il Livorno
Rugby e ben otto stagioni di riposo agonistico, è rientrato nei ranghi nella
scorsa annata, per giocare, con la maglia della rappresentativa ‘mista touch’
Lions, partite nel campionato di categoria (la squadra dei ‘Leoni’ è formata da
pochi elementi maschi e in larga prevalenza da atlete femmine). Dopo una
stagione vissuta in un torneo ‘morbido’, caratterizzato da gare senza contatto,
è pronto a tornare in mischia: è già in buone condizioni e nel campionato di B
potrebbe ritagliarsi un importante minutaggio.
Leoni in gabbia. Tutte
le squadre seniores di A, B e C e tutte le realtà giovanili under 18 e under 16
possono per ora effettuare sedute individuale, di carattere fisico-atletico,
senza contatto. Solo da lunedì 8 marzo - salvo ulteriori slittamenti - saranno
consentiti gli allenamenti ‘classici’, con mischie e placcaggi. Da quella data
sarà permessa l’allestimento di sedute congiunte e di amichevoli. I Lions
Amaranto Livorno stanno rispettando in modo rigoroso il previsto protocollo. La
rosa è decisamente ampia, composta, in tutto, da 50 elementi. Nella lunga lista
anche 10 giovanissimi nati nel 2002, che in prima squadra stanno entrando
gradualmente e che, come tesserati Lions, continueranno a giocare con
formazione under 18 del Granducato. (FabioGiorgi)
FOTO:
SAVAGLIA, BRANCOLI nazionale , MANNUCCI, PARIS (PREMIATO DAL PRESIDENTE FEDERALE GAVAZZI).
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