RUGBYSTI PER
SEMPRE ANNUNCIA LA DECISIONE DI RICORRERE A TUTTI I GRADI DELLA GIUSTIZIA
SPORTIVA PER LA RIAMMISSIONE DELLA CANDIDATURA ALLA PRESIDENZA DELLA
FEDERAZIONE ITALIANA RUGBY DI ELIO DE ANNA
Treviso, sabato 20 febbraio 2021 - A
seguito del rigetto del ricorso operato dal Tribunale federale per la
riammissione della candidatura alla presidenza della Federazione Italiana Rugby
di Elio De Anna, Rugbysti per sempre annuncia la
decisione di ricorrere a tutti i
gradi della Giustizia sportiva con il fine di un ravvedimento che
ne consenta la riabilitazione.
Ci
preme contestualmente trasmettere lo stupore derivante da tale
decisione, amplificata dalle motivazioni stesse del rigetto, del quale
alleghiamo il testo integrale per una condivisa presa visione. Gli
avvocati membri del Tribunale federale, infatti, hanno espresso una posizione molto aspra in relazione al
vizio formale che è oggetto di tale procedimento. Ci pare opportuno a
tale proposito ricordarne i contorni: l'inammissibilità della candidatura di
Elio De Anna è stata comminata in funzione della presentazione di 12 schede di tecnici a sostegno, a
fronte di un massimo di dieci indicato nello Statuto federale.
Riconoscendo l'eccesso di zelo che ne ha contraddistinto il vizio, ribadiamo al contempo come lo stesso non abbia arrecato alcun nocumento agli altri candidati, né sia stato origine di vantaggio competitivo. Sulla scorta di tali considerazioni - che siamo persuasi siano massimamente condivisibili da tutti i soggetti coinvolti - riteniamo infondata l'accusa secondo la quale la nostra condotta non abbia garantito una più che legittima «tutela dell'elettorato passivo da qualsiasi indebita forma di condizionamento». Una cura verso gli aventi voto che mai abbiamo messo in discussione e, ancora di più, non riteniamo di aver violato con l'eccedenza di due sole schede oltre il valore massimo consentito.
Rugbysti per
sempre, ribadendo pertanto la ferma intenzione di adoperarsi al fine di
dimostrare la propria estraneità a comportamenti che possano aver nuociuto a
qualsiasi attore del movimento del nostro amato rugby, sottoscrive e condivide
appieno il pensiero di Elio De
Anna.
«La nostra
è una battaglia volta a ribadire l'inalterabile principio di etica sportiva che
contraddistingue da sempre le nostre azioni e parole. Lo conferma anche la
conduzione della nostra campagna elettorale imperniata sul concetto
inalienabile del rispetto verso l'altro. Mai, infatti, abbiamo ritenuto
vincente la strada delle accuse personali, delle critiche senza quartiere,
delle discussioni infinite sulle piattaforme social. Al contrario, forse in
maniera impopolare, siamo stati costantemente persuasi che per un risveglio del
rugby italiano servissero puntualità della proposta, scelte coraggiose, chiare e
sempre misurabili. Così come l'utilizzo di toni fermi, ma parimenti pacati, che
contribuissero ad innalzare l'immagine e l'autorevolezza del nostro sport, del
suo valore e delle straordinarie potenzialità, in una congiuntura così
drammaticamente complessa come quella che stiamo attraversando. La nostra
determinazione a proseguire in questo percorso di libertà, inoltre, nulla ha a
che vedere con sentimenti di revanscismo personale. Riteniamo, infatti, che il
nostro programma e la nostra proposta - caratterizzati da elementi di assolute
novità, lungimiranza e utilità - debbano continuare ad essere trasmessi alle
società e ai soggetti aventi voto e che solo questi ultimi potranno decidere,
attraverso l’espressione della loro preferenza, di coinvolgere, o estromettere,
la mia figura e quella del movimento che rappresento dal futuro di questo sport».
Rugbysti per sempre, infine, conferma la propria concreta presenza tra
le alternative della futura gestione federale. Un ruolo che intende
continuare a proporre agli aventi voto, nella ferrea convinzione di non aver
mai agito in direzione contraria all'interesse del nostro movimento
sportivo.
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