Che siano il tempo "luvego", la nostalgia, i messaggi di Enrico o chissà cosa, oggi riproponiamo "l'importanza dell'inessenziale": la raccolta delle 51 (ad oggi) osservazioni a voce alta di chi ha fatto i conti per la prima volta con la palla ovale, il fango, il vento, la birra, le corse a perdifiato e ne ha colto aspetti laterali. Ogni anno a fine stagione la aggiorniamo.
1. "Del rugby mi
piace quando scappi, gli altri ti rincorrono, ma la meta si avvicina e sai che
non ti prendono" "Del rugby non mi piace quando ti prendono vicino
alla meta e poi il fatto che ogni tanto qualche botta ti arriva"
2. Durante i tornei, i
raggruppamenti potrai perdere caschetti, scarpe, paradenti, i-pad, i-pod. Li
ritroverai, nessuno porta via niente che non e' suo, con una sola eccezione
(vedi di seguito n. 6).
3. Il minirugby
accelera la caduta dei denti da latte. 3-bis e accelera la rottura dei nuovi
incisivi definitivi.
4. Le mamme con la
maglietta "Attenzione Mamma tifosa".
5. Le squadre che si
mischiano per arrivare al numero necessario di giocatori.
6. Il fatto che non si
può lasciare durante il terzo tempo cibo incustodito (sola eccezione
all'osservazione n. 2).
8. Quando doloranti e
in lacrime per una botta, alla domanda "Vuoi uscire?" rispondono
"No!".
9. Il pianto dopo una
sconfitta, la serenità dopo una vittoria.
10. L'under 8 che
gioca l'attacco "a diamante".
11. Il saluto
all'inizio con l'hip hip hurra' agli avversari chiamati spesso col nome
sbagliato.
12. Le foto dei
minirugbysti che sorridono col paradenti in bocca e sembrano arrabbiati.
13. I duelli con le
bottiglie d'acqua come spade laser.
14. Alti, bassi,
magri, grassi, rapidi e lenti; tutti sanno fare qualcosa nel mini rugby.
15. Gli allenatori col
grugno del sergente Hartman, le allenatrici sempre sorridenti.
16. Quelli che a 8
anni giocano duro, quelli che a 8 anni giocano.
17. Le bambine che
placcano e pestano sulle gambe se sono placcate.
18. Le docce che
durano mezz'ora.
19. I graffi su gambe,
schiena e braccia perché se vuoi placcare ci provi anche con le unghie.
20. I giocatori della
prima squadra che allenano il mini rugby o servono ai tavoli nel terzo tempo.
21. I bambini che
durante la partita sono più interessati a completare il mazzolino di erba per
la mamma che ai rimbalzi dell'ovale.
22. Sentire chiamare
Lars, Kian, T.J., Joao, Issa, Hamza, Giovanni.
23. L'under 12 che
conclude l'allenamento del martedì col bagno nel fiume.
24. "Oggi si
vincono le coppe?".
25. I tuffi nel fango
e la doccia vestiti per evitare di intasare a casa lo scarico della lavatrice.
26. Un nazionale
italiano che si lascia atterrare da un bambino di 5 anni e firma decine di
autografi sorridendo.
27. Il medico, sempre
a bordo campo, che 99 volte su 100 rimanda a giocare il bambino con una pacca
sul sedere.
28. Capanne e ponte
costruiti con le canne lungo il fiume vicino al campo.
29. Un
"vecchio" che assiste a un raggruppamento di minirugby e manda un
messaggio a un altro "vecchio": "i giallo blu di oggi sono come
quelli di ieri: non mollano mai"
30. Un under 10 che
chiede al suo allenatore la sera prima di un torneo "mi hai messo in
formazione anche se ho saltato un allenamento? Sul pullman ti siedi vicino a me
così ripassiamo le giocate?"
31. "Ciao amore,
ti sei divertito a rugby?" "Tantissimo" "E com'e'
andata?" "Abbiamo perso"
32. Consumare il
pollice destro, facendo refresh sulla pagina FB del Cogoleto Rugby, in attesa
del post al termine di ogni evento (e poi commuoversi ogni volta, anche se sei
1,80 e pesi un buon quintale)
33. Sul campo ci si
conosce e si diventa amici in 5 minuti
34. Cantare "O
Alele", intonata da Bioccio, come ai tempi d'oro. Con vecchi e nuovi
compagni e abbracciato a i tuoi figli, al termine di un bellissimo torneo.
Emozionarsi ogni volta e riuscire a stento a contenere le lacrime.
35. Dru che spiega ai
suoi giocatori che gli spogliatoi vanno tenuti in ordine e a fine stagione è
meglio riprendere la tinta.
36. I discorsi
motivazionali di Francesco U6 ai suoi compagni di squadra
37. Una mamma che
asciuga la maglia da gioco col phon la notte prima della partita consapevole di
non essere sola.
38. I bambini di prima
elementare che non sanno pronunciare la parola “rugby” e tramite i genitori
mandano un messaggio vocale per ringraziarti della lezione a scuola
39. Le maestre delle
scuole elementari che ti dicono che il rugby fa bene!
40. Non riuscire a
fare a meno di questa grande famiglia e fare rugby anche al centro estivo.
41. Regalare agli
infortunati della stagione come "premio barella" un pallone
bellissimo e sapere che uno di loro lo abbraccia nel sonno.
42. Gli under 6 che
invitano "mister Simone" ai loro compleanni, a mangiare la pizza, a
Gardaland... E lui ci va! Le mamme degli under 6 che pianificano un pigiama
party in club House dove abbandonare i figli a "mister Simone"
43. Pensare che anche
quando tornerà a casa con l’occhio nero o con le ginocchia sbucciate quello è’
il posto più sicuro del mondo dove crescerà sereno e con tanti amici veri...e
forse imparerà anche i valori dagli allenatori che a volte come madre non ho la
lucidità di insegnargli!
44. Quei capelloni
degli under 6 che fanno casino sotto la doccia
45. Anna e le sue
piccole canaglie
46. Big che non molla
un centimetro e in ospedale si passa l’ovale con un compagno che è andato a
salutarlo.
47. Una piccola Vespa
che fiera di esserlo, lo vuol fare sapere e indossa la maglia anche in vacanza.
48. Jonny, under 8, al
primo raggruppamento risponde serio ai complimenti per un placcaggio “credo di
essere nato per placcare”.
49. I padri che
sfidano i giovinastri a paint ball e le buscano.
50. Giacomo e Gioele che per il regalo della pagella hanno voluto una palla da rugby a testa con disegnata una vespa.
51. Le gite al rifugio
Argentea quando la stagione è finita.
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