Con i Dragons sempre nel cuore
Prosegue ormai, seppure con le
limitazioni del caso, l’attività di (quasi) tutta la nostra Società.
Malgrado le restrizioni imposte dalla pandemia in corso, nel rispetto delle
linee guida FIR e grazie all’impegno profuso dai nostri addetti ai
lavori, ogni
giorno riusciamo, a far scendere in campo (quasi) tutti i nostri atleti.
Ciò
è indubbiamente motivo di grande orgoglio per il nostro Club ma lascia
trasparire una condizione molto particolare, un motivo di grande cruccio per
Rugby Mirano.
Perché quel “quasi” scritto tra parentesi e volutamente ripetuto, ci ricorda
un’esigenza che, purtroppo, ancora non siamo riusciti a soddisfare. Un progetto
che vedeva la luce poco più di un anno fa ma ancora non siamo riusciti a far
ripartire interamente.
i Dragons
Stiamo parlando dei Dragons: la squadra bianconera interamente formata da ragazzi con disabilità.
Il progetto “The Dragon’s Challenge”, pensato per consentire a persone con qualsiasi tipo di “sfida” di migliorare la propria qualità di vita attraverso il gioco di squadra del Rugby Tag, ha subito un brusco stop in seguito alla dichiarazione dello stato di emergenza ma non è stato mai messo da parte:
“C’è un gruppo di nostri atleti
che freme per tornare in campo” – racconta Stefano Cibin,
presidente di Rugby Mirano 1957 – “fanno
parte di un progetto che è prioritario per Mirano e che non è stato mai
accantonato ma al quale, purtroppo, non siamo ancora in grado di garantire la
dovuta sicurezza e continuità”.
Le singolarità di questo gruppo di
atleti sono tali, infatti, da non consentire di sottoporli a brusche
variazioni. L’incertezza sulla alla possibilità di proseguire con continuità
gli allenamenti e l’assenza di previsioni a lungo termine, fanno si che in questo momento non vi siano
le condizioni per pensare ad un loro ritorno in campo.
Questo però non impedisce a Rugby
Mirano di proseguire nella sua progettualità.
Perché sotto la guida di Jeremy Bristoe, che nel Regno Unito è diventato punto
di riferimento nel campo dei “ragazzi sfidati dalla vita” e con il prezioso
supporto della dottoressa Silvia Vianello, psicologa, referente del progetto
psicoeducativo “Scuola di Vita” di Rugby Mirano 1957 ASD, grazie anche al
sostegno economico di Essegicab, ProService
Tech e Planum, sponsor che per la Stagione Sportiva in corso
hanno deciso di appoggiare questo progetto, il gruppo di lavoro dedicato ai
Dragons non ha mai smesso di lavorare.
The Dragon’s Challenge
Va
ricordato, infatti, che il progetto “The Dragon’s Challenge: Rugby Mirano 1957
la casa italiana del rugby inclusivo” oltre ad obiettivi a breve termine quali:
– permettere a tutte le persone, con qualsiasi tipo di “sfida” di migliorare la
propria qualità di vita, potenziando l’area fisica, psicologica e
comportamentale attraverso il gioco di squadra del Rugby Tag;
– alimentare nel Club un clima inclusivo, portando la squadra dei Dragons
Mirano a far parte integrante dello stesso e potenziando le capacità inclusive
di ogni persona che lo frequenti;
– aumentare il numeri di partecipanti preadolescenti/adolescenti con “sfide”;
– realizzare percorsi di Formazione di coaching inclusivo per nuovi educatori
in ambito regionale, in collaborazione con Comitato Rugby Veneto e FIR;
si è posto anche obiettivi a lungo termine come:
– adattamento della metodologia ad altri sport sfruttandone la multilateralità
(in collaborazione con Bristol Bears Rugby, Inghilterra);
– raggiungimento di un maggior numero di età dei partecipanti e di differenti
tipologie di sfide;
– fare di Rugby Mirano 1957 un centro di formazione per educatori dedicati a
ragazzi con sfide;
– fare di Rugby Mirano 1957 il punto di riferimento per le società sportive che
vogliono replicare nel proprio territorio il modello Dragons;
– realizzare un Centro Sportivo inclusivo.
prossimamente…
Un ruolo importante in tutto ciò è
svolto dall’Amministrazione Comunale di Mirano, da sempre a fianco di Rugby
Mirano in questo progetto e che in questi giorni sta eseguendo un importante
intervento di manutenzione sullo stabile (ex bocciodromo) di via Matteotti.
La struttura sarà a breve utilizzata come centro di vaccinazione per la
cittadinanza ma successivamente sarà
assegnata in gestione a Rugby Mirano ed alla locale
sezione del CAI, garantendo nuovi spazi che il nostro Club potrà utilizzare
anche per dare seguito al progetto Dragons.
Insomma, come ci tiene a
sottolineare Stefano Cibin: “siamo
pronti a rimetterci in gioco per accogliere al meglio (tutti ) i nostri atleti”.
per
Rugby Mirano 1957 ASD, Simone Borina
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