Nonostante le incertezze legate alla pandemia, nonostante un intero anno trascorso senza impegni ufficiali, nonostante il ‘divieto’ – almeno fino al prossimo 7 marzo – di classici allenamenti (quelli con contatto, mischie e placcaggi) e nonostante i punti interrogativi relativi alla ripresa agonistica a pieno regime, i giocatori, di tutte le categorie, dei Lions Amaranto Livorno e del Granducato non hanno mollato di un centimetro.
Sia pur rispettando in modo rigoroso il previsto protocollo, gli oltre 400 tesserati Lions (inclusi quelli impegnati nelle rappresentative under 18 e under 16 della franchigia del Granducato) hanno continuato e stanno continuando a presentarsi presso l’impianto ‘Emo Priami’ di via Marx, a Stagno, una struttura dalle notevoli dimensioni, dotata di un terreno in erba naturale, di vari campi in sintetico, di uffici, segreteria e – almeno alla vigilia delle restrizioni dovute all’emergenza sanitaria – dotata di un’organizzata club house e di servizio bar.
I giocatori di tutte le rappresentative (prima squadra, formazioni juniores, Old e compagine femminile) stanno proseguendo le loro sedute settimanali. Per comprendere da vicino i motivi del forte senso d’appartenenza di tutti quanti i tesserati alla ‘famiglia Lions’ e ‘l’affetto’ che tutti i giocatori (giovani, giovanissimi e meno giovani) nutrono nei confronti del ‘Priami’, è opportuno compiere un lungo passo indietro e ripercorrere le varie tappe registrate in oltre 20 anni di vita.
Dal 2000 – anno in cui, ufficialmente, il sodalizio è stato fondato e si è affiliato alla FIR -, fino all’estate del 2018, alla vigilia del successo del bando per la gestione del plesso di Stagno, insufficienti gli spazi sui quali poter effettuare l’attività. Il peregrinare sui vari campi ha cementato, per i Lions, il senso d’appartenenza. E la soddisfazione di poter contare su una splendida struttura qual è il ‘Priami’ sta consentendo di superare i disagi di allenamenti sui generis, nei quali i rugbisti si stanno limitando ad esercizi fisici e atletici.
In sintesi le tappe vissute dai Lions prima di poter contare su un impianto così importante. I primi passi delle squadre amaranto sono mossi sul campo di San Piero a Grado: nello ‘spezzone’ finale dell’annata 1999/2000 e nell’intera stagione agonistica 2000/01, il primo nucleo dei ‘leoncini’ (under 12 e under 10) ha come punto di riferimento il terreno di gioco del CUS Pisa. Nella stagione 2001/02 i Lions possono contare, per la prima volta, su un terreno di gioco livornese.
Un accordo con il Livorno Rugby permette agli amaranto di usufruire – utilizzando come spogliatoio un container – il terreno del ‘Giovanni Maneo’ di via delle Margherite, angolo via Settembrini, impianto comunale in gestione alla società biancoverde. Sul ‘Maneo-Settembrini’ il nucleo – intanto in evidente crescita, sia a livello qualitativo sia numerico – degli amaranto resta anche nella stagione 2002/03.
Poi, nel 2003, il comune di Livorno assegna ai Lions il piccolo campo di calcio dell’Ardenza, in via di Popogna. Una soluzione non certo ideale: la struttura ben presto si dimostra inadeguata per poter effettuare una preparazione di buon livello. Una prima importante (e per certi versi ‘storica’) svolta si registra nel 2005, quando, con un accordo con un ente privato (la Diocesi cittadina), i Lions, pagando il relativo affitto, ‘trasferiscono’ il proprio quartier generale per gli allenamenti delle giovanili sul terreno della via della Chiesa di Salviano. L’impianto salvianese, pur presentando forti limiti (il campo, per le partite ufficiali, è omologabile solo per partite degli Old e per gli impegni agonistici degli under 14, 12, 10, 8 e 6), diventa a tutti gli effetti, fino alla stagione 2018/19, ‘casa Lions’.
Nel 2007/08, inizia l’attività della prima squadra amaranto. In quella trionfale annata, conclusa con la promozione in B, gli amaranto effettuano allenamenti e partite a San Piero a Grado. Poi, nel 2008, vincendo il relativo bando, i Lions si assicurano in gestione il ‘Giovanni Vincenzi’ di via Bernheimer, a Montenero Basso. Su tale piccolo terreno – sul quale non si possono disputare ‘vere’ partite – la prima squadra si allena con continuità di fatto fino a tutto il 2018. La prima squadra, nei suoi primi tre campionati di B (2008/09, 09/10 e 10/11), gioca le proprie gare casalinghe sul campo ‘Carlo Montano’ di via dei Pensieri, impianto comunale in gestione al Livorno Rugby. In C, per sette stagioni intere (campionati 11/12, 12/13, 13/14, 14/15, 15/16, 16/17 e 17/18) e per la prima parte del torneo 2018/19, la formazione senior amaranto disputa i propri incontri casalinghi sul ‘Maneo’.
Nella stagione 2018/19, la lunga peregrinazione alla ricerca di campi da gioco degni di tal nome, si conclude nel migliore dei modi. Il quadro, infatti, di colpo, cambia con la vittoria ottenuta dalla società dei Leoni nell’estate del 2018 nel bando promosso dal comune di Collesalvetti, per la gestione (otto anni) dell’impianto ‘Emo Priami’. Dopo i primi lavori, il campo centrale della struttura diventa a tutti gli effetti fruibile. Dal gennaio 2019 in poi, la prima squadra amaranto gioca sull’ottimo manto di tale terreno le sue partite interne. Il ‘fattore Priami’, al di là di rendere più agevole il lavoro settimanale dei Lions, si dimostra importante anche sul piano extra-tecnico. Troppo spesso, quando si era trovata ‘ospite’ di campi ‘non propri’, l’ambiente amaranto aveva faticato a trovare una sua precisa identità. Insomma, i tanti appassionati che ruotano intorno al club, non sentivano ‘proprie’ le strutture sulle quali la prima squadra Lions ha giocato, fino a tutto il 2018, le partite interne.
Il pubblico delle grandi occasioni visto al ‘Priami’ in occasione delle ultime cinque gare casalinghe della stagione di C1 2018/19, quelle che hanno permesso di celebrare il sospirato salto in B, non si registrava in precedenza, in occasione degli incontri del ‘Maneo’. Finita, il 5 maggio 2019, la stagione ufficiale della prima squadra, non si esaurisce, sul plesso di Stagno, l’instancabile opera in volontariato di tesserati e simpatizzanti. Vengono sistemate le varie strutture all’interno dell’impianto, che diventa interamente fruibile. L’inaugurazione ufficiale del ‘Priami’ coincide, il 2 giugno 2019, con il riuscitissimo Primo Memorial Rossocomepippo, evento riservato alle categorie under 12, 10, 8 e 6. Gli oltre 400 tesserati Lions sono coinvolti nell’evento. Gli under 12, 10, 8 e 6 scendono in campo.
Gli atleti della prima squadra, dell’under 18 e dell’under 16 si ‘divertono’ ad arbitrare i vari incontri, supportati dagli under 14 (che operano come segnalinee). Non mancano momenti di commozione quando è issata, all’ingresso dell’impianto, in via Marx, la bandiera con il logo Lions. La vittoria nel bando per il ‘Priami’ si sta dimostrando importante almeno quanto la promozione in B colta in data 5 maggio 2019.
Sul ‘Priami’, intensissima risulta, nella prima parte dell’annata 2019/20, l’attività svolta da tutte le rappresentative del club amaranto: prima squadra, rappresentative giovanili e formazioni amatoriali. Pubblico delle grandi occasioni si registra nelle sei partite interne giocate della prima squadra nell’annata 2019/20, poi bruscamente interrotta per l’emergenza sanitario. Ma il grande entusiasmo non si è esaurito di fronte al durissimo placcaggio portato dal Covid-19. Per informazioni, contattare qualcuno degli oltre 400 tesserati….
FOTO 1: Al
Priami tanti tesserati Lions (foto del settembre 2019). FOTO 2: Il 'lavoro'
della prima squadra Lions durante il lockodown. FOTO 3: l'under 18 del
Granducato in occasione dell'allenamento congiunto al Tamberi, all'inizio della
stagione 2020/21. FOTO 4: l'under 16 del Granducato in ritiro a San Vincenzo,
all'inizio della stagione 2020/21. FOTO 5: under 14 e under 12 Lions in ritiro
ad inizio stagione 2020/21. FOTO 6: under 6 Lions in ritiro ad inizio stagione
2020/21. FOTO 7, 8 e 9: gli under 8 Lions in ritiro ad inizio stagione 2020/21
FOTO 10: under 10 Lions in ritiro ad inizio stagione 2020/21. FOTO 11: la
rappresentativa touch mista Lions, composta in larga parte da atlete femmine e
in minima
Nessun commento:
Posta un commento