domenica 10 gennaio 2021

RUGBY MONFERRATO - I pensieri di Emanuele MANU Leva.

 

 

L’anello di congiunzione fondamentale delle belle avventure rugbystiche astigiane è sempre stata la profonda amicizia che legava e lega tuttora molti dei protagonisti. Una vera famiglia sportiva quella del Monferrato, che ha variato protagonisti ma mantenuto sostanzialmente inalterato lo “zoccolo duro” del club. Tra i veterani della palla ovale locale figura certamente Emanuele Leva, prima giocatore, ora membro del coaching staff nel ruolo di specialista dei 3/4. «Una passione, quella per il rugby, nata quando ero giovanissimo - ammette “Manu” - Ricordo che seguivo gli scampoli di partita sulla Rai, avevo 8-9 anni». 

«Non ho mai ammirato un atleta in particolare, ma lo spirito del gioco: la voglia di lottare, dare e prendere botte per tutta la gara, ma sempre animati da fierezza e sportività. Il terzo tempo è il manifesto di tutto ciò. Dopo aver giocato a calcio per un po’ di anni, intorno al 1998 ho intrapreso l’avventura in questo sport e non l’ho mai più abbandonato». Molti i tecnici con cui Leva ha lavorato: «Ho avuto la fortuna di avere come allenatori grandi uomini, come Salsi e molti altri, se devo però citare chi mi ha reso giocatore di rugby dico Regan Sue. Quest’anno la collaborazione con “Lupo” Franchi è molto proficua, sto imparando tanto. Di rugby giocato non ne abbiamo visto, stiamo però lavorando tanto sull’amalgama di squadra e sulla volontà di fare gruppo. Devo complimentarmi con i ragazzi per la concentrazione e la pazienza che dimostrano, è difficile tenersi in forma con all’orizzonte un traguardo, quello della ripresa dei campionati, ancora distante. Sono convinto che a marzo, quando inizierà la Serie B, saremo pronti a lottare per il vertice».

Tanti i momenti magici in molti anni di rugby: «Sicuramente la promozione in Serie A rappresenta una grande soddisfazione, se devo però citare un evento in particolare dico la promozione in “C”, una vittoria di un gruppo di amici che aveva iniziato per passione». Emanuele è anche tra le anime di un progetto, il “RugbyTots”, di successo: «E’ nato in Inghilterra nel 2006, in Italia esiste dal 2011 e noi ci siamo affiliati dal 2015. Mira a far giocare a rugby i più piccoli, farli divertire attraverso esercizi coordinativi e di squadra con la palla ovale. Accogliamo tanti bimbi, sin dalla tenera età. Per scoprire nei dettagli la nostra attività è utile seguire la pagina facebook del “RugbyTots”. Gli allenamenti durano tutto l’anno». (Davide Chicarella)

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