Un donatore di sangue stende il braccio per far sì che il suo sangue venga dato ad altri. Nel rugby, per andare in meta, c’è bisogno del sostegno di tutti.
L’obiettivo del rugbista, così come per il donatore, è lavorare per la squadra per arrivare all’obiettivo. Il successo di una partita non rappresenta la cosa più bella per un giocatore di rugby: la cosa più importante è aiutare il compagno ed essere sempre pronto a sostenerlo. Donare sangue, per il Livorno Rugby, è un gioco di squadra. Numerosi atleti, tecnici e dirigenti biancoverdi si ritroveranno al centro trasfusionale dell’ospedale cittadino, nelle mattinate di giovedì 1, venerdì 2 e sabato 3 ottobre, per un gesto di grande solidarietà.
Perché il sangue non si vende, né si compra: il sangue si dona. I valori propri dello sport della palla ovale hanno non poche analogie con l’attività propria di un donatore. Rispetto, lealtà, stima, fiducia, partecipazione e altruismo: sono molti i valori che si ritrovano nel Dna di un rugbista e di un donatore. In una società in cui assistiamo a nuovi muri dati dall’indifferenza e dalla diffidenza, è bello allargare quella mischia tanto cara ai rugbisti per dare una spinta e abbattere quei muri.
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