Sul
campo ‘Querceto’ di Sesto Fiorentino, contro i Cavalieri Prato/Sesto cadetti,
lo scorso 13 gennaio, l’Elba aveva rimediato una severa sconfitta (31-18).
Sullo stesso terreno alle porte di Firenze e contro lo stesso (valido)
avversario, la sempre più lanciata capolista Lions Amaranto Livorno, domenica
scorsa, ha ottenuto una convincente affermazione (8-22). Quello con i Cavalieri
cadetti è stato, per Scardino e compagni, il nono successo in nove giornate. I
‘Leoni’ sono saliti a quota 43 punti. Invidiabile il margine di 5 lunghezze
sull’Elba, seconda forza del torneo. Dalla lotta per la prima piazza, l’unica
che consegna il passaggio agli spareggi promozione, sono da tempo tagliate
fuori tutte le altre cinque formazioni inserite in questa poule 1 del girone F
di C1 (o C nazionale che dir si voglia).
(foto di Gabrile Masotti tratta da CUS Pisa/Lions Amaranto)
Gli isolani, che hanno giocato finora
una gara in più rispetto agli stessi amaranto, hanno perso solo nello scontro
diretto disputato a Portoferraio lo scorso 9 dicembre e, appunto, a Sesto. I
Lions, continuando ad esprimersi sugli alti livelli evidenziati nelle prime
nove fatiche, hanno i mezzi per mettere al sicuro, matematicamente, la prima
piazza prima del match dell’ultima giornata di regular season (il 7 aprile)
quando ospiteranno, sul ‘Priami’ di Stagno, la stessa Elba. Servirà portare
almeno a 6 punti il margine sugli isolani che, prima del confronto del
‘Priami’, giocheranno solo una gara (il 10 marzo sul terreno del CUS Pisa). I
Lions, che al contrario dell’Elba hanno già osservato, in questo girone di ritorno,
il loro turno di riposo, se la vedranno il 10 marzo in casa con il Piombino e
due settimane più tardi a Cecina. Se in questi due ‘derby della costa’,
giungeranno almeno 6 punti, i conti saranno aritmeticamente chiusi e il
confronto del 7 aprile diventerebbe solo una ‘passerella’, un ‘allenamento di
lusso’ in vista degli spareggi promozione. La prima della poule 1 incrocerà le
armi con la prima del raggruppamento di C della Sardegna.
(altra foto di Gabriele Masotti da CUS Pisa/Lions Amaranto)
Braccio di ferro
lungo 160’ e poi una delle due formazioni celebrerà il salto di categoria.
Andata il 28 aprile, ritorno a campi invertiti il 5 maggio. Da stabile quale
squadra giocherà ‘gara-uno’ in casa. Il primo posto nel girone sardo è stato
conquistato dall’Olbia, che ha peraltro annunciato l’innesto dell’esperto mediano
di apertura Marco Anversa, classe ’79, a lungo protagonista in squadre di
spessore anche nelle massime categorie. Più in generale, la società gallurese
non nasconde propositi bellicosi in vista delle due sfide di post-season. Per i
labronici ci sarà (eventualmente) modo per pensare a quelle due partite.
Intanto, per i Lions, è necessario mantenere i nervi saldi e difendere la prima
piazza. Per gli amanti delle statistiche, segnaliamo che gli amaranto (che
prima dell’annata in corso hanno disputato tre campionati in B e otto in C) non
hanno chiuso mai finora alcuna regular season al primo posto. Non è accaduto
neppure nell’annata 2007/08, quando la formazione all’epoca allenata da Goti
finì alle spalle del Cecina, ma poi – al contrario degli stessi cecinesi –
riuscì a cogliere la promozione in B. Del tutto particolare la situazione che
si registrò al termine del campionato di C1 toscano stagione 2012/13: Amatori
Prato primi a quota 55 e Lions (allenatori Conflitto e Gragnani) secondi a
quota 52. L’Amatori Prato, che non aveva un settore giovanile completo, non
partecipò agli spareggi promozione. A tali spareggi (come ‘Toscana 1’) si
qualificarono gli amaranto, che, dopo le affermazioni esterne con Correggio e
Gubbio, si fermarono con la sconfitta rimediata a Jesi. Altro dettaglio: senza
la penalizzazione di 8 punti (a sua volta dovuta alla mancanza, nella stagione
precedente, di un settore juniores completo), i labronici avrebbero chiuso la
regular season di quell’annata al primo posto. (FabioGiorgi)
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