IL RUGBY DEI GIOVANI/9
Sabato scorso allo stadio Carlini si è sviluppato il terzo ed
ultimo Festival dedicato agli Under 14 regionali. In campo le due formazioni
del Centro/Levante e del Ponente, che si sono confrontate a viso aperto,
offrendo buoni spunti ai tecnici responsabili di questa attività. Sono state
segnate in totale quattro mete, tre da Pasini, una ciascuno da Mugnaini e
Pelle.
(Andrea Di Patrizi fa parte dello staff tecnico regionale della Liguria e abitualmente è giocatore della Pro Recco Rugby)
Il test in ogni caso è stato utile per poter meglio valutare il grado di
preparazione di questi atleti che durante questa primavera difenderanno i
colori della Liguria in alcuni tornei di alto livello. Sulla panchina del team
del Centro/Levante c’era Andrea Di Patrizi che a fine partita si è dimostrato
apertamente soddisfatto di questa prova, ammettendo pero’ che la preparazione
tecnica di questo gruppo ha bisogno di ulteriori progressi. “ Certo abbiamo
potuto apprezzare del buon gioco, e possiamo migliorarci ancora tanto
soprattutto sul ritmo del gioco, sugli off-load, sulla manualita’. Del resto
abbiamo visto che a questi ragazzi piace giocare molto alla mano, ma bisognerà
lavorare per migliorarci sulla qualità del sostegno, riciclando la palla per
fare meno ruck possibili ed imprimere piu’ velocità nelle azioni. Noi come selezione
ligure non possiamo puntare molto sul fisico, ma sarà il gioco, sarà la
manualità, sarà il divertimento. “
Ed appunto una difficoltà riscontrata durante questo pomeriggio è
stata proprio la manualità, il classico passagio dell’ovale, e la ricezione
stessa a volte incerta.
“ Credo proprio che i club ci lavorino molto su questo
particolare – riprende DI PATRIZI – e comunque penso che questo problema sia
derivato dal fatto che questi ragazzi giocano poco insieme. Questi ragazzi arrivano da vari club
regionali, e questo ci fa riflettere sul
lavoro degli stessi club che dovrebbero lavorare di piu’ proprio sulla manualità, sul tenere
la palla in mano, sul conservarla saldamente, e poi lavorare anche sul
passaggio, in quanto questi giovani quando arrivano in selezione è facilmente
intuibile che chi gioca insieme da tempo
ha chiaramente una migliore intesa. Faremo degli allenamenti mirati
anche a questo scopo, e del resto questa
è la chiave di tutto, del rugby.
Se pensiamo che in Francia, dove lo sport del
rugby è estremamente diffuso e ricco di campioni, fino all’Under 14 non fanno
placcare, giocano a rugby-tag con le bandierine dove non esiste appunto il
placcaggio.”
Sabato 23 marzo la squadra
ligure Under 14 sarà impegnata in un primo appuntamento stagionale in Piemonte per
confrontarsi con altre realtà regionali, e solo allora si potrà constatare il
grado di crescita di questi ragazzi.
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