giovedì 21 febbraio 2019


Nel dizionario del gioco del rugby non trovano posto vocaboli quali 'catenaccio' o 'melina'. A qualsiasi livello, le squadre nettamente più attrezzate, se - come capita almeno nel 99 per 100 dei casi - si presentano con le giuste motivazioni, vincono sempre. Le formazioni più deboli possono lottare con dignità, possono limitare i danni, ma non evitare la sconfitta. In uno sport di contatto, nel quale la componente fisica ha un valore primario, chi è meno attrezzato non vince mai in modo fortunato, in contropiede o per un rimpallo favorevole all'ultimo minuto, dopo essersi chiuso nella propria zona difensiva (area di rigore o area dei ventidue, fate un po' voi...) per l'intero confronto. Sabato, sul campo amico di Salviano, nel derby cittadino valido per la 13° giornata del campionato regionale di categoria, fascia '2', i Lions Amaranto Livorno - che nelle precedenti 12 fatiche avevano ottenuto 9 successi e che all'andata si erano imposti per forfait - hanno ceduto in modo severo, 5-85 (1 meta a 13) contro quella che formalmente era la seconda squadra del Livorno Rugby.
 'Formalmente', perchè in realtà, saltando il confronto inizialmente previsto, in contemporanea, nel girone di fascia '1', in casa con i Cavalieri Prato/Sesto, il Livorno Rugby si è presentato a Salviano con lo schieramento migliore, con ben 21 elementi (della squadra '1' e della squadra '2'). Il Livorno Rugby '1' si sta dimostrando, tra gli under 14, di gran lunga, la miglior realtà della Toscana e non nasconde propositi bellicosi anche nel Superchallenge, il torneo nel quale militano le migliori formazioni italiane. Insomma, è, quella biancoverde, una compagine di spessore, non solo in ambito regionale. I Lions, contro una compagine così attrezzata, ha dato realmente il massimo. 
Ma - vedi premessa - nel rugby non è sufficiente in questo tipo di gare provare a gettare il cuore oltre l'ostacolo per sovvertire il pronostico sfavorevole. Per la volontà dimostrata, gli amaranto meritano un plauso. La sconfitta - rimediata a testa altissima - non scalfisce quanto di buono combinato nelle precedenti uscite, non cancella gli ottimi risultati strappati nella prima parte dell'annata, nè intacca la grande compattezza all'interno del gruppo, guidato dagli allenatori Mantovani e Conflitto. Questi, in rigoroso ordine alfabetico, gli atleti (classe 2005 e 2006) a referto nel derby di questo sabato di metà febbraio: Bacci, Bernini (capitano), Contini, Fabozzi, Falleni, Fappiano (autore nella ripresa della meta della bandiera), Giorgi (vice capitano), Paoli, Pellegrini, Porciello, Quercioli, Spagnoli D., Spagnoli O., Tintori, Vernoia, Zampini.
 Alle porte di Firenze, i Lions Amaranto Livorno under 12 hanno messo in vetrina qualità di primo piano per la categoria e, soprattutto, hanno messo a segno tante mete (addirittura 30 in tre gare). Nel pomeriggio di sabato, nel raggruppamento del campo 'Querceto' di Sesto Fiorentino (lo stesso terreno di gioco sul quale, il giorno dopo, la prima squadra dei Lions ha ottenuto il suo nono successo su nove partite, avvicinando così ancor più la promozione in B), i giovanissimi atleti labronici (nati negli anni 2007 e 2008), sotto la guida di Valerio Ubaldi (assente giustificato Alessandro Brondi, a Perugia per dirigere, nella doppia veste di allenatore-giocatore, la rappresentativa 'Old') si sono ritagliati un ruolo da grandi protagonisti.

Come spesso accade in questo tipo di eventi riservati alle categorie propaganda, si è dato vita ad un girone all'italiana: le formazioni presenti si sono affrontate l'un l'altra in mini incontri. Gli amaranto hanno chiuso imbattuti la kermesse: ruolino di due vittorie (20 mete a 1 con il Lucca e 6 a 4 con il Gispi Prato) e un pareggio (4 a 4 con i padroni di casa del Sesto). Ben più dei risultati registrati nell'arco del raggruppamento (o concentramento che dir si voglia), il dato saliente è relativo alla crescita di tutti i giocatori. In particolare i miglioramenti si sono evidenziati in difesa. Il serio lavoro effettuato nel corso delle sedute settimanali dalla coppia di allenatori-educatori Brondi-Ubaldi sta portando frutti concreti. Ecco l'elenco dei 19 'leoncini' di scena al 'Querceto': Filippo Bani, Tommaso Bianucci, Luca Del Nista, Mattia Longhi, Vittorio Meini, Enzo Monti, Lorenzo Giovanni Morini, Gianluca Munafò, Edoardo Nuterini, Francesco Parisi, Andrea Torrini, Rocco Pavesi, Raul Rum, Matteo Russo, Mattia Tedeschi, Giacomo Ubaldi, Diego Giudici, Edoardo Braccini, Edoardo Falchi.

Un piacevolissimo sole ha accompagnato, nel pomeriggio di sabato, il raggruppamento riservato agli under 10, svoltosi al campo 'Falchini' di Lillatro, a Rosignano Solvay. Anche in questa occasione, i Lions Amaranto Livorno si sono presentati con due squadre: grazie all'ampia rosa, gli allenatori-educatori Massimo Russo, Alessandro Landi e Francesco Novi hanno potuto allestire due rappresentative distinte. Oltre due squadre dei leoncini, al via della kermesse anche due formazioni dei Titani Viareggio, una compagine dei padroni di casa del Rosignano ed una dello Scandicci. 
Come accade normalmente in questo tipo di eventi riservati alle categorie propaganda, si è dato vita ad un girone all'italiana: ciascuna squadra ha affrontato le altre cinque in mini-gare di 10 minuti l'una. Si è disputato dunque anche il 'derby in famiglia tutto amaranto'. Una delle due formazioni dei Lions ha collezionato due vittorie e tre sconfitte, l'altra squadra tre vittorie, un pareggio ed una sconfitta. Ben più dei dati statistici e del numero delle mete messe a segno, l'aspetto saliente di questo sabato di metà febbraio è relativo alla crescita ed all'entusiasmo di tutti i giocatori Lions ruotati nel corso delle numerose gare disputate. I miglioramenti, per tutti i numerosi elementi della rosa, sono tangibili. Ecco l'elenco dei leoncini (classe 2009 e 2010) in campo al 'Falchini': Gabriele Archibusacci, Morgan Pannese, Tommaso Bertolini, Filippo Serafini, Luca Brondi, Nicola Montino, Lorenzo D'Attoma, Noemi Marchi, Alessandro Vasta, Diego Bellandi, Niccolò Giaconi, Aurora Donati, Fabio Cappanera, Mattia Gasparri, Daniele Fabozzi, Andrea Buscarino. (FabioGiorgi)

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