NIHIL NOVI SUB SOLE
Levatacce antelucane che non eliminano il rischio del ritardo
alla cerimonia iniziale, con tutte le squadre a centro campo, per salutare chi
ha nel frattempo passato la palla; ore passate in abitacoli mai troppo ampi
raggrumati come clandestini in prossimità della frontiera; pranzo a volte un
po’ scarno ed altre troppo impegnativo consumato in qualche anonimo autogrill
della Bassa; asfissiante calura africana popolata da miliardi di moscerini e
zanzare grandi come passeri durante gli incontri; acciacchi dell’età sommati
con quelli derivanti dalle botte degli avversari; altre cinque ore di
autostrada per riguadagnare nottetempo la strada di casa. Nove ore di macchina
per trenta minuti di gioco similrugby. Tutte queste verità, ogni anno, prima di
spegnere la luce spingono a fare voto di disertare la prossima edizione del
torneo. Tutto come da copione imparato a memoria e quindi giù con propositi di
attività meno impegnative, geograficamente più accessibili, meteorologicamente
più adatte alla età.
(Ecco la formazione Old dei Cavalieri di San Giorgio allo stadio Battaglini di Rovigo)
Ma tutti i sogni di comodità ed i propositi di saggezza
durano fino alla fissazione della data del prossimo torneo dei Veci. E allora
si ricomincia l’altalena delle convocazioni, delle adesioni fiaccate da
forfait, del chi viene e chi mette la macchina, immemori di tutti i disagi
subiti appena qualche mese prima. Tutto vecchio, già sentito e visto molte
volte giacchè le pulsioni umane durano a lungo e niente cambia mai veramente; è
proprio vero non c’è niente di nuovo sotto il sole del mondo Old e dunque via
con la cronaca del
XVII TORNEO INTERNAZIONALE CITTA’ DI ROVIGO
Stadio Battaglini 26 maggio 2018, ore 14.45 e seguenti,
30° all'ombra
*
Cavalieri presenti sotto le insegne: Zucchi - Capitano (sempre
sia lodato), Arnulfo II, Bagnara, Corinni, Capalbo, Elies, Felici, Galiberti,
Gropplero I, Gropplero II, Mantovani, Micco, Mignone, Nostro, Odone, Parodi,
Pizzagalli, Repetto, Rocca, Rotella, Saturnino, Selva, Torre, Vassallo.
(da sin., Pizzagalli e Rocca due "inossidabili" dei Cavalieri di San Giorgio)
Cavaliere del Coso il sempreverde Pizzachikens che si è
acciambellato fusando in risposta alle sincere carezze dei Veci.
Cavaliere del Torneo l’Acadien Mantovacci che, seppur gravemente
ferito alle gambe durante l’ultimo allenamento, è accorso in aiuto di un
contubernio equestre che altrimenti sarebbe rimasto appiedato, scorrazzandolo
con la propria vettura su e giù per la Via Emilia.
Caduti sul Campo dell’Onore lo svirgolamentoso (swirling) Be Be
Zop Charlie (rovinosa caduta - con addosso l’avversario placcatore - sul proprio
nervo sciatico già infiammato) ed il sempre umile Guardiano del Melo oppresso
da antistaminici, antiinfiammatori ed antiricrescita che ha concluso gli
incontri solo grazie al supporto di capienti bombole di ossigeno vitaminico.
Nuovo Cavaliere Over 50 il muscoloso e determinato Luciano
Rotella (nella cui fibra è ravvisabile il fiore dell’invidiabile calabresità)
che ha inteso iniziare la sua collaborazione con il Club Equestre con una
ottima prestazione complessiva (anche se, a volerglielo menare a tutti i costi,
ha segnato sui campi minori ma non ha segnato sull’erba del Sacro Battaglini).
( Da sin. Rocca e Corinni con la targa del torneo di Rovigo, Cavalieri di San Giorgio imbattuti)
Supporter, cheerleader e imborracchadoras le sempre pimpanti
Mary e Rocio.
*
Cavalieri di San Giorgio - 4 Vs Ribolliti di Firenze - 1
Rotella, Elies, Gropplero I, Capalbo
Cavalieri di San Giorgio – 4 Vs RinoGeronti di Cologno & Co
– 0
Rotella, Repetto, Elies, Gropplero I
Cavalieri di San Giorgio – 0 Vs Bislunghi di Milano - 0
Il resoconto è scarno e contiene solo le notizie essenziali
della trasferta, privo di tutte quelle altre castronerie ed esagerazioni che di
solito condiscono le sgangherate cronache degli inviati C.N.N. . Si intende
così mostrare rispetto, condivisione e sostegno alla orribile notizia che è
circolata stamattina per voce del Capitano. Al caro Chicco – maior es quam cui
possitt fortuna nocere - giunga un forte abbraccio sulle ali di un sincero
alalà.
O’mero
Stanco
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