martedì 29 maggio 2018


 Il Torneo Old di Rovigo è cosa epica.
Si comincia a parlarne all’inizio della stagione. Si pianificano i tornei ai quali Gli Sbagliati tendono a non partecipare.
Ma Rovigo no. A Rovigo vogliono andare tutti. Si gioca al mitico “Battaglini”, dove giocano quelli veri…
Mica quelli come noi.
L’attesa è spasmodica. Rompersi appena prima del torneo è cosa da evitare assolutamente.
E infatti si rompe per primo Valerio, poi contemporaneamente Steve, Emi (peraltro ballando) e il coach, che comunque forse non sarebbe venuto.
Nonostante altre defezioni (Carlo, Edo, Marietta, Lilli, Almy… E mi scusino quelli che dimentico) alla fine si parte in 25. No 26, parte anche Goran, ma con il dito dolorante e l’intento di fare il badante.

Solito pullman con i Coyotes e i Rinogeronti, partenza alle 8:30 e sosta programmata in autogrill a rifocillarsi. Non tutti però, la cupola decide di viaggiare in macchina, così, per scostarsi dalla massa. E si perdono l’inizio della festa. Cisco è in gran forma, prende immediatamente possesso del microfono del veicolo e ci tedia per tutto il viaggio. Alcuni pensano di buttarlo giù in corsa, ma non si può fare, pare sia vietato gettare oggetti dal finestrino.
La sosta è epica quanto il torneo, l’organizzazione perfetta. All’autogrill vengono scaricati tavoli e cibi (i soliti pre-partita da veri atleti, salami, mortadelle, gorgonzola), birra e vino. L’Alpino però rimane deluso.. 5 birre gli sono parse poche per iniziare la giornata. Dal pullman Cisco organizza i collegamenti con l’esterno. Interviste al Piper che è già al campo a controllare, a Carlippa in visita alla Guinnes e a Morao, nostro Team Manager. Ma finalmente arriviamo, anche perché come al solito Devis ha problemi alla prostata e necessita urgentemente di un bagno.Non c’è tempo per riposarsi, ci si cambia e si inizia il riscaldamento. Birkenstock assume il ruolo di coach e prepara la formazione con Lillo (un capitano.. c’è solo un capitano…) e Vito.
Saluti e foto e si comincia. Un caldo torrido ci accompagna in campo. Il 3, più erboso del solito per fortuna. Ce la dobbiamo vedere con i 4 gati di Vicenza, che in effetti sono proprio in 4 gati, no anzi, gli mancano 4 gati per arrivare a 15.
Noi siamo generosi, i ragazzi vogliono giocare comunque. Catta, Beppe, Fabrizio e Cristian il pollo girano le maglie e sono pronti per affiancare la compagine veneta. Un Dones straripante nella nuova veste di pilone avanza spavaldo tra la difesa avversaria e cede l’ovale a Becca che marca la prima meta a cui ne seguiranno altre 2 di Devis e una quarta di Magda, schierato terza linea.

Partiti bene, ma ora ci aspettano le partite più difficili.
Non abbiamo tempo per riposarci, subito sul campo centrale, il mitico “Battaglini” a sfidare il Badia. Si discute se sia la “Val Badia” o “Badia pavese”, ma il veneto Greg ci illumina: “Badia Polesine”, praticamente dietro Rovigo. Squadra dura e giovane. Diciamolo pure, anche un po’ cattivi. Menano come fabbri ferrai, spesso in fuorigioco e al limite del regolamento. Anche oltre.
I nostri reggono, faticano. Intemperanze costringono Brssstt a far uscire Beppe e Cisco. Sandrina no, ci pensa da solo a farsi buttare fuori dall’arbitro insieme all’avversario. La Simo rischia la vita per un paio di placcaggi in fuorigioco, ma lei è Sbagliata, non si fa prendere dal panico e continua a uscire palle una dietro l’altra. Perdiamo per una meta farlocca. L’arbitro non vede che la palla scivola di mano al Badiense, convalida la meta e usciamo dal campo sconfitti, ma con tanto onore.
Finalmente una pausa prima dell’ultimo incontro. È il momento di assaggiare (?) lo spritz del “Battaglini”.
Spritz, uova sode e patatine per affrontare con vigore i padroni di casa, i “Veci” di Rovigo.
Si scende in campo, siamo pronti per la sfida. Con la maglia del Rovigo ci affronta Willy, che pare abbia a lungo illustrato ai suoi compagni i nostri complessi schemi di gioco. Loro sembrano averli capiti bene, noi no.
È un uno due devastante… Dimentichiamo che il rugby è fatto anche di placcaggi e li lasciamo bucare la nostra difesa come se fosse burro.
Ma gli Sbagliati non mollano, Marco si sgola per incitare la squadra. Ricominciano a giocare, a placcare e finalmente una palla arriva all’ala. Beppe si invola, è imprendibile. Meta. La sua prima meta con gli Sbagliati a Rovigo. Il gioco continua, inizia il secondo tempo sempre sotto di una meta. Difendiamo, attacchiamo, cerchiamo di essere incisivi e di mantenere le posizioni. Ma che cosa ci fa Piper sull’ala? Fa niente, si continua. Fabrizio non vuole essere da meno di Beppe e alla prima palla buona che gli arriva parte come un fulmine.. ma c’è un avversario che lo insegue.. lo sta per placcare.. ah no, è l’arbitro, l’unico che riusciva a stargli dietro.
Siamo due a due e non c’è più tempo.
I Veci hanno imparato a conoscere gli Sbagliati.
Ora è solo festa.. Cominciano a scorrere litri di spritz, birra, grappa, prosecco. Max l’astemio si perde e comincia a bere anche lui, confessando anche di essere Trotzkista. Doccia, foto e finalmente terzo tempo, dove da bravi Sbagliati arriviamo in ritardo.
Ma qui c’è il colpo finale.
La Simo viene invitata a estrarre i numeri della sottoscrizione. Ci sono solo 3 premi, ma la mano delicata del nostro mediano sceglie bene. Possiamo ripartire da Rovigo con una pancetta e un prosciutto da donare a Brambilla, lui saprà cosa farne.
Un grazie a tutti, a chi ha giocato, a chi è rimasto a bordo campo, a chi seguiva le partite da casa.
È così, tra il Velate e il Battaglini c’è sintonia. Abbiamo dimostrato una volta di più che “nulla è impossibile”, neanche al Battaglini. (Foto di Roberta Silvestrin)

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