PRIMA
SCONFITTA
Un
Palermo che domina le fasi statiche batte il Ragusa e rimanda la festa agli
iblei.
Dopo
cinque vittorie consecutive il Ragusa Rugby conosce il gusto amaro della
sconfitta. Oggi, al Malvagno di Palermo, i rosanero padroni di casa, dominando sia
in mischia che in touche, hanno inferto ai ragusani un 25 a 10 che fa male non
tanto per la sconfitta in sé, che ci poteva anche stare, quanto per il modo in
cui è arrivata. Su un campo con un fondo abrasivo come carta vetrata e con
avversari che hanno provocato per buona parte della gara, i ragazzi di coach
Greco hanno perso l'incontro perché sono stati surclassati sia nelle mischie
ordinate che nelle touche. Per tutti gli 80 minuti, infatti, i ragusani hanno
sofferto in questi due fondamentali e nel rugby, si sa, se non hai palloni da
giocare difficilmente puoi evitare la sconfitta.
Una
mano, è giusto dirlo, ai palermitani oggi l’ha dato anche l’arbitro, il signor
Scopelliti, protagonista oggi di una prestazione che ci limitiamo a definire imbarazzante
per non dire altro: tante, troppe, le scelte sbagliate, gli errori di
valutazione e di interpretazione. Probabilmente i ragusani avrebbero perso comunque,
ma uscire dal campo sapendo di aver avuto un avversario in più non è facile da
accettare.
(Il trainer argentino del Ragusa, German Greco, al centro foto)
Eppure
la partita si era subito messa bene per la squadra iblea, che già al 13°, dopo
una prima fase di studio, era passata in vantaggio con una meta di Stefano
Iacono, trasformata dal fratello Peppe, meta arrivata, ironia della sorte, a
seguito di una mischia vinta sui 22 palermitani.
Quattro
minuti dopo erano anche arrivati altri tre punti e tutto sembrava stesse
andando per il verso giusto. Sullo 0 a 10 però qualcosa si inceppa nel gioco e
nella testa dei bianconeazzurri.
Prima
Marcello Pandolfo accorcia con un calcio di punizione, dopo Dario Imbesi si fa
male e viene sostituito da Giuseppe Garolfo, e a questo punto, per il Ragusa è
notte fonda: il pacchetto di mischia ibleo non ne azzecca più una e il signor
Scopelliti inizia a sbagliare a ripetizione.
Il
Palermo sale in cattedra, e quando il Ragusa prova a farsi vedere ci pensa
l'arbitro a tarpargli le ali.
Al
25° Agostino Puma va in meta al termine di una maul che nasce da una touche sui
5 metri ragusani, e cinque minuti dopo il piede di Pandolfo fa mettere il naso
avanti alla sua squadra.
Prima
dell’intervallo Francesco Anselmo segna la seconda metà dei palermitani,
Pandolfo li porta oltre il break. 18 a 10 e squadre al riposo.
Nell’intervallo
coach Greco prova a scuotere i suoi giocatori ma alla ripresa il film è uguale
a quello del primo tempo: i ragusani palloni non ne vedono, e quei pochi che
passano per le loro mani vengono sprecati.
Sono
i padroni di casa, al 45°, ad allungare ancora con la metà di Davide Spinnato e
i due punti di trasformazione del solito Pandolfo. 25 a 10.
Per i
ragusani non è giornata, e allora i palermitani vanno alla ricerca della metà
del bonus. Se in mischia e in touche gli Iblei sono deficitari, la difesa
funziona bene e così gli attacchi rosanero si infrangono sul muro ragusano. La
partita si chiude senza che il risultato cambi ancora. Al triplice fischio i
padroni di casa fanno festa mentre negli occhi degli ospiti c’è tanta rabbia.
Il
Palermo, con la vittoria odierna, si avvicina la testa della classifica, dove
comunque resta solitario il Ragusa. Alla testa si avvicinano anche l’Amatori
Catania 1963 e il Cas Reggio Calabria, che oggi hanno vinto senza scendere in
campo in virtù delle rinunce delle Aquile Enna e dei Lions Messina
Stasera
la classifica vede a 24 punti il Ragusa, a 22 il Catania, e appaiati, a 18
Palermo e Reggio.
Domenica
il campionato riposa, tra quindici giorni i catanesi verranno a far visita al
Ragusa, per una partita che può già assegnare almeno uno dei due posti play
off: agli uomini di coach Greco basta vincere per avere la certezza matematica
del passaggio del turno.
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