La partita, come da previsioni, è stata durissima. Il risultato di 42 a 7 per le api potrebbe sembrare netto, ma non rende giustizia alla durezza dell’incontro.
I padroni di casa, seppur dominanti dal primo all’ultimo minuto, hanno dovuto fronteggiare un Firenze che ha messo a dura prova l’Olbia con un gioco aggressivo, irruente e talvolta perfino prepotente. Una prova che la squadra ha ampiamente superato. Una difesa che definire una corazzata è riduttivo, una mischia chiusa che non ha ceduto nemmeno di un millimetro, e tre quarti capaci di mettere in seria difficoltà gli avversari.
L’Olbia si è
presentata preparata alla partita clou del campionato, senza mai dare per
scontata la vittoria, ma nemmeno per un istante pensando di cedere all’avversario.
In campo si è visto un meccanismo di alta precisione, dove ogni componente ha
dato il massimo in termini di forza e concentrazione, creando un’unità
inarrestabile, una vera forza vincente.
Ma andiamo al match.
Pochi minuti dopo il calcio d’inizio, i padroni di casa trovano subito la meta,
lasciando gli avversari senza parole. Il Firenze tenta di rispondere con i suoi
robusti avanti, ma si trova di fronte a un muro d’acciaio, una barriera
invalicabile che frena ogni loro iniziativa. Dopo dieci minuti di gioco
intenso, le api sono già in vantaggio per dieci punti a zero.
La partita, a tratti,
diventa spigolosa e difficile da gestire per il direttore di gara, il signor
Uccheddu. Alcuni episodi sembrano al limite del cartellino, ma vengono risolti
con provvedimenti di gioco. Le api non si fermano e continuano a pressare senza
sosta, trovando nuovamente la via della meta. Il primo tempo si conclude dopo
un recupero che sembra non finire mai. Le due squadre vanno al riposo con
cerotti e garze, ma l’Olbia tiene in tasca il risultato, vantando un netto 25 a
zero.
Nella ripresa, il
Firenze tenta il tutto per tutto, sfruttando al massimo i suoi punti di forza:
la touche e la forza fisica. Le api, però, sono in una giornata di grazia e non
lasciano scampo ai toscani. Continuano a segnare ripetutamente, mettendo in
cassaforte il bonus delle quattro mete. Nel finale, il Firenze riesce a
realizzare la meta della bandiera, un provvedimento tecnico voluto dall’arbitro
per un’irregolarità sui cinque metri da parte della difesa olbiese.
Nel quarto d’ora
finale, una pioggia insistente rende il manto erboso scivoloso e insidioso.
Nonostante le condizioni meteo, il pubblico sugli spalti rimane fedele e
assiste fino al fischio finale dell’arbitro, quando il risultato sancisce la
vittoria delle api con un netto 42 a 7.
Il presidente Maurizio
Spano, che ha vissuto da vicino la tensione dei giocatori durante l’intera
settimana che ha preceduto il match, si è detto ampiamente ripagato per gli
sforzi fatti dal club e, in particolare, per ciò che il coach Mirko Luciano è
riuscito a costruire da quando è stato nominato.
Il terzo tempo
organizzato da Olbia Rugby è stato un vero spettacolo, con musica e balli che
hanno animato la serata fino a notte fonda. A rendere ancora più speciale
l’evento, il festeggiamento dei 37 anni del giocatore Roberto Spano, che ha
brindato insieme a compagni e tifosi, rendendo la serata ancora più memorabile.
Il prossimo match è
tra una settimana, e l’avversario sarà il Gispi Rugby Prato, una squadra dal
carattere deciso e battagliero. Le api avranno tre allenamenti per prepararsi
alla trasferta in Toscana.
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