È la legge del Comunale. Quella che non perdona
nessuno. Tutti hanno pagato dazio in via Trento, fermati dall’Amatori
Capoterra: implacabile, cinico e vincente proprio tra le mura amiche, proprio
davanti ai suoi tifosi.
Piccole realtà o grandi squadroni, hanno dovuto issare la bandiera bianca al cospetto di un gruppo: quello allenato dal duo Marcello Garau e Gabriele Ambus che da fine agosto dello scorso anno ha lavorato per maturare, crescere e vincere.
E lo ha dimostrato anche domenica pomeriggio al cospetto
della capolista Cus Genova, caduta, guarda caso, trafitta dalla velocità,
dall’acume tattico e dalle mete giallorosse. Il finale 32-25 per l’Amatori.
Un risultato giusto per ciò che si è visto in campo con i ragazzi di casa che per tutti gli 80’ hanno giocato a viso aperto contro la capolista, mettendola in difficoltà sulla corsa, sugli inserimenti da tutte le parti del campo e sulla difesa: arcigna, implacabile che oggi non ha fatto sconti a nessuno.
Gli universitari hanno giocato, eccome. Provando a
“bucare” la retroguardia di casa in tutti i modi, ma senza trovare i guizzi
giusti e le azioni vincenti.
Lo aveva detto in fase di presentazione il coach
Marcello Garau. “La sosta ci è servita per preparare al meglio la gara contro
Genova. Una sfida difficile, ma comunque ci proveremo”.
Ci ha provato l’Amatori e gli sforzi e i sacrifici
fatti in questi giorni hanno sortito gli effetti sperati.
Una sconfitta che costa il primo posto in classifica
alla compagine genovese. Il passo falso contro Capoterra e la contemporanea
vittoria dello Stade Valdotain Rugby ha fatto sì che i valdostani abbiano
superato in classifica gli universitari di una sola lunghezza: 53 punti contro
i 52 di Genova.
Capoterra ottiene ciò che voleva: il terzo posto
consolidato con la vittoria e la contemporanea sconfitta di Rho in casa,
proprio contro la neo capolista.
IL MATCH
Un Capoterra determinato e deciso subito a vendere cara
la pelle quello sceso in capo contro il Cus Genova.
Al fischio iniziale è proprio la formazione di casa che
parte a razzo. La squadra lotta su ogni pallone e alle fine spetta a Zucconi
sbloccare il punteggio dopo appena 2 minuti con un drop che porta l’Amatori sul
3-0.
Genova incassa e pensa subito a riorganizzare la rimonta. Spingono e tanto i liguri.
Capoterra perde centimetri e terreno ma alla fine è
costretta ad arrendersi e subire al 21’ la meta che regala il momentaneo
vantaggio al Cus. 3-5 senza trasformazione.
Le difese lavorano a meraviglia. È difficile, almeno in
questa fase del match trovare i varchi giusti per andare ai pali.
E allora l’unico modo per indebolire gli avversari è
trovare punti su punizione.
Ci prova e ci riesce l’Amatori che, dopo un insistente
azione sui 22 del Cus, subisce un fallo e l’arbitro fischia una punizione che
Mattia Aru, realizza senza problemi: 6-5 per Capoterra.
Le due squadre sono vive e corrono tanto. Bene
Capoterra sulla touche e soprattutto in mischia. Ma il vantaggio per la
compagine di casa dura davvero poco.
Il Cus Genova attacca e l’Amatori è costretta al fallo.
La punizione è una formalità e gli universitari ritornano a condurre: 8-6.
Arriva un giallo a Pace e subito dopo anche altri tre
punti, sempre su punizione per la compagine ospite: 6-11.
Punteggio con il quale si chiude la prima frazione di
gioco.
Capoterra rientra con lo stesso ardore e la voglia di
fare bene dei primi 40’ e lo dimostra proprio in apertura di ripresa.
Il tempo di riprendere il gioco e dopo soli 2’
Capoterra è in meta.
Azione di Lorenzo Celembrini che riesce a eludere la
guardia della linea difensiva del Cus e a schiacciare sulla linea di meta.
La trasformazione è una formalità per Mattia Aru che
porta l’Amatori sul 13-11.
Cominciano i cambi. Esce Geraci ed entra Thioye.
Sostituzioni che non destabilizzano la squadra.
Alla ripresa Genova soffre il gioco dei padroni di casa
che sfruttano il momento negativo degli ospiti per punirli nuovamente.
Stavolta è Valentine che si invola in solitario e trova
la via della meta. Non arriva la trasformazione da parte di Aru, ma quel che
conta è che il vantaggio dei giallorossi aumenta: 18-11.
Gli universitari provano e riprovano a rientrare in
partita. Ma, oggi il pacchetto difensivo dell’Amatori non fa sconti.
Trovandosi leggermente sbilanciati in avanti gli
universitari in difesa non sembrano reggere il confronto.
E, come avvoltoi, i giocatori di casa attendono
l’occasione per buttarsi in picchiata per conquistare altri punti e
incrementare il bottino.
Al 16’ l’occasione è tra le mani di Pace che si invola
e punisce. Aru trasforma con l’Amatori che vola sul 25-11.
Ancora cambi: esce Ferrarese ed entra Piano. Genova
ovviamente non vuole stare a guardare e a circa 10’ dalla fine prova a rialzare
la testa.
I liguri insistono nella loro azione e spingono in
avanti riuscendo a far crollare il muro difensivo del Capoterra costretto a
cedere alla meta della compagine ospite. Con la trasformazione la gara
riaperta: 25-18 al 26’.
Ma i padroni di casa non si piegano. Sentono che il
pomeriggio è favorevole alla vittoria e insistono.
Si portano verso i 22 avversarie combattono su ogni
pallone, avanzando. Alla fine su una mischia ai 10 metri, prende palla Pace
che, quasi libero da marcature si involta e schiaccia. Aru ancora una volta
trasforma: 32-18.
Si attende solo il fischio finale, ma prima c’è il Cus
Genova che vuole tentare il tutto per tutto.
L’Amatori si difende ma la rabbia e la voglia di
riaprire (anche se invano) la gara c’è tutta da parte degli ospiti. Bravi alla
fine a trovare l’ultima meta della serata portando il risultato finale sul
32-25.
Si chiude con i ragazzi che festeggiano tra di loro e
davanti al pubblico. Abbracci e tanta gioia con Mattia Aru che riceve il premio
di Man of the match. Premio più che mai meritato.
INTERVISTE
Gabriele Ambus –
Coach Amatori Rugby Capoterra.
“È la vittoria che
volevamo – confessa il tecnico dell’Amatori Gabriele Ambus (foto sotto) – ma soprattutto
l’abbiamo cercata fin dalle prime battute di gioco e si è visto”.
Cus Genova non vi ha dato scampo e alla
fine è uscita fuori una bella gara, veloce, intensa e divertente?
“Si sapevamo che
sarebbe stato difficile, ma anche divertente. Loro sono una squadra solida,
completa in ogni reparto e tutto quello che finora ha conquistato è stato
guadagnato.
Solo
partendo forte così come abbiamo fatto, c’era la possibilità di metterla in
difficoltà e, in qualche modo scombinare i loro piani”.
Capoterra infatti ha disputato la gara perfetta?
“Si perfetta e senza
sbavature. Siamo stati bravi in difesa dove loro hanno davvero sofferto. Poi i
ragazzi hanno lavorato bene nella touche e anche nella mischia. Sono stati
perfetti, tutti, bravi a vincere e a difendere l’imbattibilità casalinga”.
Il progetto di provare a creare delle
solide basi per il futuro sembra sia decollato?
“Si, stiamo crescendo
di giornata in giornata. Siamo troppo felici per quello che la squadra è
riuscita finora a creare.
Soprattutto non capita
tutti i giorni di affrontare delle sfide contro delle grandi squadre e,
soprattutto vincerle.
Questa è una gara,
anzi una vittoria che il gruppo si porterà nel cuore e nella mente per tanto tempo.
Difficile da dimenticare”.
Alla luce di quanto accaduto oggi, con la vittoria sulla capolista condita da
un buon rugby, c’è rammarico per quello che è stato. Si poteva fare di più?
“Sicuramente si è
perso qualcosa per strada, non parlo di sconfitte, ma di qualità di gioco. Poi
come sempre la decisione finale è del campo. Vuol dire che quei passi falsi
erano frutto del fatto che non eravamo ancora pronti, ma sono fiducioso per il
futuro di questa squadra. Un gruppo dalle grandi potenzialità”.
MAN OF THE MATCH
Il Man of the match
di Capoterra vs Cus Genova è Mattia Aru (foto sotto).
“È stata una gara
veramente difficile. Genova si è dimostrato un gruppo molto ben organizzato in
campo, sia in attacco che in difesa. Li avevamo perennemente addosso e questo
significa che atleticamente erano davvero preparati. Indubbiamente è stato
davvero dura giocare per andare a fare punti”.
Ma?
“Non abbiamo mollato
un attimo. Siamo entrati in campo carichi, motivati e con un atteggiamento
davvero determinato e vincente e lo avete visto”.
Una gara preparata davvero bene?
“Si abbiamo lavorato
sodo in queste settimane, complice anche la sosta, per arrivare pronti a questa
sfida. Del resto contro la prima in classifica bisogna essere sempre cinici e
pronti a qualsiasi contromossa da parte loro”.
Anche quando siete stati sotto nel
punteggio, l’impressione è che in campo ci fosse un Capoterra determinato e
senza paura. È stata questa la vostra forza?
“Negli spogliatoi
abbiamo condiviso il fatto che se anche fossimo andati sotto, così come è
avvenuto, avremo dovuto combattere fino alla fine.
Il loro vantaggio non
ci ha fatto paura, anzi ci ha caricati e infatti sono arrivate le mete e le
varie trasformazioni”.
Questa squadra dove può andare?
“Il nostro obbiettivo
ora è sicuramente quello di rimanere imbattuti in casa e cercare di fare il
maggior numero di punti da qui al termine della stagione, gettando le basi per
la squadra della prossima stagione.
E poi in base al piazzamento finale, possiamo anche pensare di fare, il prossimo anno un campionato di livello”.
LE FORMAZIONI IN CAMPO
AMATORI RUGBY
CAPOTERRA: Chibsa,
Talakhadze, Geraci, Vega, Ferrarese, Oghittu, Balboni, Pace, Brui, Zucconi,
Valentine, Wilson, Stara, Celembrini, Aru. Allenatori: Gabriele Ambus e
Marcello Garau. A disposizione: Ganga, Thioye, Lai, Piano, Marogniu, Panduccio,
Smeraldo.
CUS GENOVA: Bosia, Chiappori, Giacobbe, Dell’Anno, Bia,
Juvara, Pendola, Bertirotti, Tessiore, Granzella, Gesa, Spada, Ghiglione,
Pressenda, Migliorini. Allenatore: Marshallasay. A disposizione: Giuliano,
Felici, Gentile, Satta, Maccari, Casella, Pezzana.
Arbitro: Signor Simone Sironi di Roma.
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