Piacenza combatte Calvisano
impone la legge del più forte
I biancorossi hanno comunque dimostrato di saper tenere testa alla capolista imbattuta
Piacenza Rugby vs. Calvisano 13-25
Piacenza: Cisint (38’st
Botti), Roda T., Misseroni, Biffi, Bertorello (34’ De la Mare), Manciulli
(34’Beghi), Bacciocchi, Macala, Marazzi, Roda L. (16’st Ben Khaled), Bonatti
(20’ Dene), Lekic, Greco (1’st Codazzi), Bertelli (15’st Alberti M.), Alberti
A. All: Forte
Calvisano: Bronzini,
Gustinelli (39’st Tirali), Nicosia (36’st Fornari), Regonaschi, M. Consoli,
Bruniera, F. Consoli (36’st Lazzaroni), Maurizi (1’st Garcia), Berardi,
Pasquali, Zanetti, Shevchuk, Barbotti (25’st Manente), Bottacin (22’st
Caravaggi), Cristini. A
disposizione: Mori, Villa. All: Dal Maso, Zappalorto.
Arbitro: Antonio
Santocono di Ragusa.
Note: cartellino giallo al
38’st per Manente (Calvisano); spettatori circa 500.
Marcatori: 5’cp Bruniera
(0-3); 11’cp Bruniera (0-6), 16’mt Bertorello (5-6); 25’mt Shevchuk (5-11);
30’cp Bruniera (5-14); 32’mt Bertorello (10-14); 38’mt Bottacin (10-19); 40’cp
Biffi (13- 19);
Secondo tempo: 4’cp Bruniera (13-22); 30’cp Bruniera (13-25).
Quella con Calvisano, capolista imbattuta al termine del girone di andata nel
campionato di serie A Gruppo 2, non era certo la partita da vincere a tutti i
costi per il Piacenza Rugby ma neppure rappresentava una partita da affrontare
con malcelata rassegnazione. Non poteva essere così per lo spirito combattivo
di questa squadra e per la personalità ap- partenente al suo allenatore. Alla fine
Calvisano ha compiuto il proprio dovere, confermandosi la squadra più in forma
del campionato, quella con maggiore continuità e quindi con più chance per
aspirare al salto di categoria. Ma non è stata una vittoria facile poiché il
Piacenza è stato in grado non solo di opporsi ma anche di contrastare quello
che doveva o poteva essere un dominio da parte della squadra bresciana. Detto
questo, va precisato che Calvisano ha dimostrato di possedere qualcosa in più
rispetto ai biancorossi, su tutto una spiccata percentuale di puro cinismo.
Basti pensare ai primi dieci minuti di gara nel corso dei quali il Piacenza
lavora, costruisce ma alla fine sono gli ospiti a mettere a segno due piazzati
per altrettanti falli commessi dai padroni di casa. Lo stesso si ripeterà in
avvio di ripresa. Poi, tornando all’avvio di gara, al quarto d’ora Bertorello
come da sua abitudine sfugge in slalom ad un paio di avversari e se ne va di
filata a meta.
La risposta bresciana passa at- traverso una touche trasformata in drive e poi
in meta da Shevchuk. Nel tentativo di recuperare terreno il Piacenza incappa in
molti falli e Bruniera, dalla piazzola, non perdona. Ma due minuti più tardi
Bertorello firma la doppietta: peccato che nell’azione si infortuni a una
spalla. E così lascia il campo, come Bonatti una decina di minuti prima, sempre
a causa di un infortunio.
Poco dopo, stessa sorte per Manciulli,
rilevato da Riccardo Beghi (fresco rinforzo arrivato dalla Sitav Lyons) che
così festeggia il suo debutto in biancorosso. Quasi allo scadere, Calvisano
marca la sua seconda meta su azione in fotocopia alla prima meta: touche vinta
al salto, drive avanzante e tocco finale vincente da parte del gio- vane
Bottacin. Ma non è ancora finita perché, proprio allo scadere, Biffi piazza tra
i pali un calcio da tre punti: Piacenza dentro il break (19-13). Nella ripresa
le due contendenti si affrontano con ancora maggiore aggressività che, nel caso
del Piacenza, si trasforma in una mancanza di disciplina ben sfruttata dal
solito Bruniera, di nuovo a segno in due occasioni su piazzato.
Saranno le uniche marcature di una ripresa molto spezzettata dai numerosi falli
e dalle sostituzioni intraprese dalle rispettive panchine ma che tuttavia hanno
regalato diverse azioni spettacolari “frenate” da interventi difensivi duri e
decisivi sottolineati dagli applausi del pubblico. Tanti applausi in verità per
quella che probabil- mente,risultatoaparte,èda considerarsi una delle migliori
partite giocate dalla squadra biancorossa.
Domenica si riparte con la prima giornata del
girone di ritorno e il Piacenza sarà di nuovo presente al Beltrametti per dare
il benvenuto all’Amatori Union Milano, la squadra guidata dall’ex Federico
Grangetto.
«Marcate due mete a testa non c’è stata superiorità»
Forte soddisfatto solo a metà adesso
già pensa all’Union Milano dell’amico Grangetto
Soddisfatto a metà un incon- tentabile Claudio
Forte (foto sotto), allena tore del Piacenza.
«Più che insoddisfatto mi resta un po’ di rammarico per non aver sfruttato
appieno tutte le nostre occasioni. Sicuramente più concreto e cinico il
Calvisano perché ogni volta che si è trovato nelle condizioni di segnare punti,
lo ha fatto. Noi, sotto questo aspetto, dobbiamo ancora crescere e migliorare.
Ripeto, Calvisano è primo in classifica, è ancora imbattuto e ha chiuso
l’andata confermandosi la squadra da battere, però se guardiamo il tabellino
abbiamo marcato due mete a testa, quindi non c’è stata quella superiorità da
parte loro che un po’ tutti si aspettavano, e credo che in parte sia anche
merito nostro. Gli infortunati? Non ci volevano, però mi auguro di poterli
recuperare al più presto, anche sfruttando la pausa riservata al Sei Nazioni.
Intanto pensiamo alla prossima partita, contro l’Union Milano dell’amico
Federico Grangetto».
Migliorare la disciplina, secondo Sandro Pagani.
«Per noi è stato l’ago della bilancia poiché abbiamo regalato tanti calci di
punizione ai nostri avversari. Inoltre, avremmo potuto osare un po’ di più,
attaccando dalla profondità invece di affidarci a calci di rinvio che venivano
catturati e utilizzati dai bresciani. Tuttavia nel complesso abbiamo giocato
una buona partita; peccato non aver preso almeno un punto di bonus, che sarebbe
stato più che meritato a mio parere»
Leonardo Piriti
Libertà 20/01/2024
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