NOVARA 52 –
ALESSANDRIA 10
17.10.2021
Dove eravamo rimasti.
Eravamo rimasti nel lontano febbraio del 2020 con una vittoria contro il Savona nel girone della promozione. Poi il buio e il Covid a fermare tutto, anche la nostra cavalcata verso la promozione. Oggi finalmente si riparte con il sole, con il pubblico numerosissimo a occupare gli spazi greenpassati e decovizzati del Laurenti, per la prima di campionato che propone subito il duello con la rinata Alessandria rinforzata da alcuni elementi del Tre Rose, forse l’avversaria più forte in questo minigirone composto inoltre da Tortona e Cuspo e comunque compagine di antichi e memorabili confronti.
E allora via, ripartenza sia. Novara
rinvigorito dalla linfa dei giovinotti under 19 e da qualche neo acquisto,
lamenta le assenze pesanti di Loretti II, di Guglielmi e di Battaglia, oggi al
drone, poi la dipartita di Chibelli, Cassia e Dario, nonché del moto fratturato
Parigi. Per cui coach Brega sceglie i seguenti XV partenti: la novità georgiana
Gumberidze in prima linea con i pesanti Cotroneo e Di Valentino, l’attempato
Luca Loretti con il giovin Romanò a sospingere le terga, flanker mobili La
Iacona e Stofella con capitan Maso a nr. 8; regia verde, ma collaudata composta
da Leoncavallo e Vecchio a muovere gli altrettanto giovani centri Sacchi e
Ferrari, mentre un polposo Panigoni dirige Sfirnaciuk e Sormani alle ali.
Inutile dire che innalza il vessillo uno scalpitante e voglioso Sacchi senior
sulla fascia di competenza, pronto a dare lezioni di guardalineaggio.
E allora che inizi la tenzone. Gli ospiti non sembrano per nulla intimoriti e fanno conto sulla forza e peso di alcuni elementi di mischia per metterla sul fisico, mentre il Novara fa buona guardia e cerca la manovra di ampio respiro. I primi punti sono però dei mandrogni a segno su piazzato al 9’. Punto sul vivo il Novara comincia a carburare: una bella azione corale si conclude con una touche a favore. Lancio preciso, cassaforte d'acciaio e meta di Loretti. Sacchi non trasforma. Sulla rimessa in gioco, Stofella versa il primo sangue in uno scontro aereo fortuito e viene rilevato in temporanea dall’esordiente Premoli.
Il Novara diventa pimpante e replica al gioco di forza dei grigi, con il rugby prosecco made in Italy orchestrato al largo da Vecchio e dal sodale Sacchi jr. che danno vita a pregevoli contrattacchi e a belle combinazioni, mentre il pack si impone in mischia ordinata grazie alla predisposizione del ‘’ grusino’’ Gumberidze e di mastro Di Valentino, ma non rinuncia, sotto la guida di Maso, a cercare il break e il riciclo con i pimpanti Romanò, Stofella e soprattutto La Iacona. Alessandria così va alle corde, ancorchè respinto dai consistenti placcaggi delle guardie, tra cui spicca Loretti che finalmente pare avere acquisito al meglio questa tecnica fondamentale un tempo sconosciuta, e dalla arcigna e attenta difesa dei tre quarti, dove annotiamo quella pettinata di Sfirnaciuk che consiste nel lisciarsi la chioma prima del placcaggio, scombussolando quindi l’avversario.
Panigoni, dopo aver deliziato la platea con una parata su
calcio di liberazione avversaria poi chiamato out dall’attento Sacchi sr. per
aver danzato sulla linea, va KO per stiramento ed entra l’altro neo acquisto
Pasquetti.
Al 25’ seconda meta:
ancora touche, ma questa volta la cassaforte è finta per la giocata larga dove
i centri combinano e Sacchi viene fermato in extremis; è Leoncavallo che si
incarica di ripartire trovando il sostegno rapido e letale del travolgente
Cotroneo. Sacchi trasforma e sono 12.
Sul susseguente calcio
di rinvio il Novara recupera con sicurezza e riparte dai propri 22 metri con
palla a Leo Ferrari lesto a fingere al largo per poi accelerare bruscamente e
trovarsi nella prateria dove galoppa felice e poi smista all’interno per
Vecchio il quale spara un calcio velenoso verso l’out destro: corrono le ali,
ma la spunta l’estremo mandrogno che però pecca di presunzione e cincischia in
area di meta, facendosi scippare l’ovale dall’accorrente Ferrari che marca bel
bello . Sacchi non sbaglia il 19 a 3. Il Novara domina e schiaccia gli
avversari nella loro metà campo. Spreca però una touche favorevole con un
brutto lancio, oggi tallone d’Achille dei nostri. Scintilla di baruffa al 32’
per un placcaggio al limite di Loretti che ribalta l’attaccante e poi accesa da
un brutto fallo di reazione a un placcaggio regolare di La Iacona, a nostro
avviso sanzionabile con rosso diretto, che costa invece un giallo a Di
Valentino vendicatore e a un avversario. Le acque si placano ed è Sacchi jr. a
cantarsela e a suonarsela prima segnando una meta nata da una touche recuperata
e rigiocata al largo con Vecchio che combina per le mani di Pasquetti e le
gambe di Sormani, fermato al limite, ma non l’accorrente centro novarese che
poi centra anche i pali. Bravo. In evidenza anche il grusino Gumbe ottimo a
farsi trovare pronto nel sostegno al largo, ma francobollato in extremis a un
passo dalla meta d’esordio. Ci pensa Loretti a muovere ancora il cartellino
mettendo il sigillo dopo ripartenza di Maso, percussione di Vecchio e pick and
go finale. Sacchi facile. Il Novara concede la meta conclusiva agli avversari
che finalmente trovano la guardia abbassata e concretizzano la furiosa
accelerata, non arginata da Premoli e Romanò. Si chiude sul 33 a 10 tra gli
applausi.
Chi si attendeva un
secondo tempo altrettanto spumeggiante viene deluso puntualmente perché i
Bregarians tirano un po’ il fiato, gli ospiti premono disordinatamente e si fa
a chi sbaglia di più. La difesa del Novara regge bene, anche se emerge qualche
vecchio peccato di indisciplina, ma le touche sono problematiche per il pessimo
lancio, compensate dal lanciatore dirimpettaio e dagli errori tecnico /tattici
dei mandrogni. Le uniche cose degne di nota sono le sostituzioni del leggiadro
Cotroneo per Greppi, dell’ottimo Gumberidze per Altomare, di un buon Sfirnaciuk
per Ratti e del solido La Iacona per Clementi. Sacchi senior dà ottima prova di
se, segnalando all’arbitro l’avanti commesso in fase di respinta in campo da
touche di un calcio di liberazione novarese che il fischietto prima dà buono e
poi sanziona con mischia ordinata, mentre i più appassionati ricorderanno
analogo episodio in precampionato a Rho, lasciato inspiegabilmente correre. La
noia finisce quindi al 26’ da questa mischia ordinata in buona posizione. Buon
tallonaggio, Maso parte, Loretti sostiene e riparte a sua volta trovando il
sostegno del puntuale Pasquetti che sigla la sua prima meta in maglia novarese.
Sacchi stavolta sbaglia. Si continua due minuti dopo quando Leoncavallo gioca
d’astuzia veloce un calcio di punizione e il sostegno di Clementi segna di
rapina. Dentro anche i due punti. Replica al 35’ lo scatenato Clementi,
premiato da un bel sottomano di Loretti che sbuca da par suo da una maul nata
da una touche pasticciata in cui poco si capisce se non che vale la meta
conclusiva. Pasquetti realizza la trasformazione. Nel frattempo capitan Maso
usciva per Ventruto, che lasciava un segno biblico nella partita e nella sua
prestazione, dando vita alle parole dell’antico profeta Breghiele che al
versetto 8, 1 - 28 così profetizzava: ‘’ Tu assetato e stanco nel deserto di
Palestina eseguirai il passaggio del Giordano.’’ E infatti passaggio è stato ma
completamente sbagliato in avanti nel tentativo di smarcare l’ala saltando due
giocatori. Il pubblico si diverte per il black pass.
Non ci sono altri
brividi e l’arbitro può fischiare la fine. Applausi, saluti e ringraziamenti.
L’incubo è finito, il rugby è tornato, il Novara c’è.
Nel complesso la
squadra ha giocato bene, un rugby divertente e moderno. Solida in difesa, da
migliorare l’avanzamento e l’efficacia di alcuni placcaggi. Bene il pack in
mischia ordinata, da registrare il lancio in touche unica vera grande pecca,
che il buon Principe dovrà risolvere. Linea di tre quarti green (oggi
definizione di moda) e molto propositiva, mischia che deve essere un po’ più
dinamica per sostenerne il ritmo. Tutti i giocatori al di sopra della
sufficienza con molti da segnalare. Cito Gumberizde, ottimo per essere alla
prima partita in assoluto in un ruolo complicato come quello di pilone, Luca
Loretti, il cui rendimento cresce grazie alla propensione al placcaggio,
capitan Maso buon direttore dei lavori dei giovani La Iacona e Romanò. Vecchio
e Leoncavallo molto bravi. Man of the match a Sacchi jr. oggi davvero
super...come il padre alla bandierina del resto. Prossimo match in casa degli
universitari del Cuspo, altra mandrogna.
Stefano Paracchini
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