La scomparsa di Franco Moltisanti, storico
presidente e figura amata da tutto il movimento rugbistico ibleo e non solo, ci
ha segnato molto.
Una persona che ha dato tanto al nostro
sport e, più in generale, all'intera comunità iblea.
Lo dimostrano le bellissime parole che
alcuni dei suoi "ragazzi", oggi cresciuti, hanno voluto dedicargli.
Lo hanno fatto in privato ma noi, proprio
per far conoscere a tutti che uomo era Franco, abbiamo deciso di pubblicarne
alcune, le più significative, quelle che ci hanno colpito di più. Inoltre, il
nipote di Franco, Salvatore, ha voluto regalarci il suo messaggio rivolto a
tutto il Ragusa Rugby. Noi siamo tutti debitori a Franco, e alla sua famiglia,
per quello che hanno fatto in questi anni per tutto il movimento rugbistico
ibleo. E siamo noi a ringraziare loro, e insieme a loro, Franco, per la persona
straordinaria che abbiamo conosciuto.
Un abbraccio Franco.
P.S. A seguire, i messaggi inviati, tra i
tantissimi che abbiamo ricevuto, a partire da quello di Salvatore.
"Picciotti del rugby", mia madre,
mia sorella e io ci tenevamo a ringraziarvi per l'affetto dimostrato. La vostra
continua presenza è stata per noi di grande sollievo, ed il pensiero della
bandiera commemorativa ci ha profondamente commosso. Volevamo ringraziarvi
anche per la vicinanza a Franco nella vita quotidiana.
Lui sapeva che se aveva bisogno poteva
sempre contare su di voi, come in effetti è stato.
Voi siete stati una parte importante della
sua vita, e da oggi saremo uniti nel mantenere vivo il ricordo di Zio
Franco".
Salvatore
"A Casa sua ho visto le mie prime partite di rugby della nazionale australiana, del Sud Africa e della Nuova Zelanda. Bei ricordi". Nuccio Campo
"Non potrò mai dimenticare la sua
enorme disponibilità. Nel garage c'era di tutto e non ti faceva mancare nulla.
Le scarpette me le comprava lui personalmente, quelle che volevo io.
Ma il ricordo più importante che è rimasto
di lui nel mio cuore sono i viaggi che faceva per accompagnarmi a Catania al
Fontanarossa per le selezioni regionali. Ci andavamo con la sua mitica coupè,
ora non ricordo che macchina fosse, ma era encomiabile la sua perserveranza per
far sì che io arrivassi in fondo ed essere convocato, un risultato che ho
condiviso con lui e che è stata un'esperienza indimenticabile.
Alla fine fui convocato e con quella
selezione ebbi l'onore di giocare con tanti campioni dell'allora Amatori
Catania, futuri nazionali e contro altrettanti campioni, su tutti Ivan
Francescato.
Ciccio ha passato la palla a suo modo, ma
ora è nell'olimpo degli angeli rugbisti. Che la terra ti sia lieve amico mio
RIP".
Rinaldo Cappello
"Mi ha invitato a casa sua prima di
partire militare e mi ha dato un sacco di consigli. Tra tutti, il primo è stato
quello di stare tranquillo, e prendere tutto con filosofia, dicendomi che per
qualsiasi cosa avessi bisogno lui c'era sempre.
Mi mandava delle lettere e prima di andare
via mi ha messo in tasca una busta con 50mila lire".
Sebastiano Roccuzzo
Nelle trasferte, con Franco, dormivamo
insieme. Andavamo a comprare tutto l'occorrente per la squadra. Dal lunedì al
sabato stavamo insieme. Il lunedì, dopo le partite della domenica, facevamo le
pagelle insieme, e nessuno ha mai saputo che eravamo io e lui.
Nel '76 siamo andati a Tirrenia e quando il
famoso Villepreux mi ha segnalato per la nazionale azzurra under 17 si è messo a
piangere.
E tanti altri ricordi. Mi manca tanto e già
mi mancano le nostre chiacchierate".
Gianni Biazzo
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