domenica 5 maggio 2019















“ECHI DAL DADATI  - QUATTRO DI OTTO”
XI ° Memorial “Melchiorre Dadati” – Trofeo “Paolo Rossi”.

Anche la Toscana, annualmente, ha sempre onorato questo Memorial presentandosi con  formazioni di ottimo livello tecnico/agonistico, ed anche quest’anno sui due campi di Piacenza i biancorossi hanno espresso gioco spettacolare e giusta grinta, tanto da affrontare alla pari i piu’ blasonati veneti. Alla fine hanno prevalso i ragazzi del Nord Est, ma la compagine guidata tecnicamente da   xx  ha comunque dimostrato una certa superiorità sul resto delle formazioni partecipanti all’evento.

(in foto Enrico Romei)

“ In questo punto della stagione – dice il Tecnico Regionale della Toscana  ENRICO ROMEI – la nostra rappresentativa regionale  ha già una bella dose di lavoro alle spalle,  noi cerchiamo di metterci in moto il piu’ possibile, fatto non comune a livello regionale, in quanto abbiamo già impegni di notevole spessore e il tutto va ad   assommarsi a tutto quello che portano avanti i club. Cultura del lavoro, buone abitudini e poi i contenuti, le specifiche chiedono questo, e tutto sommato il movimento toscano è in crescita. E’ un aumento costante, ma è comunque sempre in rialzo nelle nostre attività.”
Certo che dalla regione toscana escono spesso campioncini e grandi campioni della palla ovale.....
“Quest’anno  tra l’altro, se non erro – replica  il pratese – dovremmo risultare la regione piu’ rappresentata nella Nazionale Under 18, idem nell’Under 20. Tutto questo rende merito a tutti i club della Toscana.”
In questo torneo si è pensato di mettere in pratica una modifica al normale regolamento che agevola il lancio in velocità nelle touche, anche se qualche iniziale difficoltà è scaturita.

(l'Under 14 toscana impegnata a Piacenza con i pari età del Veneto1 - ph Angela Petrarelli)

“ Sicuramente come in tutte le eventuali variazioni di regole  inerenti non alla forma ma al contenuto, richiede una digestione da parte dei ragazzi, e per noi era la prima volta che l’applicavamo. Nel Veneto per esempio nel minirugby – prosegue ROMEI -  loro l’applicavano già da tempo, personalmente su questa modifica sono d’accordo. E’ vero che se si perde quell’attimo veramente di utilizzo, poi puo’ assumere l’aspetto di  una rimessa tipo basket,  dove tutte le opzioni di gioco sono marcate, e quindi l’aspetto di rendere veloce l’utilizzo  viene meno, ma  questo forse dipende dagli attori sulla profondità i quali dovrebbero anticipare prima se c’è un uso del piede  la presa della profondità, quindi avvicinarsi per avere piu’ opzioni,  e forse dipende anche dalla dimestichezza dell’utilizzatore, dunque magari non sono confidenti di fare un passaggio molto lontano  con l’interferenza, e quindi rallentano. “
In arrivo probabili modifiche in termini di regolamento per queste categorie, ma quali dovrebbero essere le piu’ importanti per migliorare in modo significativo la crescita tecnica in queste particolari categorie formative?

(foto di gruppo dell'U14 della Toscana, seconda classificata dopo Veneto1 - ph Angela Petrarelli)


“ Personalmente faccio parte del gruppo di lavoro della Commissione Regole del Minirugby – dice il tecnico toscano – insieme a Matteo Mazzantini, Pacini, Roberto Novarese, e pertanto le vivo con mano queste proposte. Alcune sono delle semplici sperimentazioni, altre sono piu’ concrete. Per esempio la variazione di maggior rilievo dovrebbe riguardare l’Under 12,  che sarà quella di abbassare il numero dei praticanti per squadra,  cioè passare da dodici atleti a dieci, e così si passa da otto giocatori nell’Under 10, tanto che ci sarà uno scalino di quattro giocatori, e con  i campi spesso molto simili, e questo diventa un paradosso. Aumentano i giocatori, ma la  qualità del loro lavoro, come muoversi, animarsi, produrre comportamenti è piu’ bassa.
E questa è l’idea di poter inserire in Under 14 il fatto di poter uscire dalla linea dei ventidue in modo diretto, quindi  da un calcio di punizione dentro i 22,  da un uso al piede, si potrà guadagnare e ribaltare la pressione e guadagnare territorio in maniera diretta. “
Probabili novità in vista dunque !
“ Un’altra possibile novità sarà l’alternanza delle forme, vale a dire attuare vari tipi di rugby  magari a sette, a quindici, a tredici giocatori, stimolando i giocatori a produrre  un vissuto piu’ grande, avere un monte di ore di lavoro  maggiore ma variegato, e tutto questo potrebbe stimolare e incidere sulla formazione sui ragazzi.”  (rr)

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