“ECHI DAL DADATI - QUATTRO DI OTTO”
XI ° Memorial
“Melchiorre Dadati” – Trofeo “Paolo Rossi”.
Anche la Toscana,
annualmente, ha sempre onorato questo Memorial presentandosi con formazioni di ottimo livello
tecnico/agonistico, ed anche quest’anno sui due campi di Piacenza i biancorossi
hanno espresso gioco spettacolare e giusta grinta, tanto da affrontare alla
pari i piu’ blasonati veneti. Alla fine hanno prevalso i ragazzi del Nord Est,
ma la compagine guidata tecnicamente da
xx ha comunque dimostrato una
certa superiorità sul resto delle formazioni partecipanti all’evento.
(in foto Enrico Romei)
“ In questo punto della
stagione – dice il Tecnico Regionale della Toscana ENRICO ROMEI – la nostra rappresentativa
regionale ha già una bella dose di
lavoro alle spalle, noi cerchiamo di
metterci in moto il piu’ possibile, fatto non comune a livello regionale, in
quanto abbiamo già impegni di notevole spessore e il tutto va ad assommarsi a tutto quello che portano avanti
i club. Cultura del lavoro, buone abitudini e poi i contenuti, le specifiche
chiedono questo, e tutto sommato il movimento toscano è in crescita. E’ un
aumento costante, ma è comunque sempre in rialzo nelle nostre attività.”
Certo che dalla regione
toscana escono spesso campioncini e grandi campioni della palla ovale.....
“Quest’anno tra l’altro, se non erro – replica il pratese – dovremmo risultare la regione
piu’ rappresentata nella Nazionale Under 18, idem nell’Under 20. Tutto questo
rende merito a tutti i club della Toscana.”
In questo torneo si è
pensato di mettere in pratica una modifica al normale regolamento che agevola
il lancio in velocità nelle touche, anche se qualche iniziale difficoltà è
scaturita.
(l'Under 14 toscana impegnata a Piacenza con i pari età del Veneto1 - ph Angela Petrarelli)
“ Sicuramente come in
tutte le eventuali variazioni di regole
inerenti non alla forma ma al contenuto, richiede una digestione da
parte dei ragazzi, e per noi era la prima volta che l’applicavamo. Nel Veneto
per esempio nel minirugby – prosegue ROMEI - loro l’applicavano già da tempo, personalmente
su questa modifica sono d’accordo. E’ vero che se si perde quell’attimo
veramente di utilizzo, poi puo’ assumere l’aspetto di una rimessa tipo basket, dove tutte le opzioni di gioco sono marcate,
e quindi l’aspetto di rendere veloce l’utilizzo
viene meno, ma questo forse
dipende dagli attori sulla profondità i quali dovrebbero anticipare prima se
c’è un uso del piede la presa della
profondità, quindi avvicinarsi per avere piu’ opzioni, e forse dipende anche dalla dimestichezza
dell’utilizzatore, dunque magari non sono confidenti di fare un passaggio molto
lontano con l’interferenza, e quindi
rallentano. “
In arrivo probabili
modifiche in termini di regolamento per queste categorie, ma quali dovrebbero
essere le piu’ importanti per migliorare in modo significativo la crescita
tecnica in queste particolari categorie formative?
(foto di gruppo dell'U14 della Toscana, seconda classificata dopo Veneto1 - ph Angela Petrarelli)
“ Personalmente faccio
parte del gruppo di lavoro della Commissione Regole del Minirugby – dice il
tecnico toscano – insieme a Matteo Mazzantini, Pacini, Roberto Novarese, e
pertanto le vivo con mano queste proposte. Alcune sono delle semplici
sperimentazioni, altre sono piu’ concrete. Per esempio la variazione di maggior
rilievo dovrebbe riguardare l’Under 12,
che sarà quella di abbassare il numero dei praticanti per squadra, cioè passare da dodici atleti a dieci, e così
si passa da otto giocatori nell’Under 10, tanto che ci sarà uno scalino di
quattro giocatori, e con i campi spesso
molto simili, e questo diventa un paradosso. Aumentano i giocatori, ma la qualità del loro lavoro, come muoversi,
animarsi, produrre comportamenti è piu’ bassa.
E questa è l’idea di poter inserire in Under 14 il fatto di poter uscire dalla linea dei ventidue in modo diretto, quindi da un calcio di punizione dentro i 22, da un uso al piede, si potrà guadagnare e ribaltare la pressione e guadagnare territorio in maniera diretta. “
E questa è l’idea di poter inserire in Under 14 il fatto di poter uscire dalla linea dei ventidue in modo diretto, quindi da un calcio di punizione dentro i 22, da un uso al piede, si potrà guadagnare e ribaltare la pressione e guadagnare territorio in maniera diretta. “
Probabili novità in
vista dunque !
“ Un’altra possibile
novità sarà l’alternanza delle forme, vale a dire attuare vari tipi di
rugby magari a sette, a quindici, a
tredici giocatori, stimolando i giocatori a produrre un vissuto piu’ grande, avere un monte di ore
di lavoro maggiore ma variegato, e tutto
questo potrebbe stimolare e incidere sulla formazione sui ragazzi.” (rr)
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