Il Rugby Mantova 2018/19, l’analisi di
Filippo Santoro: “Progetto scuole al top. Per la prossima stagione pensiamo ad
una squadra femminile di rugby a 15”
La stagione 2018/19 dei settori
femminile e minirugby è agli archivi. Un anno di crescita e di progetti
ambiziosi che ha visto Filippo Santoro coinvolto in prima persona:
“Personalmente mi sono trovato bene con tutti gli allenatori – commenta Santoro
– Ho avuto la fortuna di lavorare in un gruppo attivo e responsabile che hanno
facilitato notevolmente il mio lavoro di supporto alle varie categorie per
raggiungere gli obiettivi stagionali. Alle basi del nostro progetto c’era la
comunicazione tecnica degli allenatori verso i giocatori.
Un modo di comunicare
unico degli allenatori dall’Under 6 fino all’Under 12 per preparare al meglio i
nostri rugbisti.
Naturalmente anche lo spirito di
squadra è alla base di tutte le nostre rappresentative. E’ un obiettivo che si
raggiunge facendo comprendere regole e ruoli all’interno di un gruppo e
costruendo in modo autorevole la figura dei nostri allenatori”.
Complessivamente positivo anche il
bilancio tecnico e sportivo del settore minirugby: “Nei tornei abbiamo dimostrato che abbiamo lavorato bene con tutte le
categorie, il lavoro sulla motricità e sull’affettività al contatto ha dato
ottimi risultati anche nelle categorie Under 6 e Under 8. Queste rappresentative hanno mostrato
ottimi progressi anche dal punto di vista della partecipazione numerica. C’è
stato gioco, divertimento e buoni risultati sportivi che hanno gratificato sia i
bambini che le famiglie. A tal proposito, va fatto un enorme ringraziamento a
tutte le famiglie per gli sforzi e la vicinanza al club”.
Non sono mancati i progetti di
collaborazione con le varie scuole: “Abbiamo continuato ad impostare tre tipi
di progetti a seconda della disponibilità delle scuole e dei docenti di
educazione fisica.
Il primo tipo di progetto ci ha visto
come formatori delle classi sui principi e le basi del rugby durante le ore di
educazione fisica. Nel secondo tipo, abbiamo tenuto allenamenti specifici per
le rappresentative scolastiche che hanno deciso di partecipare ai campionati
studenteschi. Il terzo progetto, che rientra nell’iniziativa FIR “Rugby per
tutti”, ha permesso alle scuole di affiliarsi alla FIR tramite la creazione
dell’ente scolastico che ha dato la possibilità ai ragazzi di praticare il
rugby in sicurezza e vicino a scuola in orario extra scolastico con il supporto
della nostra società che si è configurata come tutor. I ragazzi tesserati per
l’ente scolastico hanno potuto giocare nei tornei federali sia per la scuola
che per il rugby Mantova. Per la prossima stagione cercheremo soprattutto di
focalizzarci sul secondo e terzo tipo di progetto per stringere legami ancora
più forti con le nostre scuole e dare la possibilità ai ragazzi e alle ragazze
di conoscere il mondo del rugby.
Siamo stati vicini anche alle figure
dei docenti creando appositamente per loro, in collaborazione col comitato
regionale, un corso di aggiornamento sul rugby per dare loro i mezzi necessari
per poter praticare a scuola rugby con i loro studenti utilizzando le regole
del tag rugby.”.
Santoro è stato anche alla guida del
settore femminile e l’ha seguita nell’avventura di Coppa Italia di Rugby a 7:
“Devo dire che non è stata una stagione semplice. Il cambio di formula voluto
dalla federazione ha dato un aspetto più propagandistico che competitivo alla
Coppa Italia, togliendo forse un po’ di motivazione alle ragazze. E’ stato
comunque raggiunto l’obiettivo tecnico di far crescere le nostre giovani. Credo
che vivere di più il gruppo avrebbe portato una maggior coesione dentro e fuori
dal campo, ma devo dire che tutte le ragazze si sono applicate con costanza e
impegno per tutta la stagione”.
Santoro svela l’ambizione per la
prossima stagione: “Vogliamo costruire le basi per una squadra che possa
competere, possibilmente già dalla prossima stagione, al secondo campionato
nazionale di rugby a 15. Questo significherebbe aumentare i numeri e le figure
professionali al seguito della squadra. Servirebbe anche una preparazione
fisica e tecnica diversa rispetto al rugby a 7, ma sono convinto che la creazione
di questa squadra darebbe nuovi stimoli a tutto l’ambiente e sarebbe un volano
importante per far crescere il movimento femminile a Mantova”.
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