IL TALLONATORE LUUS
PRESENTA LA SFIDA IN SUDAFRICA, SUA TERRA D’ORIGINE
Parma, 24 Gennaio 2019 – Le Zebre hanno lasciato lunedì l’Italia
dirette in Sudafrica dove sabato affronteranno l’unica gara nell’Emisfero Sud
della stagione. Al Toyota Stadium di Bloemfontein i bianconeri sfideranno i
Cheetahs nel 14° turno del Guinness PRO14, ultimo turno prima della pausa di
due weekend per l’inizio del Guinness Sei Nazioni 2019. A presentare la sfida è
il tallonatore Luhandre Luus, nato a Città del Capo e in forza alle Zebre a
partire dalla stagione scorsa. Il numero 2 ex Accademia Nazionale, Rugby
Calvisano e Azzurro Emergenti e Under 20 racconta l’inizio della sua carriera,
il modello ovale sudafricano e le sfide che lo hanno portato al massimo livello
di rugby professionistico in Europa grazie alla franchigia federale.
[Luus placca Afoa nella gara di Challenge Cup di Bristol di Ottobre 2018]
Sei nato a Città Del Capo
in Sudafrica, terra di grande tradizione ovale. Come ci si avvicina al rugby nel
tuo paese d’origine? Ho cominciato a giocare a rugby nella mia scuola, come succede nel nostro
modello scolastico. Il Paarl Boys High School alle porte di Città del Capo è
una delle migliori scuole di rugby di tutto il Sudafrica.
Conclusi gli studi arriva
per te la chiamata degli Sharks, una delle franchigie più importanti che prende
parte a Currie Cup e Super Rugby. Com’è stato trasferirsi in un’altra città a
soli 18 anni? Per me il trasferimento a Durban è stato difficile ma è stato un anno
importante, di grande crescita tecnica. In quel momento giocavo terza linea
nell’Accademia dl club nel gruppo tecnico che preparava il campionato nazionale
Currie Cup.
Cosa ricordi
dell’esperienza nell’accademia degli Squali e con chi hai avuto il piacere di
giocare ed allenarti? Tanti buoni giocatori hanno iniziato nell’accademia degli squali come Jean
Deysel, Keegan Daniel, Tendai Mtawarira, e tanti altri Springboks.
Grazie alle tue origini
italiane sei stato convocato dalla nazionale sperimentale U19 in tour in Sudafrica
nel 2014. Da dove vengono i tuoi famigliari? I miei nonni sono nati a Cremona, dove ho avuto
il piacere di giocare con la nazionale italiana U20 nell’ultima gara del
Mondiale 2015 quando abbiamo superato le Samoa garantendoci la categoria. Una
bellissima esperienza, la città mi è piaciuta molto. Cremona è molto vicino a
Calvisano dove ho giocato poi per due anni.
Quando ti sei dedicato
tecnicamente al ruolo di tallonatore? Ho iniziato con la maglia numero 2 all’Accademia Francescato nel 2015:
l’inizio non è stato facile perché non capivo ne parlavo italiano. Poi ho
dovuto approfondire nel tanti aspetti tecnici del ruolo. E’ stato difficile ma
non tornerei mai indietro in questa scelta.
L’anno dopo arriva la tua
prima esperienza di club col Rugby Calvisano: com’è l’inserimento in uno
spogliatoio collaudato e chi ti ha supportato per dare il meglio in
campo? Arrivato a Calvisano in un paese piccolo rispetto alla metropoli di Città
del Capo è stata sicuramente un’esperienza diversa e positiva. Ho trovato tanti
ottimi giocatori che mi hanno aiutato ad inserirmi quali Augustin Cavalieri,
Salvatore Costanzo e Gabriele Morelli e tanti altri. Due anni bellissimi in un
club con tanta storia dove sono stati vinti tanti scudetti.
Dopo lo Scudetto ed il tour
con la nazionale nel Sud Pacifico torni a Parma nelle Zebre insieme ad altri
giovani compagni ritrovando coach Orlandi e Troncon. Proseguire la carriera
insieme a giocatori ed allenatori che già conosci ti ha aiutato? Molto: quando ho iniziato la mia carriera in
Italia Troncon ed Orlandi erano i miei allenatori tra Accademia e nazionale
Under 20. Con Carlo sono migliorato molto nel mio ruolo, lui ha giocato tante
gare con l’Italia da tallonatore. Per
me è stato importante condividere con loro questo importante percorso di
crescita.
In cosa ti senti migliorato
in queste due stagioni in bianconero a fianco di giocatori con tanta
esperienza? Devo sempre migliorare: i lanci in touche e la mischia vanno allenati tutti
i giorni come fanno i calciatori. Questi
sono gli aspetti in cui penso di dover ancora migliorare dato che c’è sempre
spazio per crescere tecnicamente.
Sabato a Bloemfontein
sfiderai i Cheetahs a tre settimane dalla gara di andata persa nella ripresa a
Parma. I 35 gradi del Free State potranno avvantaggiare i sudafricani? Abbiamo perso a Parma nonostante tante
opportunità per vincerla: col nostro piano di gioco vogliamo vincere ogni gara.
Quando si parla delle Zebre tutti devono pensare che noi vogliamo giocare col
possesso per vincere. Con un gran caldo in Sudafrica sarà una gara ancora più
difficile ma noi siamo pronti per vincere la sfida.
Rispetto a Parma
mancheranno contro i ghepardi i nazionali italiani, che gara sarà? Sarà una gara difficile senza i nazionali: sono
contento per tutti i miei compagni convocati in Azzurro a cui va l’in bocca al
lupo ma anche per noi sarà una sfida importante, soprattutto per i miei
compagni che hanno giocato meno nella prima parte di stagione. Confido in una
buona gara da parte nostra per portare a casa un successo.
Nome: Luhandre
Cognome: Luus
nato a: Paarl (RSA)
Il: 13/11/1995
Altezza: 186 cm
Peso: 114 kg
Ruolo: Tallonatore
Honours: Italia, Italia Emergenti, U20, U19
Caps: 0
Presenze in Guinness PRO12: 17
Presenze in EPCR Champions
Cup: 0
Presenze in EPCR Challenge
Cup: 13
Club precedenti: Rugby Calvisano, Accademia Nazionale Ivan
Francescato, Sharks (RSA)
Instagram: luus06
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