AMATORI GENOVA - RUGBY PIACENZA 15 – 26 (08 – 05)
Un risultato bugiardo quello che si legge sul
tabellone posto ai bordi del campo e che condanna oltremisura un buon Amatori
al quale il Piacenza, complice anche l’imprecisione nei calci, non lascia
neppure il meritatissimo punto di bonus. Se a questo si aggiungono alcune
interpretazioni arbitrali al limite del fantasioso sia sulle ostruzioni in
occasioni di calci a seguire sia sulla gravità dei falli da punire con espulsioni
temporanee e segnature subite su episodi casuali, vincere per la squadra di
casa si è rivelata un’impresa al limite dell’impossibile.
Non sono bastati ai
blau-grana schiaccianti percentuali sia in termine di occupazione di campo che
di possesso palla per far propria una partita che la ha vista in vantaggio al
termine di un primo tempo nel quale peraltro ha lasciato sul campo ben cinque
punti frutto di una trasformazione ed un calcio di punizione falliti.
Nonostante tutte le avversità di giornata i padroni di casa hanno avuto sul
finale più di un occasione per ottenere il punto di bonus purtroppo sfumato ma
che insieme a quelli lasciati a Sondrio, Rovato e Bergamo potrebbe risultare
determinante a fine stagione. Oltre questo aspetto la squadra ha poco da
rimproverarsi, ha giocato a viso aperto come sempre, ha difeso bene, ha
attaccato con fantasia ed ha segnato due mete molto belle tanto che a fine gara
Paul Marshallsay non ha avuto molte parole da spendere nel classico cerchio con
i giocatori. Il Piacenza che ha subito per molto tempo il gioco dei genovesi ha
saputo sfruttare le poche occasioni concesse capitalizzandole al massimo per
poi difendere alla grande complice anche un benevolo atteggiamento del
direttore di gara che ha finito per innervosire oltremisura i padroni di casa con
il risultato di vanificare tre buone occasioni in attacco a causa di sciocchi
falli di reazione.
Da sottolineare oggi la prova positiva di Marcellino Tazio,
autore di una splendida meta, che spostato dal ruolo di mediano di apertura a
quello di secondo centro ha ritrovato una nuova dimensione sollevato dalla
responsabilità dei calci sia di spostamento che di punizione.
Vantaggio ospite al 7’ al quale gli Amatori
rispondono due minuti dopo con un calcio di punizione trasformato da Marco
Colloca per il 3-5. Da qui in poi è un monologo dei genovesi che attaccano
senza sosta, sbagliando anche un facile calcio, fino a che al 34’ riescono a
creare una superiorità al largo che permette a Sacchini di depositare la palla
in meta, il palo nega i due punti della trasformazione (8-5); inutili i
tentativi di incrementare il punteggio fino alla fine del tempo. La svolta
della partita avviene nel primo quarto d’ora della ripresa, quando una serie di
mischie giocate nei pressi della linea dei cinque metri nei ventidue degli
Amatori, provoca il ripetuto crollo delle prime linee, la causa è difficile
valutazione, ma per l’arbitro, che si ostina a rimanere dalla parte opposta al
lato incriminato, la colpa è di Panetta che richiamato, viene punito con un
cartellino giallo.
Entra Zerbetto, la mischia tiene, ma gira, è difficile
giudicare se una squadra spinga storta o se l’avversaria ceda volontariamente
ma l’arbitro, tra la sorpresa generale, assegna la meta tecnica al Piacenza (8-12).
Gli Amatori vedono rosso e si buttano all’attacco ma cinque minuti dopo
subiscono la beffa, il tre quarti del Piacenza riparte con il pallone stretto
al petto, ma inciampa da solo e cade, così facendo elude il placcaggio
avversario e si ritrova libero il mezzo al campo: per lui è un gioco da ragazzi
rialzarsi e volare in meta (8-19). Ma non è ancora finita perché i blau-grana
ne hanno ancora ed al 19’ vanno in meta con un ottima azione di Marcellino che
in slalom supera avversari, rompe placcaggi e schiaccia la palla oltre la linea
bianca, Marco Colloca trasforma (15-19). C’è ancora tempo e gli attacchi
continuano ma con sempre minore lucidità ed allora sull’unica apparizione del
Piacenza nei ventidue di casa una palla che schizza fuori dalla mischia non
controllata viene raccolta e schiacciata sul palo dagli avanti ospiti.
La
partita si chiude con i padroni di casa ancora in avanti alla disperata ricerca
del punto di bonus difensivo che però non arriva soprattutto per i falli di
reazione e per l’imprecisione del lancio in touche. Il cartellino giallo che
l’arbitro commina a tre minuti dalla fine al tallonatore bianco-rosso dopo una
serie di falli professionali giunge troppo tardi ed ha il sapore della beffa. Una
fugace apparizione di Falchi per un Fossati claudicante precede di poco il
triplice fischio finale. Il gioco c’è, la squadra riceve i complimenti dagli
allenatori avversari ma purtroppo per rimanere in serie B servono i punti.
Adesso due turni di riposo, poi la faticosa trasferta di Capoterra: gli Amatori
per la prima volta vanno a giocare fuori del continente.
AMATORI GENOVA: 15 Sacchini; 14 Fossati (dal
79’ Falchi); 13 Marcellino; 12 Filippone; 11 Tricoli; 10 Colloca M.; 9 Barabino;
8 Palomba; 7 Gargiullo; 6 Bia (dal 46’ Zerbetto); 5 Barioglio; 4 Caruso; 3 Giacobbe;
2 Della Valle; 1 Panetta; All. Marshallsay P. –
Mete: 2-4; Punti: 0-5;
(Makkia/Razore)
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