martedì 17 luglio 2018




Curiosità: *La storia delle due maglie*:
Su di un tavolo di un vecchio club sportivo c’erano due magliette una da calcio e l’altra da rugby. La maglia da calcio era intatta, pulita in un tessuto acetato e piena di sgargianti colori. Quella da rugby invece era in un tessutaccio grezzo, sporca di fango, presentava un enorme strappo da un lato e tanto tessuto mancante.
La maglia da calcio disse alla maglia da rugby: “Guarda! Hai visto come sono bella e sgargiante? Io sono una maglia da calcio, il mio padrone è la punta della squadra e ha segnato nell’ultimo mese più goal di tutti gli altri compagni. Io sono così appariscente perché ho addosso gli occhi di tutto il pubblico. Il calcio è uno sport spettacolare e il talento del giocatore è importantissimo.”
La maglia da rugby, dopo aver ascoltato in silenzio replicò a voce bassa: “Io invece non devo essere appariscente, tanto non servirebbe. Dopo cinque minuti di partita sono già tutta sporca di fango, i miei colori neanche si vedono e l’arbitro talvolta non mi distingue neanche più dalle maglie degli avversari.
Il mio padrone dice sempre che bisogna sacrificarsi per il bene della squadra”.
La maglia da calcio indicò subito la maglia da rugby dicendo: “Che brutto quello strappo! come te lo sei procurato?” “Beh” replicò umile la maglia da rugby “la scorsa domenica, durante una partita, il mio padrone ha ricevuto la palla e si è involato verso la meta. L’ultimo avversario che gli rimaneva di fronte lo ha afferrato aggrappandosi a me. Io allora ho avuto l’idea di cedere e strapparmi apposta. In questo modo l’avversario del mio padrone è rimasto con un mio brandello in mano lasciandoci correre indisturbati verso la meta, *perché il rugby è sacrificarsi per il bene della squadra e quindi anche noi magliette ci sacrifichiamo*”.
La maglia da calcio disorientata non seppe che rispondere ed allora, con tono sarcastico disse: “E il tuo padrone? è bravo come il mio? non credo! di un pò: quante mete ha segnato nell’ultimo mese?” “Non so” rispose sincera la maglia da rugby, “veramente nell’ultimo mese ho cambiato tre padroni”. “Tre padroni?!” rispose stupita la maglia da calcio. “Sì tre padroni”, disse la maglia da rugby, “i giocatori molto spesso dopo la partita ci scambiano con le maglie degli avversari durante una festa chiamata Terzo Tempo e diventiamo così dei regali. Dei cimeli e ci conservano con gelosia e orgoglio, anche se siamo rotte e strappate, anzi più portiamo i segni della battaglia in campo e più ci rispettano. E a voi invece? che succede in simili frangenti?”
La maglia da calcio rimase in silenzio. Non ebbe il coraggio di dire che il giorno prima aveva sentito il suo padrone dire: “è bella la mia maglia. Però se si rompe la butto e me ne compro una nuova.”

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