Curiosità: *La storia delle due maglie*:
Su di un tavolo di un vecchio club sportivo c’erano due
magliette una da calcio e l’altra da rugby. La maglia da calcio era intatta,
pulita in un tessuto acetato e piena di sgargianti colori. Quella da rugby invece
era in un tessutaccio grezzo, sporca di fango, presentava un enorme strappo da
un lato e tanto tessuto mancante.
La maglia da calcio disse alla maglia da rugby: “Guarda! Hai
visto come sono bella e sgargiante? Io sono una maglia
da calcio, il mio padrone è la punta della squadra e ha segnato nell’ultimo
mese più goal di tutti gli altri compagni. Io sono così appariscente perché ho
addosso gli occhi di tutto il pubblico. Il calcio è uno sport spettacolare e il
talento del giocatore è importantissimo.”
La maglia da rugby, dopo aver ascoltato in silenzio replicò a
voce bassa: “Io invece non devo essere appariscente, tanto non servirebbe. Dopo
cinque minuti di partita sono già tutta sporca di fango, i miei colori neanche
si vedono e l’arbitro talvolta non mi distingue neanche più dalle maglie degli
avversari.
Il mio padrone dice sempre che bisogna sacrificarsi per il bene della squadra”.
Il mio padrone dice sempre che bisogna sacrificarsi per il bene della squadra”.
La maglia da calcio indicò subito la maglia da rugby dicendo:
“Che brutto quello strappo! come te lo sei procurato?” “Beh” replicò umile la
maglia da rugby “la scorsa domenica, durante una partita, il mio padrone ha
ricevuto la palla e si è involato verso la meta. L’ultimo avversario che gli
rimaneva di fronte lo ha afferrato aggrappandosi a me. Io allora ho avuto
l’idea di cedere e strapparmi apposta. In questo modo l’avversario del mio
padrone è rimasto con un mio brandello in mano lasciandoci correre indisturbati
verso la meta, *perché il rugby è sacrificarsi per il bene della squadra e
quindi anche noi magliette ci sacrifichiamo*”.
La maglia da calcio disorientata non seppe che rispondere ed
allora, con tono sarcastico disse: “E il tuo padrone? è bravo come il mio? non
credo! di un pò: quante mete ha segnato nell’ultimo mese?” “Non so” rispose
sincera la maglia da rugby, “veramente nell’ultimo mese ho cambiato tre
padroni”. “Tre padroni?!” rispose stupita la maglia da calcio. “Sì tre
padroni”, disse la maglia da rugby, “i giocatori molto spesso dopo la partita
ci scambiano con le maglie degli avversari durante una festa chiamata Terzo
Tempo e diventiamo così dei regali. Dei cimeli e ci conservano con gelosia e
orgoglio, anche se siamo rotte e strappate, anzi più portiamo i segni della
battaglia in campo e più ci rispettano. E a voi invece? che succede in simili
frangenti?”
La maglia da calcio rimase in silenzio. Non ebbe il coraggio di
dire che il giorno prima aveva sentito il suo padrone dire: “è bella la mia
maglia. Però se si rompe la butto e me ne compro una nuova.”
Nessun commento:
Posta un commento