a
cura dell'ufficio stampa del club -
Si arricchisce di notevole spessore lo staff tecnico dell'Avezzano rugby
guidato dal neo allenatore Pierpaolo Rotilio grazie
alla partecipazione al progetto societario giallonero di Vincenzo Troiani, ex gloria neroverde ed ex allenatore
della nazionale italiana under 20.
"In un'ottica di crescita
societaria a 360 gradi abbiamo raggiunto un accordo per una collaborazione
tecnica con Vincenzo Troiani - ha spiegato il presidente della società
marsicana, Alessandro Seritti - una personalità di spicco nel panorama rugbistico
nazionale e non solo avendo già ricoperto il ruolo di Assistant Coach nella
franchigia delle Zebre di Parma fino al 2014 e di guida tecnica dell'Aquila Rugby Club nel Campionato di serie A; siamo sicuri
- ha spiegato Seritti - che, grazie anche al suo lavoro, riusciremo a compiere
un ulteriore salto di qualità per lo sviluppo di tutto il movimento giallonero
dato che i suoi insegnamenti saranno fondamentali sia per gli atleti ma in
particolar modo per tutto il settore tecnico".
(Da sin. Troiani e Rotilio,m sino all'anno scorso entrambi trainer all'Aquila)
Un tandem, quello composto da
Rotilio e Troiani, già sperimentato con l'obiettivo di far crescere tutto il movimento a partire
dalle giovanili. Infatti, Rotilio ha già
iniziato il lavoro tecnico con i marsicani e con tutti gli allenatori che hanno
già incontrato, in due sedute di allenamento, Vincenzo Troiani che ha lavorato
sul collettivo.
"La società - ha spiegato Rotilio - ha deciso di
puntare su una maggiore apertura al confronto e al dialogo tecnico e in
questa nuova visione si inquadra la
collaborazione con un tecnico di spessore come Vincenzo, da me fortemente
auspicata; è un'occasione eccezionale - ha specificato l'allenatore - per
le sue indubbie capacità e per la fonte inesauribile di idee e di creatività, in quanto
l'Avezzano Rugby - ha concluso
Rotilio - in questi ultimi anni ha vissuto un periodo di isolamento tecnico
poiché la maggior parte degli atleti e dei tecnici proveniva dal vivaio
stesso incrementando un fortissimo
spirito di appartenenza e aggregazione, ma rischiando di perdere gli stimoli nel confronto e nella
ricerca".
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