RUGBYTOTALE non ha certo
la pretesa di seguire direttamente le notizie di tutti i club del rugby
nazionale, effettivamente sarebbero troppi, bensì destreggiarsi a “macchia di
leopardo” in quasi tutti i campionati nazionali e regionali, comprese le
attività giovanili e le notizie socialmente di rilievo.
(l'Arvalia Villa Pamphili di Roma entra nella cerchia di Rugbytotale, nella foto la prima squadra che gareggia in Serie B)
La selezione delle
varie Società è avvenuta in questi tre anni unicamente dopo avere direttamente
contattato le stesse, quasi tutte via e mail. Logicamente chi per varie ragioni
non ha risposto alla nostra proposta “amichevole”, e non vogliamo dimenticare
che questo blog è indipendente e privo
di qualsiasi abbinamento commerciale, non è stato inserito nella lista dei contatti,
puo’ farlo anche successivamente. E durante questa estate ancora in corso,
mentre le Società del rugby miravano ad organizzarsi per i futuri impegni
agonistici, anche noi di RUGBYTOTALE ci stiamo preparando per la prossima
stagione agonistica. Proprio in questo periodo di pausa abbiamo inserito nella
nostra Cerchie altri club e, quasi casualmente, proprio oggi esordiamo con un
post dedicato all’ARVALIA VILLA PAMPHILIJ di Roma, un club con una storia molto
interessante, ed un preciso sunto è stato composto da Paolo Cerino, addetto
alla comunicazione della Società laziale, ma anche fotografo professionalmente
di alto livello. (RR)
Anni ‘80.
La storia del “Villa Pamphili Rugby” nasce nel 1980 dall’intuito e dalla passione di un giovane insegnante di educazione fisica, Salvatore Gallo, rugbista catanese trasferitosi a Roma per svolgere il suo lavoro in una scuola superiore del quartiere Bravetta.
(Nella foto Salvatore Gallo, Presidente dell'Arvalia)
Dopo aver contagiato i suoi studenti con la passione per il rugby il prof. Gallo capì che c’era spazio per dar vita ad una vera società rugbistica in quella zona della capitale. Ma se c’erano i ragazzi e la passione del fondatore presidente, mancava un campo con le caratteristiche porte ad “H” e quindi Gallo fu costretto a far allenare le sue squadre sul campo da polo del parco pubblico di Villa Pamphili, da cui poi la società, nata come Ceccherelli rugby, come la scuola dove insegnava Gallo e da cui proveniva la maggioranza dei rugbisti, prese il nome nel 1983.
(una immagine dal Torneo giovanile Carla Negri organizzato dal club)
Nella prima stagione agonistica la squadra di Gallo poté schierare ben cinque categorie nei diversi campionati e, nella stagione successiva, la squadra under 19 conquisterà sul campo la promozione nel girone “élite” e la finale di Coppa Italia, persa di un soffio contro il Parma Rugby in campo neutro.
Vero e proprio pioniere del rugby femminile romano, Salvatore Gallo, nel 1987, decise di aprire alle donne, da cui arrivarono grandi soddisfazioni: dal 1990, infatti, la squadra femminile raggiunse per ben otto volte la finale nazionale contro le Red Panthers, squadra femminile della Benetton Treviso, alimentando una tradizione di giovani campionesse, prima su tutte, la storica capitana del Villa Pamphili Rugby e della nazionale femminile Carla Negri.
(Prima in B 2016)
Ma non sono solo le donne a rappresentare i fasti della società in ambito regionale e nazionale. Il Villa Pamphili Rugby, infatti, ha allevato e fatto crescere nel proprio vivaio giocatori di alto livello come Angelo Bencetti (4 presenze in nazionale) o Francesco D’Angelo, che per un decennio è stato capitano della SS Lazio 1927. Nel 1988 il CONI offrì al Villa Pamphili Rugby la possibilità di allenarsi presso il centro sportivo delle Tre Fontane in zona Eur, già casa della Rugby Roma.
(Prima vittoria)
Inizia il XXI secolo
La struttura delle tre Fontane ospitò il Villa Pamphili fino alla grande scissione del 2001, quando la maggior parte degli atleti seniores, insoddisfatti dalla mancanza di una sede e un campo propri, decise di cambiare squadra. Il presidente Gallo si trovò a dover rifondare, quasi dal nulla, la prima squadra: la grande determinazione del “primo tifoso villano” e dei suoi dirigenti permise al Villa Pamphili Rugby di uscire dalla crisi ripartendo proprio dai prati di Villa Pamphili per gli allenamenti., coinvolgendo decine e decine di bambini e adolescenti. Finalmente nel 2007 le autorità cittadine si accorgono di questo impetuoso movimento sportivo, riconoscendo la tenacia, la determinazione, gli sforzi profusi nel rugby, nello sport e nell’educazione giovanile da Salvatore Gallo, e assegnano al Villa Pamphili Rugby la gestione del nuovo “Stadio del Rugby di Corviale”, che ancora oggi è l’attuale casa dell’Arvalia Villa Pamphili Rugby Roma.
(Le Vipers)
La storia del “Villa Pamphili Rugby” nasce nel 1980 dall’intuito e dalla passione di un giovane insegnante di educazione fisica, Salvatore Gallo, rugbista catanese trasferitosi a Roma per svolgere il suo lavoro in una scuola superiore del quartiere Bravetta.
(Nella foto Salvatore Gallo, Presidente dell'Arvalia)
Dopo aver contagiato i suoi studenti con la passione per il rugby il prof. Gallo capì che c’era spazio per dar vita ad una vera società rugbistica in quella zona della capitale. Ma se c’erano i ragazzi e la passione del fondatore presidente, mancava un campo con le caratteristiche porte ad “H” e quindi Gallo fu costretto a far allenare le sue squadre sul campo da polo del parco pubblico di Villa Pamphili, da cui poi la società, nata come Ceccherelli rugby, come la scuola dove insegnava Gallo e da cui proveniva la maggioranza dei rugbisti, prese il nome nel 1983.
(una immagine dal Torneo giovanile Carla Negri organizzato dal club)
Nella prima stagione agonistica la squadra di Gallo poté schierare ben cinque categorie nei diversi campionati e, nella stagione successiva, la squadra under 19 conquisterà sul campo la promozione nel girone “élite” e la finale di Coppa Italia, persa di un soffio contro il Parma Rugby in campo neutro.
Vero e proprio pioniere del rugby femminile romano, Salvatore Gallo, nel 1987, decise di aprire alle donne, da cui arrivarono grandi soddisfazioni: dal 1990, infatti, la squadra femminile raggiunse per ben otto volte la finale nazionale contro le Red Panthers, squadra femminile della Benetton Treviso, alimentando una tradizione di giovani campionesse, prima su tutte, la storica capitana del Villa Pamphili Rugby e della nazionale femminile Carla Negri.
(Prima in B 2016)
Ma non sono solo le donne a rappresentare i fasti della società in ambito regionale e nazionale. Il Villa Pamphili Rugby, infatti, ha allevato e fatto crescere nel proprio vivaio giocatori di alto livello come Angelo Bencetti (4 presenze in nazionale) o Francesco D’Angelo, che per un decennio è stato capitano della SS Lazio 1927. Nel 1988 il CONI offrì al Villa Pamphili Rugby la possibilità di allenarsi presso il centro sportivo delle Tre Fontane in zona Eur, già casa della Rugby Roma.
(Prima vittoria)
Inizia il XXI secolo
La struttura delle tre Fontane ospitò il Villa Pamphili fino alla grande scissione del 2001, quando la maggior parte degli atleti seniores, insoddisfatti dalla mancanza di una sede e un campo propri, decise di cambiare squadra. Il presidente Gallo si trovò a dover rifondare, quasi dal nulla, la prima squadra: la grande determinazione del “primo tifoso villano” e dei suoi dirigenti permise al Villa Pamphili Rugby di uscire dalla crisi ripartendo proprio dai prati di Villa Pamphili per gli allenamenti., coinvolgendo decine e decine di bambini e adolescenti. Finalmente nel 2007 le autorità cittadine si accorgono di questo impetuoso movimento sportivo, riconoscendo la tenacia, la determinazione, gli sforzi profusi nel rugby, nello sport e nell’educazione giovanile da Salvatore Gallo, e assegnano al Villa Pamphili Rugby la gestione del nuovo “Stadio del Rugby di Corviale”, che ancora oggi è l’attuale casa dell’Arvalia Villa Pamphili Rugby Roma.
(Le Vipers)
Oggi
Dal 2007 ad oggi l’Arvalia Villa Pamphili Rugby Roma è cresciuta esponenzialmente e oggi è la seconda società del Lazio per numero di atleti.
L’inaugurazione nel 2010 del campo in erba sintetica, pagato dai soci della società con un gravoso mutuo, ha permesso ai “villani” un ulteriore salto di qualità rendendo l’impianto uno dei migliori poli rugbistici del Lazio. Attualmente l’Arvalia Villa Pamphili Rugby Roma conta oltre 600 tesserati dai 5 ai 70 anni, dalla categoria Under 6 agli Old, ad una squadra femminile (le Vipers) che gioca in tornei serena e touch, confermandosi come importante protagonista della crescita del movimento rugbistico nazionale al quale ha già dato atleti per le Accademie federali, le rappresentative nazionali di categoria e per alcune squadre di Eccellenza.
Dal 2007 ad oggi l’Arvalia Villa Pamphili Rugby Roma è cresciuta esponenzialmente e oggi è la seconda società del Lazio per numero di atleti.
L’inaugurazione nel 2010 del campo in erba sintetica, pagato dai soci della società con un gravoso mutuo, ha permesso ai “villani” un ulteriore salto di qualità rendendo l’impianto uno dei migliori poli rugbistici del Lazio. Attualmente l’Arvalia Villa Pamphili Rugby Roma conta oltre 600 tesserati dai 5 ai 70 anni, dalla categoria Under 6 agli Old, ad una squadra femminile (le Vipers) che gioca in tornei serena e touch, confermandosi come importante protagonista della crescita del movimento rugbistico nazionale al quale ha già dato atleti per le Accademie federali, le rappresentative nazionali di categoria e per alcune squadre di Eccellenza.
(Gli Under 16 dell'Arvalia)
(LE FOTO DI PAOLO CERINO)
Nessun commento:
Posta un commento