La spinta del "Toti Patrignani" per
tornare a vincere. La Pesaro Rugby chiama a raccolta il tifo giallorosso per
battere Prato-Sesto
Nove
vittorie casalinghe, solo tre i colpacci in trasferta. Tradotto: il
fattore-campo si sta dimostrando determinante nelle prime quattro giornate
della Poule Retrocessione. Lo sa bene la Paspa Pesaro Rugby. Che ha cavalcato
la positiva onda emotiva del pubblico amico nella galvanizzante vittoria con la
Capitolina, ma che poi ha visto quell’inerzia appassirsi nella successiva
trasferta di Genova. “In casa o fuori le
distanze sono sempre quelle – conferma il capitano della Paspa Pesaro Rugby
Carlo Villarosa - Ma c’è quella
componente ambientale che a volte non si spiega, ma che vogliamo che domenica
ci aiuti a replicare quanto di buono fatto con l’Unione Capitolina”.
Appuntamento
domenica 19 marzo, al Toti Patrignani alle 14.30 contro i Cavalieri Union Prato
Sesto al comando della Poule in coabitazione con la Gran Sasso. La Pesaro Rugby
arriverà alla sua quinta giornata di Poule al termine di due settimane di sosta
che stanno assumendo i contorni di un’approfondita autoanalisi dopo la
sconfitta di Genova.
In primis dal punto di vista mentale: “Il nostro errore principale è l’andare in
ansia quando non riusciamo a segnare nei primi venti minuti – il difetto
sottolineato da Villarosa – L’esserci
riusciti nel primo tempo con la Capitolina ci ha dato una grande spinta, il non
riuscirci a Genova alla lunga l’abbiamo pagato rovinando un primo tempo
comunque positivo. Ma se non concretizziamo le mete, non possiamo comunque
permetterci di uscire dalla partita perdendo distanze ed equilibri in campo. A
Genova ci è mancata proprio la pazienza di insistere sul nostro gioco quando la
partita ha preso una brutta piega”. Anche perché una partita può pure
essere persa in diversi modi: “Fare un
punto o farne zero cambia tanto in questa fase – ricorda Villarosa - Perché sono convinto che alla fine sarà
questione di un paio di punti in più o in meno a fare la differenza fra la
salvezza e la retrocessione”.
Con
i Cavalieri sarà la terza gara con Edmond al timone. Inizialmente obbligato a
circoscrivere la sua funzionalità ad un’importante molla psicologica, ora il
tecnico anglo-australiano sta approfittando della sosta per imprimere più
marcatamente una sua impronta tattica: “Stiamo
curando tanti particolari dalla mischia ai calci – conclude Villarosa – Così come stiamo rivolgendo un’attenzione
diversa nel prenderci meno rischi nella gestione di alcune situazioni nella
nostra metà campo”.
Ufficio
Stampa Pesaro Rugby
Daniele
Sacchi
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