(Immagine dal test Lions Amaranto vs CUS Siena - foto di Antonio Cinotti)
Si è aperto un nuovo ciclo ed anche le esperienze da acquisire nelle gare di questa domenica a Jesi (arbitro Richard Spagnoli di L’Aquila) e del 27 aprile in casa con il Perugia, possono risultare preziose per crescere. Gli amaranto sono ottavi (cioè terzultimi) nel girone 4, il raggruppamento del centro Italia. Scardino e compagni vantano 12 lunghezze sulla più immediata inseguitrice e accusano otto lunghezze di ritardo dalla settima. Retrocessione diretta per la decima (l’ultima) e playout per la nona (la penultima).
(Foto dal test fra Lions Amaranto Livorno vs Cavalieri PratoSesto/Cadetto - foto Circolo Crec Piaggio Pontedera )
A JESI. Alle
15:30, i ragazzi di Giacomo Bernini saranno di scena al ‘Lorenzo Latini’ di
Jesi, contro la squadra locale, ultima in graduatoria e costretta a cercare il
massimo della posta per tenere viva la fiammella della speranza di evitare la
retrocessione diretta ed accedere ai playout. I biancoverdi marchigiani, che
hanno un ruolino di un successo, un pareggio e 14 sconfitte, accusano sei
lunghezze (e gli scontri diretti sfavorevoli) nei confronti della penultima
forza del torneo, l’UR Firenze cadetta. Insomma, se la LundaX Lions Amaranto
espugna il ‘Latini’ o se comunque, dopo questo turno, il ritardo dello Jesi
dall’UR Firenze cadetto non si riduce sotto le cinque lunghezze, la condanna
alla C degli stessi marchigiani diventa matematica.
FUORI DALLA TOSCANA. Il
ruolino di marcia della LundaX Lions Amaranto è di cinque vittorie, un pareggio
e dieci sconfitte. Tutti i 28 punti finora conquistati sono giunti in Toscana:
i livornesi, oltre ai 23 punti ottenuti in occasione delle otto gare interne,
giocate sul ‘Priami’ di Stagno, hanno saputo muovere la classifica, in
trasferta, solo nelle gare esterne con le realtà cadette dei Cavalieri
Prato/Sesto (bonus-difesa) e dell’UR Firenze (successo senza bonus-attacco).
Fuori dai confini regionali – a San Benedetto del Tronto, a Roma contro la
Capitolina cadetta, a Perugia, a Viterbo contro i Lions Alto Lazio e a Gubbio –
non è stato racimolato alcun punto. La gara di Jesi offre l’occasione per
rompere l’incantesimo. All’andata, contro i marchigiani, i labronici si sono imposti
con un netto 47-12. Se riescono ad esprimersi sugli stessi alti livelli
evidenziati in quella partita, disputata lo scorso 15 dicembre, i livornesi
possono ottenere la loro sesta affermazione in campionato.
(Altra foto dal test Lions Amaranto Livorno vs Cavalieri PratoSesto/Cadetto - foto Circolo Crec Piaggio Pontedera)
MENTALITA’ RUGBISTICA. Nel
gioco del rugby, in qualsiasi latitudine, il rispetto per l’avversario viene
mostrato quando si gioca sempre al massimo, indipendentemente dai concreti
obiettivi di classifica. I livornesi, pur consapevoli di non poter migliorare
il loro ottavo posto, non concederanno sconti ad una squadra, quella jesina,
con l’acqua alla gola. I labronici faranno nuovamente i conti con numerose
defezioni in tutti i settori; in particolare importanti assenze in prima linea.
È l’ultima partita della stagione da giocare fuori casa: si tratta di un vero
esame di maturità soprattutto per i più giovani. La volontà – concetto da
ribadire – è quella di aprire un ciclo duraturo e ricco di soddisfazioni.
AMARCORD. La formazione amaranto ha ottenuto i suoi migliori risultati di sempre nei campionati di B 2019/20 e 2021/22, chiusi al sesto posto. Nella parte iniziale del torneo 2021/22, più precisamente il 7 novembre 2021, alla quarta giornata, gli amaranto si issarono solitari in vetta alla classifica del proprio girone di B. In quella umida domenica di pieno autunno, i labronici si imposero 0-5 (meta dell’ala Gregori) proprio sul campo dello Jesi. Un match dal punteggio bassissimo, deciso da una meta dell’ala Francesco Gregori. È stata la prima ed unica volta nella quale i ‘Leoni’ labronici si sono spinti così in alto nella graduatoria del terzo campionato nazionale: un motivo in più per ricordare con piacere il rettangolo di gioco del ‘Lorenzo Latini’ ed affrontare con entusiasmo i 700 chilometri – tra andata e ritorno, metro più metro meno – di questa lunga trasferta.
(Fabio Giorgi)
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