Il Petrarca Padova è
Campione d’Italia, Scudetto n.15 dopo il 28 a 10 nella Finale di Parma contro
un combattivo Viadana.
Parma – Al termine di una Finale equilibratissima tra due squadre disposte ad affrontarsi a viso aperto di fronte ad uno Stadio Lanfranchi esaurito da giorni in ogni ordine di posto, il Petrarca Rugby detta la legge del più forte con un ultimo quarto di gara di alto livello difensivo, sfruttando una condizione fisica emersa nei momenti-chiave di un match ruvido davanti e divertente dietro. Onore ad un Viadana arrivato all’atto finale con pieno merito, imponendosi nella stagione regolare per poi superare i playoff con il doppio successo contro Colorno e Valorugby. Di fronte, però, il Petrarca migliore di un anno a fasi alterne, capace di emergere nel passaggio fondamentale del derby di semifinale contro il Rovigo e poi di giocarsi gli ultimi 80 minuti con una lucidità a tratti cinica, sorretto da un impianto di gioco solido e ben preparato dallo staff tecnico diretto da Andrea Marcato.(La meta di Esposito) Primo Tempo. Al minuto 2 la prima
chance per andare a punti e del Viadana: fallo a terra Petrarca sui 40 metri,
Farias non sbaglia da posizione centrale, 3-0. Padova reagisce e si porta
dentro i 22 in attacco, forzando il fallo sul breakdown che Lyle trasforma
nel penalty del pareggio, 3-3. Il match è subito godibilissimo, con le
squadre che prendono le misure reciproche senza però rinunciare al gioco
aperto, con l’intermezzo di un paio di scambi dialettici non propriamente
amichevoli tra i due pacchetti. Al 15’ una touche sbagliata dai veneti sui
22 viadanesi innesca un avanzamento importante dei gialloneri, che sfidano la
difesa mangiando una cinquantina di metri prima della liberazione di Lyle.
Padova è in difficoltà in rimessa laterale, Viadana per contro appare più sul
pezzo, sia difensivamente che palla in mano, mentre da entrambe le parti si
alza il livello degli impatti fisici soprattutto nel breakdown. Al 22’ lampo Petrarca: piattaforma stabile
del pack bianconero dentro i 22, palla mossa sull’asse 10-15 e poi scarico
morbido per Esposito che si inserisce in piena velocità andando a planare
sicuro in meta. Lyle converte, 3-10. Non passano due minuti che i patavini
concedono il bis, questa volta muovendo al largo dopo aver schiacciato i
mantovani nei propri 22 con un intelligente calcettino di Fernandez: palla
che esce dal raggruppamento passando per quattro mani, poi lo spunto
verticale di Capitan Trotta che punta le gambe e accelera andando a
schiacciare per il 3 a 17 dopo la conversione di Lyle. Allo scavalco della mezz’ora brusco
cambiamento di copione: Viadana forza l’uno-contro-uno e trova soddisfazione
in avanzamento, andando a giocare un drive inarrestabile che Padova prova a
contrastare fallosamente, per la meta di punizione che riporta dentro il break
i mantovani. 10-17. (La meta di Trotta) Viadana vola sull’entusiasmo e con il drive
continua a mettere in grande difficoltà gli avversari, che al 39’ sembrano
capitolare sulla meta segnata da Wagenpfeil, imbeccato su un cross kick
millimetrico di Farias: nella dinamica del controllo il flanker giallonero
tocca però la linea laterale, con Vedovelli richiamato dal TMO per una
verifica che sentenzia il no-try mandando le squadre al riposo sul 10 a
17. Secondo Tempo. Subito ruvido il
rientro in campo delle squadre, con la panchina viadanese a mettere mano ai
primi cambi davanti, mentre Hughes rientra riequilibrando i numeri in prima
linea. Gara che si mantiene prevalentemente sulla fascia centrale nei primi
10’, poi Viadana muove le gambe di Sauze e crea problemi puntando a giocare
lontano dal punto d’incontro lavorando sui corridoi laterali in esplorazione
su entrambi i fronti, con Padova però sempre molto reattiva in difesa. Alla fine del terzo quarto si muove di nuovo
lo score: fallo a terra Viadana su insistita azione petrarchina, Lyle non
perdona anche da posizione defilata sulla destra e riporta i suoi a distanza
di sicurezza, parziale che va sul 10 a 20. I due staff muovono le formazioni con
innesti ripetuti dalle panchine, ma la gara rimane in uno stato di assoluto
equilibrio, con le difese a salire in cattedra. A 10’ dalla fine palla recuperata a terra
dai bianconeri, Farias allarga e sulla cerniera Broggin-De Masi trova metri
per l’inserimento stretto del neo-entrato Scagnolari, che in mezzo a due
difensori sfiora il numero della serata fallendo un difficile off-load. Insiste Padova, che sembra avere più cavalli
tra gli avanti, mentre di fronte Viadana è bravissima a “sporcare” tutti i
punti d’incontro rimanendo aggrappata al match. Al 73’ mischia ordinata dentro i 22
viadanesi, l’introduzione petrarchina è vincente e costringe al fallo un
Viadana che registra un calo fisico: Lyle è preciso da pozione comoda, 10-23
e seria ipoteca sul risultato finale.
Ultimi minuti: Viadana ci prova ma è morso
dalla fretta di andare a punti, perdendo lucidità nel possesso. Col
cronometro scivolato negli ultimi secondi il colpo mortale: Padova recupera
palla e passa la metà campo, Fernandez ha l’idea giusta e con un grabber
dietro la linea in opposizione scivola via ai difensori per
riprendere l’ovale volando in meta sotto la torcida patavina, decretando
vittoria e titolo numero 15 che saluta la stagione 2023-2024 di Serie A Elite
in uno stadio sommerso da emozioni forti e contrapposte.
Il tabellino del match: Parma,
Stadio Lanfranchi – domenica 2 giugno 2024 Rugby
Viadana 1970 v Petrarca Rugby 10-28 (p.t. 10-17) Marcatori:
PT 2’ c.p. Farias (3-0); 6’ c.p. Lyle (3-3);
22’ m. Esposito, t. Lyle (3-10); 24’ m. Trotta, t. Lyle (3-17); 33’ m. di
punizione Viadana (10-17); ST 59’
cp Lyle (10-20); 73’ c.p. Lyle (10-23); 80’ m. Fernandez, n.t. (10-28) Rugby Viadana 1970: Sauze; Bronzini (27’ st Madero – 32’ st Gregorio HIA), Morosini (24’ Ciardullo), Jannelli (C), Ciofani; Farias, Baronio; Ruiz, Wagenpfeil, (12’ st Boschetti), Locatelli; Lavorenti (17’ st Catalano), Schinchirimini; Mignucci (1’ st Oubina), Luccardi (39’ Denti), Mistretta (1’ st Fiorentini)
A disposizione: Fiorentini, Denti, Oubina, Boschetti,
Catalano, Gregorio, Madero, Ciardullo Petrarca
Rugby: Lyle (39’ st Citton); Fou (26’ st
Scagnolari), De Masi, Broggin, Esposito; Fernandez, Tebaldi; Trotta (C),
Nostran (15’ st Vunisa), Casolari (9’ st Romanini); Ghigo (23’ st
Michieletto), Galetto; Hughes (39’ st Bizzotto), Cugini (9’ st Montilla),
Borean (14’ st Brugnara) Arbitro: Federico
Vedovelli Cartellini: 34’
giallo a Hughes (PET); |
Petrarca Campione
d’Italia, le voci dalla conferenza stampa post-Finale
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