CUS GENOVA NEW GENERATION!
A Voltaggio si è sviluppata un’intera giornata dedicata alla Festa di fine stagione del CUS Genova Rugby. Tutti presenti nell’area sagre limitrofa allo splendido campo sportivo Comunale in erba “Giovanni Benasso”, utilizzato questa domenica unicamente per praticare rugby con alcuni test del tutto amichevoli. E nella mattinata sono scesi in campo soprattutto il folto gruppo del minirugby e anche qualche Under 16, sfidandosi in un divertente torneo al tocco.
(Minirugby e giovanili impegnati con il touch rugby a Voltaggio)
Da qualche anno mancava questo appuntamento “fuori le mura” ed a Voltaggio, in provincia di Alessandria, con il suo suggestivo borgo posto a 342 metri s.l.m. nell’Appennino Ligure, oltre che a respirare un poco di aria buona, il raduno del CUS Genova con tutti i tesserati della palla ovale, atleti, dirigenti e tecnici, in tutto si era circa trecento persone, ha chiuso ufficialmente e festosamente l’attività del 2023/24.
E la chiusura ha coinciso
con alcune novità di una certa importanza per il club biancorosso. Intanto è
cambiato radicalmente il Direttivo della sezione rugby che sara’ curata da
STEFANO JUVARA, già responsabile in questi anni del settore giovanile, il
Consiglio effettivo è composto da Gaetano Nostro, Dario Granzella, Giovanni
Clavarino, Filippo Pastorino, Sofìa Ghersina e Lorenzo Felici rappresentante
giocatore della prima squadra.
(Da sin. Stefano Juvara, Paul Marshallsay, Luca Ricca, Alfredo Malara)
Equilibrio, coerenza e costanza è l’obiettivo che i dirigenti cussini puntano
per quanto riguarda il settore tecnico,
per questo è stato ingaggiato con un contratto di tre anni come head
coach Paul Marshallsay ( ex CUS Torino Femminile serie A, coach Amatori Genova,
allenatore giovanili nel Comitato FIR Liguria ex atleta del CUS Genova con il
fratello David), allenatore non solo qualificato ma anche in qualche modo
adatto a seguire le attività dei seniores e della femminile.
(Foto repertorio - Stefano Juvara)
Questa mattina abbiamo incontrato a Voltaggio proprio Stefano Juvara
che con noi si espresso in modo alquanto coerente e costruttivo…..
“Prima di tutto vorrei
ringraziare chi mi ha preceduto. Grazie a loro se abbiamo una casa eccetera.
Volevo condividere
qualche pensiero con voi. Vorrei farvi capire dove siamo e dove vorremmo
andare.
Dove siamo. In momento di cambiamento in dubbio. Di forte cambiamento non lo nascondo. Un momento forte per i colori bianco rossi. Abbiamo preso il timone forse nel momento più tragico del club da un punto di vista affettivo e relazionale. Non per retorica ma per onesta’ posso dirvi che non sarei qui se non fosse per pepe.
(Da sin. Andrew Robb, Stefano Malara, Luca Ricca e Riccardo Melone)
Se tutti i santi giorni non mi fossi confrontato con Pepe (Pietro Imperiale n.d.r.) su cosa fare e come farlo se non mi avesse spronato se non avesse creduto in me come ha sempre creduto in ogni ragazzo che ha allenato. Se con lui non avessi discusso ogni minimo dettaglio. In camera ho appeso l' organigramma della società che abbiamo pensato e lui ha scritto il giorno prima di entrare in clinica e la formazione del prossimo anno della 18 che abbiamo buttato giù sulle tovagliette della pizzeria in uno dei nostri ultimo pranzi.
Da sin. Ida Levantino e Sofia Ghersina
Tutto questo non per
stupida ambizione ma per passione per amore di un progetto, per dei
valori che sappiamo essere forti e belli tanto belli che non ce lo siamo mai
detto ma non potevamo tenerli per noi.
La passione porta a
volerli mettere a disposizione di più bambini ragazzi e famiglie possibili in
modo sano e corretto.
Non c'è altro questo è il
progetto questa la nostra visione. Non c'è altro. Non è altro che questo.
Belle parole. Come
farlo.
Come creare il miglior
ambiente per i nostri ragazzi il miglior campo dove possano esprimere il
gioco, e loro stessi, quello che provano e sentono.
Per noi le cose stanno
cosi: siete voi gli investitori siete voi che impegnate il capitale; le
famiglie investono tempo denaro. ci mettete in mano ciò di più prezioso
che avete. I giocatori investono tempo fatica fisico relazioni
competenze
Noi cosa facciamo.
Noi come società cosa possiamo fare: sicuramente metteremo a disposizione tempo
denaro struttura. Ma non basta secondo.
(Da sin. Lorenzo Felici, Nicolo' Migliorini e Matteo Galliano)
Noi siamo al vostro
servizio, al servizio delle famiglie e dei giocatori piccoli o grandi che
siano.
Noi ci prendiamo
l'impegno di creare il miglior progetto, il miglior contesto Il miglior
ambiente dove far crescere crescere crescere crescere, e dopo viene il
far giocare i vostri e nostri ragazzi. Non sarà facile.
Ma in questa prospettiva
dove voi siete i protagonisti e non gli utenti, dove siete coloro che
mettono a disposizione qualcosa e noi abbiamo il compito di cercare di
metterlo a sistema per fare il meglio ci sentiamo a nostro agio e ci
sentiamo pronti.
Ci sentiamo pronti perché
in fondo il progetto è iniziato già da tempo, con le giovanili. E sapete
bene che non è e non è stata una passeggiata.
È un progetto che non è
solo per noi per il CUS. È un progetto che vogliamo vada oltre i nostri confini,
è un progetto che vogliamo condividere con chi ci sta vicino, chi è aderente e
alla nostro modo di vedere. Il nostro primo vicino ma vicino vicino è il CUS è
la polisportiva. Senza di loro non potremmo andare avanti di un cm. La
polisportiva in quanto tale è una risorsa incredibile e una bellezza
incredibile. Atletica tennis pallavolo pallacanestro hockey golf. Sport e
atleti come noi, tutti insieme sotto gli stessi colori cosa c'è di più bello.
(Da sin. Rodolfo Repetto, Andrew Robb, Riccardo Granzella, Emanuele Casellato)
C'è il comitato regionale
Mantovani, c'è la federazione che ci sostiene con i tecnici e i suoi progetti, ma
soprattutto ci sono le altre Società. Superba, con cui abbiamo appena
firmato un accordo per la crescita e il sostegno reciproco, l'Amatori Genova,
lo Spezia con cui abbiamo condiviso in questi anni, l'Imperia e tutte le
altre Società che vorranno noi siamo qui non per imporre i colori bianco rossi
ma per crescere insieme. Lo scopo è sempre lo stesso.
Non tutto però è rosa e
fiori.
I nostri conti non sono
floridi. Non sarò popolare lo so ma dobbiamo stringere la cinghia. È il punto
zero dobbiamo ripartire. L’ insieme. Ognuno di noi ha delle competenze.
Bene vi chiedo di metterle a disposizione. Ma attenzione non vuol dire ho
un'idea potreste fare cosi ec poi cosa’ e poi andare li. No no. L'idea è buona
se è supportata da un'operativita che non può essere solo la nostra. Quindi. Ho
un'idea vorrei fare questo e questo. Cosa ne pensi è fattibile
procedo.
(Da sin. Piero Zaami e Rapahel Battista)
Questo su che è mettere a
sistema.
Abbiamo bisogno di voi.
Non sarà facile lo so, lo
sappiamo. Ne siamo consci. Insieme però ce la faremo non ce la possiamo
fare, ma ce la faremo. So che non siamo soli: noi e voi che facciamo un grande
noi e pepe che continua a dirci che è un'ottima giornata per giocare a rugby.
(rr)
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Le nostre foto pubblicate si riferiscono tutte
alla giornata odierna, e molte quelle delle premiazioni -
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