mercoledì 31 gennaio 2024

RUGBY SERIE C COPPA MARI & MONTI/ Nella nebbia del "Laurenti" il Novara regola i Lions di Tortona.


AMATORI NOVARA 17 –  LIONS TORTONA 0

Nebbia al Laurenti.

Classica partita da dopo festività quella andata in scena domenica al Laurenti. Chiamato al debutto casalingo nel primo match della prestigiosa Coppa Mari e Monti il Novara prevale a fatica contro un avversario ostico e falloso , palesando un po’ di ruggine e di ragnatele post festività a cui vanno aggiunte alcune assenze importanti tali da rimaneggiare l’assetto di squadra. Si aggiunga poi la cronica difficoltà ad andare a bersaglio nei momenti topici e una certa confusione nella gestione dei calci di punizione ed ecco la fotografia di un match che poteva essere dominato e che invece è rimasto incerto fino all’ultimo senza essere di contro mai troppo vibrante.

Il dinamico duo Fadda Trejo deve rinunciare a Di Valentino, Krasulak e Fontana e pertanto si affida a Gumberidze (foto di lato)  , Lucci e Vientsov in prima linea, sorretti da Gaboardi e La Iacona a loro volta sospinti da Verrastro , Midolo e Gobbi ; Leoncavallo se la intende con Toto Cravini di nuovo apertura per i centri Stofella, capitano , e Sogni , mentre il triangolo è composto da Medda e Ferrari ali e Sacchi jr. estremo. Per la gioia di grandi e piccini Sacchi sr. torna in grande forma a sbandierare sull’out. Leggera nebbiolina a spargere sul Laurenti un clima britannico , assai gradito dal pubblico non troppo numeroso , ma competente. Maglie azzurre nuove molto chic per i nostri.

Inizio match a favore degli ospiti che si affidano al piede della propria apertura e alla verve del mediano di mischia per imbastire qualche buona azione favorita dal lancio in touche o da cambio possesso . Si mette in luce subito Gumberidze autore di tre bei placcaggi consecutivi , mentre Sacchi vigila da dietro sulle opzioni al piede dei bianchi tortonesi. Lucci è preciso al lancio e l’azzimato Gaboardi acchiappa l’ovale ,subito smistato da Leoncavallo a Cravini che cicca il passaggio al largo ; rimane il possesso e Leoncavallo testa il box col piede , ma Sacchi non mette la pressione necessaria e Tortona recupera. Ancora Cravini in negativo che si scorda il Toto/calcio a favore di un Toto/ passaggio per l’incrocio del compare Sogni che non acchiappa palla. Al 13’ il Novara imbastisce un multifase che , seppur senza troppo ritmo da parte di Leoncavallo spesso assorbito dalla difesa, arriva verso i 22 avversari, dove i bianchi spendono un fallo. Penalty touche ben lanciata , cassaforte bloccata e palla che esce invitante , ma Sogni , sbucato di gran carriera, commette un avanti clamoroso , e allora turn over e pedatona spazza area tortonese preda di Medda che contrattacca con Sacchi sull’out a fare strada . Altro fallo speso dalla difesa e questa volta la cassaforte novarese centra il bersaglio a firma di Lucci . Niente trasformazione ed è 5 a 0 al 18’.

Brividi sul restart : prima una curiosa finta de capoccia di Gumberidze , manda a vuoto il recupero avversario , poi Sacchi si fa stoppare il calcio di rinvio , riuscendo però a mantenere il possesso e a vincere il gioco tattico al piede . Se la mischia ordinata se la cava bene , la rimessa laterale oggi è veramente precisa , ma non si riesce a monetizzare la pressione e il possesso perché le idee non sempre sono chiare in fatto di utilizzo del pallone . Ergo…alcune punizioni avrebbero dovuto essere a cercare i pali più che la touche , giusto per mettere distanza di sicurezza a un avversario sempre pericoloso . Ma tant’è… Continuano le touche . Gaboardi svetta , ma è abbattuto dalla contra aerea e ci starebbe il cartellino. Poi è Novara che pasticcia nel salto e , sul calcio di liberazione, Medda prima arpiona l’ovale ma poi riesce a perderselo goffamente in mezzo alle gambe e quindi un fallo stupido di Stofella , placcaggio inutilmente alto, dà fiato al Tortona. Al 31’ Ferrari riceve palla in movimento sull’out e supera un avversario eseguendo un perfetto due contro uno a favore di Sacchi che accelera , arriva nei 22 , siede un avversario, entra in area di meta ma reputa troppo facile schiacciare l’ovale come un comune estremo mortale e cerca il gesto ad effetto con il risultato di farsi scappare il pallone punito con un clamoroso avanti per peccato di presunzione dagli dei del rugby. Il primo tempo si chiude con una fase confusionale di entrambe le squadre che vede diversi cambi di possesso palla ,l’ultimo dei quali beneficia Ferrari che recupera l’ovale , va a terra e favorisce il calcio in touche di Leoncavallo.

(foto di lato Silvio Paracchini, Presidente del club novarese)

Alberti sostituisce Gobbi , Vientsov va in seconda linea e La Iacona in terza per un secondo tempo che vede la prima linea subito a dettar legge . Al 3’ Sacchi, per farsi perdonare, decide di piazzare da posizione difficile e lontana , andando leggermente corto , ma la scelta ai più non pare felice dal punto di vista tattico. Al 6’ la superiorità in mischia ordinata consente una bella combinazione tra Cravini e Sogni , questa volta ben eseguita con tanto di break , ma l’arbitro giudica avanti il passaggio. Al 12’ Lucci esce per Bertacco e un ottimo Verrastro lascia il posto a Comin. Un Toto/calcio riporta sotto i nostri , ma i bianchi riescono a rintuzzare e a contrattaccare. Questa volta è Leoncavallo a metterci una pezza ben coadiuvato da Comin a imbrigliare la manovra ospite. La mischia ordinata avanza e ottiene la punizione . Esce Cravini per Falciola , Medda per Rivolta , mentre Sogni lascia il posto a Panigoni . Nuova linea per i tre quarti. Il Tortona continua ad essere falloso e il Novara ne approfitta. Al 26’ finalmente una bella azione al largo propiziata dalla spinta della mischia ,consente la giocata pulita per il break di Panigoni ; preciso e puntuale il sostegno di Ferrari che si blocca un po’ invece di lasciar correre le gambe e , a terra, commette un tenuto forse un po’ troppo frettolosamente fischiato . Al 28’ buono il lancio in penalty touche di Bertacco per Midolo , la cassaforte è bloccata , ma Comin ha la prontezza di attaccare in uscita il lato chiuso e di schiacciare alla bandierina per il 10 a 0. Sul restart un falloso contatto aereo si abbatte sul naso di Vientsov , costretto a lasciare il campo al rientrante Lucci , e costa , finalmente , il giallo a un giocatore ospite. Il Novara ha tutte le carte servite per controllare il match e invece subisce al 37’ l’ultima, pericolosa sfuriata dei bianchi , guidata dal guizzante mediano di mischia che buca la difesa disattenta e avanza pericolosamente ; la palla poi viene smistata al largo dove Sacchi manca l’intercetto e commette avanti ad avviso mio e dell’arbitro, non volontario . Tortona tiene sull’introduzione , ma Falciola si fa trovare al posto giusto e rapina l’ovale offrendo all’accorrente Comin l’occasione del contrattacco a piede lungo. Pressione novarese e affanno tortonese uguale calcio di punizione a favore azzurra in penalty touche . Altro fallo , palla giocata in schema e pick and go vincente di La Iacona che Sacchi trasforma nel 17 a 0 finale .

Troppa fatica e troppa confusione nei momenti decisivi , come in occasione dell’ultima meta : razionalmente e ragionevolmente l’ultimo calcio di punizione e fine match avrebbe dovuto essere una mischia ordinata , in quel momento dominante. Invece è valso si una meta che non ha fruttato il bonus , ma anche un infortunio alla spalla per Gaboardi. Suggeriamo pertanto al capitano e/o alla panchina di rivedere la gestione di queste situazioni . La difesa è stata efficace in fase di avanzamento , ma non altrettanto nel placcaggio che dovrebbe essere una conseguenza logica, ma che rimane invece un accessorio. Bene oggi la mischia ordinata , specie nel secondo tempo e , finalmente, la rimessa laterale. Man of the match a Gumberidze disciplinato , placcatore e ottimo in spinta. Un bravo a Verrastro e a Comin per un pack comunque in cui tutti hanno ottenuto la sufficienza , mentre Stofella con Ferrari è sembrato il più efficace nella tre quarti , placcaggi alti a parte. Premio Paguro senza storia a Sacchi per la giocoleria in area di meta. Riposo nel prossimo turno per la Nazionale e poi a Collegno

 (Silvio Paracchini)

- Alcune foto da archivio sono di Mario Fallico  - 

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