Marketing territoriale, dal 10 al 12 marzo torna a Finalborgo il salone dell’Agroalimentare ligure
Vice presidente Piana: “Una kermesse
di riferimento per fare il punto sulle eccellenze del nostro territorio”
Genova. Presentato oggi nella
Sala Trasparenza della Regione Liguria il Salone dell’Agroalimentare ligure
2023, in programma dal 10 al 12 marzo a Finalborgo.
L’evento, giunto alla sua diciannovesima edizione e diventato un appuntamento
fisso per gli appassionati di enogastronomia, si svolgerà tra il complesso
Monumentale di Santa Caterina e il centro storico di Finalborgo, inserito nella
lista dei “Borghi più Belli d’Italia”.
Ricco il programma di quest’anno, con oltre cento spazi espositivi allestiti
presso i chiostri di Santa Caterina, l’Oratorio de’ Disciplinanti, piazza Santa
Caterina, piazza Aycardi e piazza Porta Testa.
Prevista un’ampia area parcheggio a disposizione del pubblico e servizi di
collegamento con pullman TPL dalla stazione di Finale Ligure Marina a
Finalborgo.
In occasione dell’inaugurazione del Salone dell’Agroalimentare è in programma
"Viaggio tra i fiori del Festival di Sanremo”, che ripercorrerà la storia
del Festival e l’evoluzione dell’estetica floreale e della produzione
florovivaistica, inframezzato da dimostrazioni di composizione floreale.
“Il Salone dell’Agroalimentare Ligure è ormai un evento di riferimento per la
Liguria che ci consente di fare il punto sulle nostre eccellenze - dichiara il
vice presidente della Regione Liguria con delega all’Agricoltura e al Marketing
Territoriale Alessandro Piana - Fondamentale il lavoro dei Consorzi di Tutela
dell’Olio Evo DOP Riviera Ligure, del Basilico Genovese DOP e dell’Enoteca
Regionale della Liguria.
Ringrazio in particolare per l’ideazione e l’organizzazione OroArgento e
#unamanonelcerchio, per la sinergia ininterrotta con Regione Liguria il Comune
di Finale Ligure, Genova Liguria Film Commission, il Centro Studi Amadeo Peter
Giannini, la Provincia di Savona e per la collaborazione il Museo Archeologico
del Finale, l’Istituto Alberghiero di Finale Ligure e il Teatro del Piccione.
Grande attenzione quest’anno ai fiori, sia come simbolo della Riviera sia come
vettore culturale, basti pensare al recente Festival di Sanremo e ai dati del
comparto, con un indotto per la Liguria, di 386 milioni di euro (+4,6% sul
biennio precedente).
Non solo fiori, perché se pensiamo alla vicina Piana di Albenga sono 102 i
milioni di vasi di piante aromatiche prodotti all’anno sui 150 milioni totali.
Appuntamento dunque dal 10 al 12 marzo – continua il vice presidente Piana -
per questa ricchissima occasione di incontro, naturalmente vocata ad ampliare i
target di riferimento e ad avviare e consolidare i processi di internazionalizzazione
dei nostri prodotti, aiutando anche a destagionalizzare il turismo
enogastronomico, negli ultimi anni in continua ascesa.
Il Salone dell’Agroalimentare Ligure racconterà anche le nuove opportunità del
settore con gli attori delle diverse filiere sia al largo pubblico sia in
chiave business, con il rinnovato invito ad acquistare i prodotti locali,
simbolo di tradizione, di famiglie che si tramandano pratiche colturali e di
trasformazione di generazione in generazione, nonché espressione di autentica
cura ed amore per il territorio”.
“Vetrina eccellente per i prodotti e le aziende agroalimentari liguri ma anche
per il nostro territorio che lo ospita ormai da 19 anni, con le sue aree
espositive ed un sempre più ricco programma di iniziative collaterali, il
Salone dell’Agroalimentare è per Finale Ligure evento di punta, di respiro
nazionale ed internazionale – commenta Ugo Frascherelli, sindaco di Finale
Ligure – Portando a Finalborgo migliaia di visitatori in un solo weekend, il
Salone apre così simbolicamente la stagione turistica primaverile.
D’altra parte, il gusto e l’enogastronomia connotano fortemente la nostra
offerta turistica, integrandosi perfettamente con l’outdoor, il mare, la natura
e la cultura e contribuendo in modo decisivo alla destagionalizzazione”.
“Quando si iniziò l’avventura del Salone dell’Agroalimentare Ligure - dice
Cristina Bolla tra le ideatrici dell’evento e direttore del Salone - fu un
lavoro importante di marketing strategico, che univa la componente
agroalimentare alla componente turistica, in un mese, quello di marzo, che
solitamente era considerato di bassa stagionalità.
Il SAL diede subito i risultati attesi portando centinaia di espositori e
migliaia di visitatori da fuori Liguria e dalle altre Province della Liguria,
diventando un evento leader nel settore che, ancora oggi si posiziona tra i
principali in Italia. La location finalese si rivelò vincente, così come il
periodo”.
Nel corso del Salone sarà possibile visitate il complesso monumentale di Santa
Caterina e il Museo Archeologico del Finale che, per l’occasione, seguirà i
seguenti orari: 11 e 12 marzo 10 -18 con orario continuato; visite guidate
dalle 10 alle 12 di domenica 12 marzo.
Si potrà anche visitare il teatro Aycardi di Finalborgo, il più antico teatro
napoleonico della Liguria: sabato 11 e domenica 12 marzo dalle ore 10 alle ore
13, nel pomeriggio dalle ore 15 alle ore 18.
Tra gli eventi collaterali, la seconda edizione del premio Franco Fassone,
dedicato alle persone che si sono distinte nella valorizzazione dei prodotti
agroalimentari liguri, nell’innovazione e nella sostenibilità.
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