La gara anticipata domani sabato alle 15:30
Contro
Bergamo, in casa, l’Amatori Rugby Capoterra ha incassato la terza sconfitta
stagionale. Una sconfitta amara per come è arrivata. Un passo falso per un
gruppo che ha dimostrato, anche in un pomeriggio negativo, di saper lottare con
la testardaggine tipica della formazione di Capoterra.
Punita dagli
episodi, sicuramente. Dalla sfortuna e da un avversario che, come detto dal
tecnico argentino Juan Manuel Queirolo alla vigilia, non merita l’attuale
posizione di classifica.
Certo se il
cartellino rosso sventolato in faccia a Juan Cruz Pace dal direttore di gara e
il tanto gioco creato dal XV di casa si fosse concretizzato, oggi potremmo
sicuramente commentare un gran bel successo dell’Amatori. Ma così non è stato.
Pazienza.
Ora il
calendario (siamo alla 17ma giornata) non agevola il cammino del Capoterra
atteso sabato (in anticipo alle 15:30) dalla sfida in casa della capolista del
girone 1: il Monferrato Rugby.
Match
proibitivo sulla carta, ma non è detto, visto che capitan Marcello Garau e
compagni, nel corso di queste 16 giornate giocate hanno dimostrato di essere
imprevedibili e aperti a qualsiasi sorpresa.
La compagine
piemontese punta alla serie A e finora ha vinto 14 volte e perso solo una
volta, proprio contro Bergamo (18-15). Domani affronta un Capoterra che, pur
avendo issato bandiera bianca in tre occasioni ha sempre lottato fino in fondo,
senza mai abbassare la testa.
In settimana
il gruppo si è ritrovato per preparare al meglio questa delicata trasferta,
analizzando soprattutto quello che non è andato nella gara di domenica, per
cercare di porvi rimedio.
IL COACH
“Non condivido il fatto che, quella contro Bergamo, sia una gara da
dimenticare – dice il coach del Capoterra Juan Manuel Queirolo. – Tutto il
contrario. È una gara che ci deve insegnare tanto.
Quella lombarda è una squadra che
ci pareggia o addirittura ci supera nella dinamica e nella velocità. Una
squadra molto giovane e molto agile e, devo ammetterlo, in questo girone
Bergamo è l’unica squadra che ci ha messo in difficoltà sotto questo aspetto”.
Che partita è stata?
“La gara è iniziata molto bene con i
ragazzi bravi nel tenere il loro ritmo di gioco. Nella prima parte del match loro
hanno avuto la meglio mentre noi siamo stati bravi nel difendere.
Siamo anche riusciti ad andare in
testa nel momento in cui Bergamo ha cominciato a cedere. Poi il rosso a Pace ha
cambiato tutto. La squadra ha accusato l’assenza del compagno di squadra ed è
venuta meno la concentrazione. Ma va bene così, sono cose che succedono”.
Quest’anno, forse i cartellini vi hanno in qualche
modo penalizzato?
“Non siamo stati molto disciplinati. Lo
devo ammettere. Dobbiamo fare il mea culpa perché, senza le penalità forse
qualche punto in più l’avremmo potuto conquistare”.
Eppure, anche se manca ancora qualche giornata al
termine, ci si può ritenere soddisfatti della stagione?
“Quando sono arrivato, lo scorso
settembre, non conoscendo ovviamente il gruppo, ho evitato di mettere
obbiettivi, considerando il fatto che non avevo la conoscenza della squadra.
Volevamo, con la società, capire se questa squadra, che lo scorso anno è
finita fra le ultime tre, aveva del potenziale per mirare in alto.
(Foto Picchetti)
E, fino alla gara con Bergamo, abbiamo dimostrato di essere un gruppo che
può tranquillamente lottare con le prime.
Certamente partiamo da una base per essere competitivi. Dobbiamo migliorare la parte fisica e sicuramente la nostra parte disciplinare”.
E domani si va nella tana del Monferrato. Gara
difficile?
“Sicuramente, ma noi dobbiamo andare a
giocarci questa partita senza patemi. Monferrato è in un momento di grazia. È
partita subito con intenzioni ambiziose e i risultati parlano chiaro.
Gara durissima, ma anche un motivo per capire cosa dobbiamo ancora fare per
migliorarci, mettere in campo quanto di buono abbiamo imparato quest’anno e,
soprattutto cercare di mettere in difficoltà una squadra che è in testa alla
classifica e vince con 30/40 punti di scarto.
Una bella sfida tutta da giocare”.
IL CAPITANO
Domenica contro Bergamo cosa è andato storto?
“Credo che la squadra sia ancora in un
momento di calo mentale. – ammette il capitano del Capoterra Marcello Garau.
Eppure, nonostante tutto, la gara di domenica contro Bergamo si poteva
tranquillamente vincere, se non fosse perché abbiamo giocato per quasi 1 ora in
14 e 10 minuti in 13.
È vero, noi eravamo un tantino
euforici, ma quella decisione del giudice di gara, piuttosto discutibile, ci ha
davvero messo in difficoltà”.
Ovvio che l’aver giocato per molto tempo in 14 non vi
ha certo aiutato…
“Come già detto, è molto difficile giocare
anche con un solo uomo in meno con squadre come Bergamo ben organizzate,
figuriamoci con due.
In settimana ne abbiamo parlato ma
sinceramente ormai la partita è archiviata.
Purtroppo ci portiamo dietro gli
strascichi di una sfida che, ripeto, si poteva vincere e, forse col senno di
poi, si poteva andare a Monferrato con un umore diverso e cercare di agguantare
la prima posizione”.
Monferrato! Domani una gara davvero impegnativa?
“Sicuramente l’allenatore dovrà rivedere
un attimo la squadra viste le assenze dovute ad infortuni, espulsioni e ragazzi
che rimarranno a casa per problemi di lavoro.
Purtroppo anche in questo caso paghiamo il fatto che non ci sono voli per
andare domenica e, di conseguenza, abbiamo dovuto anticipare al sabato.
È triste dirlo, ma in Sardegna, la
formazione che scende in campo si decide anche in base ai voli aerei!”.
Ma in definitiva, la capolista si può battere? E come?
“Sabato si fa visita alla capolista. Già
la posizione in classifica parla chiaro: sicuramente affrontiamo una squadra
costruita per fare il salto di categoria.
La compagine piemontese ha una rosa molto folta, competitiva e difficile da
battere.
Credo che per superare una squadra
del genere bisogna avere una difesa di ferro, riuscire a non fare falli e
concretizzare ogni qualsiasi opportunità di fare punti!”.
Arbitro:
Francesco Meschini di Milano
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