La franchigia rugbistica provinciale Union Rugby Riviera
ricomincia a sfornare prestazioni complessive degne di interesse e qualche
individualità meritevole di assoluta attenzione. Se ne sono accorti i
selezionatori delle rappresentative regionali. È il caso di quella under 17:
ben quattro corsari faranno parte della lista dei partenti per la sfida tra
Liguria e Piemonte dell’imminente trofeo Bottacin, che andrà in scena in data 8
dicembre.
Quattro ragazzi, quattro storie
diverse, ma soprattutto una squadra con loro. Nel rugby il singolo non conta
senza il gruppo e il gruppo è felice se qualcuno emerge e si fa notare. Perché
sono tutti con lui.
Parliamone di questi ragazzi, perché
i loro sacrifici sono emblematici di una realtà autenticamente provinciale, capace
di superare campanilismi e differenze. Di fatto loro sono esemplari.
I giocatori sono tutti del 2006.
Matteo Cutrì si erano ravvisate le doti già alle prime sporadiche uscite sul
Pino Valle. Il suo ruolino di marcia lo vede iniziare con i Salesiani di
Vallecrosia, realtà di estremo Ponente che ha costruito, davvero, nel tempo.
Indi ha giocato a Sanremo e poi nella Union. Il suo solo viaggio da Camporosso
ad Imperia per allenamenti e partite merita rispetto. Pugnace e combattivo, da
sempre.
Thomas Wolff…chi scrive ne conosce
nome e cognome da anni, perché è un prodotto del minirugby imperiese. Tutta la
trafila delle giovanili, mai mollato, è un personaggio carismatico e attento,
molto competente e riconosciuto capitano dai compagni. Non è cosa da poco.
Emanuele Ben Belgacem è nato
rugbisticamente a Sanremo. Dai biancazzurri matuziani è passato ai
bianconerazzurri provinciali, presente e dirompente, è un avanti dinamico e di
moderna prospettiva.
Kevin Noussa Leutche, monumentale
avanti, stazza notevole su cui lavorare con intensità. Sicuro prospetto, da non
molto tempo in Italia. Braccia aperte da società e compagni. Se ne ricordano i
primi impacciati esordi in campo, un anno fa…tutti a dare consigli, per fargli
comprendere il gioco. Lui ha reagito da par suo e si è applicato e messo a
disposizione. Adesso tocca a lui, ad un livello maggiore. La consapevolezza
sarà la sua forza ulteriore, considerando il grande lavoro di compagni e
tecnici.
Il Ponente ligure rugbistico, pur tra
mille difficoltà batte un colpo a quattro mani, il percorso ricomincia. Si è
solo all’inizio e fornire opportunità ai ragazzi, formative, sociali e
sportive, è imperativo.
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