La
notizia era nel tempo nell’aria: grazie al suo ottimo campionato di B, girone
2, 2021/22, chiuso al secondo posto, con ben 77 punti racimolati in 18
giornate, il Livorno Rugby ha meritato la promozione in serie A. Il ‘ripescaggio’ nel secondo campionato domestico
è stato ufficializzato in questo caldo sabato di metà estate. Nella nuova serie
A, saranno al via 33 formazioni, divise in tre gironi geografici: quello del
nord-ovest, quello del nord-est e quello che comprende formazioni del centro e
del sud. I biancoverdi labronici, che presumibilmente disputeranno il girone 3,
quello del centro-sud, tornano a disputare, dopo dieci anni, un torneo più
consono alle proprie straordinarie tradizioni. Quello della serie A è un campionato
che dà lustro al movimento sportivo cittadino. Il Livorno Rugby affronterà tale
importante torneo senza ‘tradire’ il proprio progetto: continuerà a presentare
un roster composto in larghissima prevalenza da atleti nati e cresciuti nel
proprio eccezionale vivaio.
I
biancoverdi, all’inizio dell’annata di B 2021/22, non avevano fatto mistero di
voler puntare al salto di categoria. I numerosissimi infortuni che hanno
falcidiato la rosa tra ottobre e novembre hanno creato (è una scusante, non un
alibi…) difficoltà, testimoniate dall’esiguo bottino di punti (12) conquistati
nelle prime cinque uscite. Poi, di colpo, con il rientro in blocco dei
giocatori in precedenza fermi ai box, la squadra è cresciuta in modo
esponenziale. Dal 12 dicembre (successo 6-31, ‘in trasferta’, nel derby tutto
labronico con i Lions Amaranto) al 4 giugno (vittoria al ‘Montano’ 85-5
sull’Imola), Gragnani e compagni hanno ottenuto il massimo: 13 vittorie tutte
sistematicamente condite dal bonus-attacco. Il successo più bello e significativo si è registrato il 27
marzo, in casa, con la Rugby Parma (32-18), contro la formazione che per il
resto, nelle altre sue 17 partite, ha sempre vinto. I ducali hanno chiuso il
campionato al primo posto, con 80 punti all’attivo e dunque hanno guadagnato
direttamente la promozione. Di fatto la lotta al vertice si è decisa nelle
prime giornate: netta la sensazione che il Livorno Rugby fosse, nel girone di
ritorno, la squadra più forte e completa del raggruppamento. Insomma: pur ‘solo
con un ripescaggio’, la promozione del Livorno Rugby è meritatissima e ripaga gli sforzi
profusi.
Ripaga quella ferrea volontà dimostrata all’indomani della quinta giornata
(sfortuato stop interno con il Florentia), quando la squadra, a metà classifica
e con un forte ritardo dal vertice (12 lunghezze dalla prima), non si è arresa
ed è ripartita di slancio.
Il Livorno Rugby, classifica alla mano, è stata la migliore tra le seconde dei quattro gironi. È ripescata in A insieme all’Avezzano, seconda nel girone 4 (quella meridionale) ‘seconda miglior seconda’. Il ripescaggio dei biancoverdi labronici e dei marsicani consente di allargare il numero delle partecipanti al nuovo torneo di A da 31 a 33 squadre. Dunque ci sarà spazio a tre gironi ciascuno composto da 11 formazioni. Nella stagione 21/22 è stato promosso dalla A alla Super10 il CUS Torino (che aveva chiuso il suo girone al primo posto e poi ha vinto i play-off ai quali hanno partecipato anche le prime classificate degli altri due raggruppamenti). Nella serie A 2022/23, oltre alla Lazio, retrocessa dalla Top10, saranno impegnate Biella, Parabiago, Milano, Centurioni Lumezzane, Alghero, VII Torino, CUS Genova, Pro Recco (squadre che nella stagione 21/22, hanno giocato, insieme al CUS Torino, nel girone 1, il raggruppamento del nord-ovest), Valsugana Padova, Vicenza, Verona, Paese, Badia, Petrarca Padova ‘B’, Tarvisium, Valpolicella, Casale (che nella scorsa annata hanno giocato nel girone 2, il raggruppamento del nord-est), Capitolina, Cavalieri Prato/Sesto, Perugia, Noceto, Pesaro, Romagna, Amatori Catania, Civitavecchia, Afragola Napoli (che erano impegnate nel girone 3, il raggruppamento del centro-sud), CUS Milano, Parma, Patavium, Primavera Roma (prime classificate in B e promosse direttamente) e, appunto, Livorno e Avezzano (ripescate).
Il
Livorno Rugby mancava dalla serie A dalla stagione 2011/12. Nell’arco di questi
dieci stagioni vissute in B (in realtà ‘otto e mezzo’ i campionati giocati,
vista la lunga interruzione agonistica, dal febbraio 2020 all’ottobre 2021,
causata dall’emergenza della pandemia) ha più volte sfiorato la promozione.(FabioGiorgi)
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